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Prestito o donazione?
Ho la classica domanda a metà tra la sfera giuridica e quella fiscale. Penso che prima di tutto sia importante far luce sull'argomento da un punto di vista giuridico per cui ho deciso di postare qui, sperando di aver fatto bene mi accingo ad esporre il problema nella massima semplicità.
Un figlio ha comprato prima casa con contestuale mutuo bancario un anno fa. Ora il genitore ha la liquidità necessaria per aiutarlo ad estinguere una parte importante del mutuo.
Premesso che i figli sono 2 e che la casa è cointestata con la compagna.
Si chiede qual'è la soluzione più semplice e meno onerosa prospettabile: un prestito infruttifero (registrabile con scambio di corrispondenza e che potrà tramutarsi eventualmente in futuro con successione) o una donazione (nel qual caso se è sotto la franchigia si può evitare la formalizzazione in atto pubblico?) ?:?grazie a chi saprà aiutarmi a sbrogliare questo caso che ritengo sia comune a molte famiglie italiane.
Saluti.
Mauro
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Col consenso dell'altro erede è possibile pensare alla donazione. Tuttavia la si potrebbe anche intendere come semplice regalia.