• User Attivo

    Giurista, la mail di questo avvocato é presente in molti siti, dalla guida telefonica, all'albo degli avvocati. In nessuno di essi, si accenna a consulenze da pagare. Gli ho inviato una mail chiedendo un suo parere, ma senza accennare minimamente a soldi. Nel suo sito, che non avevo mai visto, si parla di pagamenti per consulenze online. Suppongo lui abbia pensato che gli abbia inviato la mail, leggendo e scorgendo online il suo sito:" ma chi l'aveva mai letto?". Tra l'altro nel suo sito non è proprio indicata la sua mail, bensì c'è un normale modulo da compilare, quindi senza accenno ai suoi dati, introdotto dal seguente cappello:

    Per contattare l'Avvocato XXXX al fine di inoltrare richieste di informazioni, di consulenze, pareri, o preventivi, siete pregati di compilare il seguente modulo (almeno i campi obbligatori contrassegnati dall'asterisco) e riceverete tempestiva risposta all'indirizzo e- mail che avrete comunicato. Grazie per la collaborazione.

    Null'altro.
    Riguardo la mia mail, invece, personalmente gli ho scritto:
    Buongiorno avvocato, la presente per chiederLe info circa la mia vicenda, e per un'eventuale collaborazione legale.
    Ho trovato online la Sua mail,

    ecc...

    Ora, giurista, che posso fare?
    Ripeto, io ho trovato la sua mail in altro sito, in un qualsiasi sito, in cui non si accennava minimamente a compensi, tariffazioni ecc...
    Purtroppo, però, ho usato pure un nome falso nella mail.

    Infine, ultima cosa, come e dove si chiedere il parere di congruità all'ordine?


  • Super User

    Appunto, Passione.
    Se tu avessi inviato la richiesta mediante il sito lui avrebbe dovuto fornirla alle condizioni gratuite proposte; viceversa hai usato una mail (che in genere è pubblicata sul sito dell'Ordine) peraltro senza accennare al fatto che la scrivevi perchè lui altrove proponeva consulenze gratuite.
    In altri termini, non accennare a compenso da parte tua significa accettare le tariffe... mettersi nelle sue mani, per intenderci.

    L'unica via per tentare (sottolineo tentare) di uscirne è chiedere all'Ordine: devi cercare l'Ordine in cui è iscritto e poi inviare una lettera titolandola "richiesta di parere preventivo" raccontando (mi raccomando, senza commenti) il fatto e chiedendo al Consiglio dell'Ordine di pronunciarsi sia sulla correttezza deontologica del comportamento del collega (varie pubblicità in internet, proposte di gratuità all'evidente fine di accaparrarsi clientela) sia sul comportamento del collega nei tuoi confronti (non ti ha informato dei costi nonostante in vari siti si proponeva come prestatore d'opera a titolo gratuito) sia sulla legittimità della somma richiesta nella sua quantificazione che appare troppo onerosa.
    Allega le copie dei siti, il parere, la tua mail, la sua mail di risposta e la notula.


  • User Attivo

    Non ho capito una cosa già che leggo... alla fine mi stai dicendo che se io mando una mail ad un avvocato prendendo il suo indirizzo mail sulle pagine gialle, e lui mi risponde, devo pagarlo? Non è normale invece che mi mandi prima una mail indicandomi per esempio che la risposta non è gratuita e tutti i costi e le modalità, accettando io la quale riceverò risposta al mio quesito? Mi sembra anche molto poco professionale come cosa, il minimo è che se tu trovi la mia mail sulle pagine gialle o scritta nel bagno di un autogrill, io ti risponda inviandoti ad un form sul mio sito da compilare con tutti i tuoi dati con accettazione di clausole, cosenso sulla privacy e quant'altro, il tutto in un'area riservata dove riceverai la risposta (metti che la mail non arriva, metti che sei finito nella blacklist ecc...)... però se dopo devi chiedermi 200 euro, non rispondermi al post :giggle:


  • User Attivo

    Ma infatti, ma che roba é scusa? Tra l'altro, mi sta intimando il ricorso alla polizia postale, il decreto ingiuntivo, l'ufficiale giudiziario ecc... Una cosa, giurista, che pensi dell'idea di inviargli una mail, scusandomi e scrivendo che non sapevo fosse un servizio a pagamento? Nel suo sito, ripeto, non c'é nemmeno la sua mail; c'é solo un modulo col quale chiedere preventivi. Ritieni che, sapendomi in difficoltà, sporga denuncia per quella cifra sotto i 200??


  • User Attivo

    Inoltre, qual é il valore di una simile mail? Mettiamo che si rompa il pc, che abbia dimenticato la password?


  • Super User

    Signori, le mail degli avvocati, ripeto, sono pubblicate sul sito dell'Ordine.
    @ cippe Perdona, ma il tuo discorso non ha alcun senso. Il professionista è una persona che lavora a pagamento. Se io mando una mail ad un professionista chiedendo un parere legale questo parere si presume a pagamento...è la gratuità che è eccezione.
    Cosa vi fa credere che un legale debba dare pareri gratuiti? Questa, scusate, ma è una sciocchezza vera e propria.
    E' chi manda la mail, semmai, che deve chiedere il costo della consulenza, non il professionista che deve ribadirla!
    Passione ha richiesto un parere legale che gli è stato fornito e non l'ha richiesto dal sito dove si offriva gratuitamente utilizzando l'apposito riquadro, bensì contattando il professionista sulla sua mail.
    Ne segue che, non utilizzando il sito (probabilmente il parere gratuito sarebbe stata una risposta in 2 righe), in più facendo leggere la denuncia (attività di studio vera e propria) ha usufruito di un parere legale completo.

    @ passione
    il valore della mail è quello di qualunque mail: essa è stata ricevuta e la richiesta di consulenza professionale evasa.
    L'avvocato, passione, ci mette 3 minuti ad adire la polizia postale per rintracciarti e 10 minuti ad introdurre una causa... è il suo lavoro...
    Dammi retta, rivolgiti all'Ordine ed adeguati al loro parere.
    Ed in futuro, non pensare più che le persone lavorino gratis. Tu lo fai?


  • User Attivo

    Giurista, il sito presenta un riquadro con scritto "Chiedi un parere gratis all'avvocato" ma, conpilandolo, arrivi ad un'altra pagina in cui devi selezionare il metodo di pagamento dei 47? previsti. Ergo, non é più un parere gratis. Nel sito stesso, c'é l'elenco degli avvocati che collaborano, con indirizzi e mails. Circa la denuncia, scusa, qual é il reato? Semmai, cosí mi é stato scritto e confermato da terzi, entra in gioco il decreto di ingiunzione, col quale mi si obbliga al pagamento di quei 188?. Cosa c'entra il processo penale? Poi, sbaglierò, ma questa mi pare una furbata e non so quanto gioverebbe una simile causa all'avvocato, anche relativamente al sito col quale collabora.


  • Super User

    Criceto, i tre minuti riguardavano il proporre la querela...non i tempi della polizia postale.
    Per quanto riguarda il reato si dovrebbe conoscere con precisione il fatto: le ipotesi possono essere varie.
    Circa il parere giuridico gratuito le tue eccezioni sono inconferenti: se alcuni fanno consulenze gratuite ciò non obbliga altri soggetti; circa la mia persona io faccio QUI e solo qui consulenze GENERICHE (non pareri approfonditi) se però mi arrivassero email stai certo che gratuito non sarebbe: il parere, quello approfondito che richiede anche la consultazione degli atti non può essere gratuito. Il mio tempo per aggiornarmi, per studiare il caso, per la stesura del parere costa...nè io nè altri viviamo d'aria...

    @ passione
    allora, cerca di capire una cosa: tu NON hai chiesto il parere tramite il sito (sia che sia gratuito, che costi 40 Euro o 100000000 Euro) tu hai inviato una mail; ad abundantiam hai pure inviato la denuncia... talchè hai richiesto una consulenza vera e propria.
    Il reato, come ho detto, per ravvisarlo, si dovrebbe conoscere con precisione il contenuto epistolare... le ipotesi possono essere varie.
    Il procedimento civile potrebbe essere il DI o una causa... al collega la scelta.
    la "furbata" se c'è, lo stabilirà l'ordine.. se proprio io ravviso altro ma non il fatto che hai diritto ad una consulenza gratuita in particolare se sono stati compulsati atti.
    Circa l'opportunità: passione, credimi, gli Ordini ed i giudici sono stanchi di persone che non pagano gli avvocati...per un legale, poi, che ci vuole a chiedere un decreto ingiuntivo?
    Tu hai usufruito di una prestazione, ora, se ti sembra ingiusta la richiesta rivolgiti all'Ordine che ti darà il proprio parere questa volta sì gratuitamente.


  • User Attivo

    Ok, però giurista, cosa mi potrebbe accadere, nel concreto, ove non pagassi per questa mail ricevuta?
    Decreto ingiuntivo dopo che la polpost sia risalita al mio telefono di casa?
    Arresto?
    Dopo 4 anni mi arriverà l'ufficiale giudiziario a casa?

    Un'altra cosa, scusa:
    nella mail con la quale mi intima il pagamento della cifra, lui indica il suo IBAN, ed elenca le varie voci che determinano la cifra da esborsare, (tra l'altro senza che abbia ricevuto o letto una fattura).
    E' presente la voce studio, la voce IVA, altre che non ricordo, e la voce CASSA AVVOCATI, 6%.
    Cosa significa quest'ultima voce, CASSA AVVOCATI?
    Quale CASSA, quella del sito al quale non ho comunque richiesto alcuna consulenza?


  • User Attivo

    Guarda, ho spiegato la situazione ad un'associazione di consumatori, e m'hanno consigliato di bloccargli la mail.


  • User Attivo

    Giurista, spiegati meglio, se io faccio una domanda qualunque a un qualunque professionista (può essere anche un cuoco o un meccanico per quanto mi riguarda a questo punto), è lecito senza che lui mi avvisi di niente, che dopo mi chieda un compenso senza neanche prima avvisarmi del costo? E' mia premura ogni qual volta che faccio una domanda ad una figura, chiedere prima che mi risponda, se la risposta è a pagamento, quanto spenderò, quali sono i metodi di pagamento accettati ecc...? Se mi confermi che è così ci credo, ma per la mia opinione e per il mio modo di lavorare, questo è un pessimo modo di lavorare. Io per dirne una, non accetto nemmeno gli ordini per email e non fornisco manco assistenza telefonica, e se mi si presenta qualcuno in magazzino senza ordine, lo mando via anche se si mette a piagnucolare che ha urgenza ecc... e a tutti rispondo: per ordinare, dovete fare un ordine dal sito. Mi sembra il minimo...


  • User Attivo

    Si parla di professionisti comunque, non vedo perchè un cuoco professionista non dovrebbe chiederti un compenso per un parere o un consiglio, ma a parte tutto, il succo del mio discorso è che trovo assurda la dinamica della cosa, imho è un pessimo modo di lavorare online. Se si vuole lavorare online, bisogna adeguarci con form, termini e condizioni da accettare al momento dell'invio, costi ecc...


  • User Attivo

    Allora vale anche il caso del calzolaio al quale chiedi di provare più paia di scarpe, che ti segue, ti consiglia, ti fa aggiungere suole per calzare meglio; lo paghi perché ti ha fornito un servizio di consulenza ed anzi, ti obbliga a comprare le scarpe perché ha "studiato" il tuo caso. Tornando all'associazione di consumatori, mi han detto che il modo di operare di questo legale é stato scorretto. Si può discutere sulla liceità di un simil comportamento e si dovrebbe leggere ogni singola parola della mia richiesta. Tra l'altro ho parlato di info e non di consulenza. Bisogna vedere se questo personaggio, per ottenere 188?, abbia il coraggio di fare denuncia alla polpost.


  • User Attivo

    Per come sono burlone io per altro mi registrerei e sotto proxy, un indirizzo mail scrauso nel burundi, e gli chiederei un parere legale sulla questione discussa nel thread... hahaha


  • User Attivo

    Che ti serva di lezione, la prossima volta chiedi consulenze legali solo quando sei in vacanza, dall'internet point di un ostello... forse magari imparerà a lavorare meglio


  • Super User

    Passione, tu hai affermato che hai inviato addirittura una tua denuncia per il parere. E cos'è questo se non una consulenza legale?

    Ritornando al modus operandi di questo collega, di certo fosse capitato a me, prima di anche solo prendere in considerazione la richiesta avrei fatto presente i costi...ma questo è il mio modo di agire ed evidentemente non il suo.
    Di fatto tu, inviando l'atto (puntualizo su questo perchè è importante, hai richiesto la sua consulenza legale sulla questione e, non chiedendo i costi, ti sei affidato alla sua determinazione della somma (che egli dirà di aver determinato dopo aver stabilito la complessità della questione). Ciò è lecito perchè la prestazione gratuita NON SI PRESUME MAI.

    Cosa può capitarti? Dal punto di vista penale non mi pronuncio perchè, per stabilire un ipotetico reato, si dovrebbe leggere tutta la corrispondenza.
    Circa il profilo civile può capitarti di vederti emesso un decreto a tuo sfavore (che è una procedura più che snella... si ottiene in 15gg nei piccoli tribunali ed in 2 mesi nei grandi tribunali) a cui, se non è opposto, segue l'esecuzione (in circa 6-7 mesi.. non 4 anni).

    Gli onorari degli avvocati si determinano così: imponibile, 4% (non 6%..leggi meglio la mail) cpa, iva su queste voci. Cpa è la cassa forense. Applicare il 4% cpa è un obbligo di legge.

    Circa l'associazione consumatori: l'operato degli avvocati è regolato dagli Ordini che superano qualsiasi altro parere (eccetto i garanti, ovviamente, come i garante per la concorrenza).
    Nessun giudice si pronuncerebbe mai contro il parere dell'Ordine (organo preposto, tra le altre cose, al controllo).

    Circa il ciabattino: il ciabattino deve vendere l'oggetto per pretendere il pagamento; l'avvocato deve fornire l'opera intellettuale... e lui te l'ha fornita. Quindi, ritornando al tuo esempio, è come se il ciabattino avesse realizzato la scarpa ordinata da te.

    Signori, la questione qui è una sola: da un parte c'è un soggetto che pretende di avere prestazioni gratuite (?); dall'altra un altro soggetto che ha fornito questa prestazione senza contatto vero e proprio con il cliente (potresti essere un fake... un ragazzino che ha voglia di divertirsi e questo ha lavorato inutilmente).
    C'è inoltre la questione della congruità della somma richiesta.
    Visto il modus, ribadisco, l'unica via di uscita è chiedere all'Ordine...che vaglierà ogni profilo.

    Bloccare la mail a mio avviso significa dar ragione al professionista e tale condotta farebbe deporre per un comportamento sussumibile sotto i contorni della truffa.

    @ cippe: lavorare bene o no dipende dalla qualità del parere... non dal fatto che taluno debba lavorare gratuitamente. Se non si vuol pagare allora ci si deve astenere dal contattare professionisti magari all'indirizzo di studio...