• User

    Cerca di NON seguire quello che ti suggerisce Google. Google consiglia questo e consiglia quello perchè ci sia una standardizzazione dei siti e i suoi bot posso fare così meno fatica a valutare i siti. Think different e google va in crisi


  • User

    @vnotarfrancesco said:

    Devi smettere di pensare al motore di ricerca, agli utenti e a tutti i tecnicismi, microformati compresi e iniziare a pensare al tuo pubblico.
    E' questo il passaggio di qualità SEO.

    Valerio Notarfrancesco

    Ciao Valerio, in pratica stai dicendo "Smettila di preoccuparti del SEO" in un sito di SEO! 🙂
    So che non è così, e in parte sono d'accordo sulla visione generale che sottintendi, però a questo punto bisogna farsi delle domande su tutta una serie di professionalità non supportate da altri requisiti. O sbaglio?


  • User Attivo

    Ciao SemForFree, la visione che vnotarfrancesco ha della SEO è quella che potrebbe, in molti ambiti, farti fare il vero salto di qualità, come dice appunto lui. La SEO, anche secondo me, non è più la ricerca smaniosa di artifici tecnici per sovraottimizzare un sito web o la corsa a chi ce l'ha più lungo (il profilo di link :D), bisognerebbe guardare avanti.

    Google è il mezzo attraverso il quale puoi fruire i tuoi contenuti, ma quelli che veramente decretano il successo di un sito web quanto quello di un servizio, sono gli UTENTI. Senza contare che tra gli utenti ci sono anche i webmaster di altri siti web, e loro possono anche decidere di linkare la tua risorsa se meritevole e di alta qualità.

    Più qualità > utenti soddisfatti > più links > "altro" > più in alto nei motori di ricerca :fumato:


  • ModSenior

    E' ovvio che bisogna conoscere i meccanismi di base dei motori di ricerca, dei crawler, le linee guida di qualità dei Google e come non incorrere in penalizzazioni, ma per fare quel salto SEO di cui hikari parlava nel suo primo post occorre smettere di pensare in termini SEO tecnici e pensare in termini di pubblico e comunicazione.

    Quindi non affermo di pubblicare contenuti duplicati, siti in Flash illeggibili, non preoccuparsi dei backlinks e altri SEO delitti, ma sempre avendo in mente le dinamiche SEO andare a cercare tutti quei segnali per il ranking che fanno fare il vero salto SEO in quello spazio vuoto e oscuro per la seo classica che si trovano nelle dinamiche del pubblico.

    Ad oggi con i test SEO e tutte le altre tecniche classiche della SEO non possiamo né scoprire né capire questi fattori, possiamo solo fare delle ipotesi su dove si trovano questi fattori e sulla loro qualità.

    Ecco perché bisogna smettere di pensare al motore di ricerca, agli utenti e a tutti i tecnicismi e pensare al proprio pubblico, è lui, con il comportamento di ogni lettore, che crea quella massa oscura che fa fare il vero salto SEO ai siti.

    Valerio Notarfrancesco


  • User Attivo

    Grazie mille per la bella discussione.
    Chiedo a Valerio una cosa magari scontata: mi sfugge la differenza tra "utenti" e "pubblico".
    Il sito che sto cercando di ottimizzare appartiene ad una scuola di lingue ed io cerco costantemente di mettermi nei panni di chi cerca un corso di lingue.
    Il fatto è che i contenuti, pur ricchi, sono abbastanza "statici" (nel senso che i corsi sono quelli, non cambiano più volte all'anno) e quindi, una volta risolti i "tecnicismi", non ho molte idee su come rendere il sito più appetibile per il pubblico...
    Oltre al fatto che il cliente insiste (giustamente, da un certo punto di vista) per essere solo in prima pagina...
    H.


  • User Attivo

    Scusate se mi intrometto, ma volevo fare una precisazione. In prima pagina non ci arrivi solamente con le pagine del sito del cliente. O per lo meno non come cercano di fare tutti. Potresti intercettare il tuo pubblico in maniera trasversale, individuando la tua utenza magari in un social network o tramite un canale Youtube. Sono solo idee, ma fossi in te:

    1. Cercherei di capire qual è precisamente il mio target
    2. Dove posso trovarlo online o intercettarlo
    3. Cosa posso offrirgli in più agli altri?

    Anche mini-video con un'intervista a tutti coloro che hanno frequentato il corso negli anni passati potrebbe aiutarti, in molti sensi.


  • User

    I contenuti... dipende da quanti siti uno vuole avere. Se hai 400 siti, in lingue diverse, per curarti solo dei contenuti devi avere almeno 30 persone che fanno solo quello. Inoltre con i siti in lingua inglese, dove ti trovi nella vera competizione con il resto del mondo (nel senso che essere primi in Italia in molti settori è facile perchè "gareggi" con qualche migliaio di siti, mentre in inglese si allarga pesantemente e le migliaia diventano centinaia di migliaia, se non milioni di siti). Io lo ripeto: Google va in crisi quando non si seguono le sue regole. E mandare in crisi google significa avere siti originali (nel codice) e premianti. Dopo di che ognuno faccia quello che gli pare, l'importante è vincere e non partecipare.


  • User Attivo

    Grazie Paki, l'ambito social dovrò senz'altro utilizzarlo meglio.
    H.


  • User Attivo

    @onblitz: non condivido la tua filosofia secondo la quale "Google va in crisi quando non si seguono le sue regole". Google è uno dei tanti mezzi per arrivare al tuo pubblico, non il solo; e non bisogna sempre vederlo come il mostro cattivo che cerca di fregarti per fare i suoi interessi. Le paure di molti seo, poco marketers a mio avviso, riguarda una visione della disciplina obsoleta a mio modo di vedere: "fregare Google". Come se Google fosse la persona alla quale dover vendere il nostro servizio.

    Guardate di più agli utenti, sono loro che possono fare la vostra fortuna. Perchè se diventate una delle agenzie più in gamba nel mondo dei corsi in inglese, gli utenti si ricorderanno del vostro brand e del vostro servizio. Non si ricorderanno di certo che vi hanno trovato in prima posizione su Google per "corsi di lingua inglese".

    @hikari: figurati, siamo quì per aiutarci l'uno con l'altro. E le mie erano solamente delle idee buttate lì velocemente. 🙂


  • User

    @ Paki: Google non e' la perfezione, ci sono degli algoritmi dietro, i quali funzionano bene quando i siti sono standardizzati. E la standardizzazione avviene quando google ti suggerisce delle regole.

    Allora uno fa cosi' (almeno io ho fatto così, che ho sempre diffidato di chi detta regole per migliorare la propria immagine e che con spirito caritatevole cerca di aiutare i poveri webmaster): si fanno dei siti che seguono le regole e si fanno anche dei siti che non seguono le regole di google (usando tanta fantasia e creatività). Dopo x mesi si valuta come e' il rank di tutti questi siti e quanto traffico arriva.


  • User Attivo

    @onblitz: nessuno te lo vieta, ma dire in un forum del settore che Google va in crisi quando non si seguono le sue regole equivale a dire, agli occhi di un utente inesperto, che tutto quello che suggerisce Google è una cavolata. E non è giusto, questo te lo garantisco.


  • User

    @Paki, lavoro in internet dal 1996. Ho lavorato a Londra per un sito che faceva 16 milioni di utenti al giorno. Ho seguito Google dalla sua nascita. Ho sperimentato di tutto con google, era il mio lavoro (che e' stata la mia fortuna). E quindi io esprimo le mie considerazioni come esprimi le tue. Making money (velocemente), tutto il resto sono chiacchere


  • User Attivo

    Lavori in internet dal 1996 e non hai capito quello che ti ho detto io. Niente di personale, io mi metto sempre nei panni di chi non sa e cerca consigli: la tua affermazione non è giusta ed ha mille altre accezioni in cui potrebbe essere vera. Ma questo lo sai tu, io e molti altri. **Non tutti. **

    Have a nice day. :ciauz:


  • User

    Ok, però il mercato italiano FORSE un giorno diventerà realmente competitivo, e allora chi non sarà preparrato a ragionare in un modo alternativo, sarà spiazzato, come sono spiazzati ora quelli che operano a livello mondiale. Buona giornata 🙂


  • User Attivo

    @onblitz: scusa, eh, però in questo forum si cerca anche di darsi dei consigli pratici... non solo dire "io ho la verità, voi no". Un esempio di "andare contro le regole" quale sarebbe? (Solo un esempietto, non voglio carpire i tuoi segreti...)


  • User

    un esempio? Beh questo lo posso dire: invertire gli head con i body. Google cerca i meta title e description e se si trovano in fondo alla pagina memorizza tutto quello che c'e' prima. Unico problema con questo sistema e' che i fogli di stile vengono caricati solo alla fine quando un utente visita la pagina. Quindi lo fai con siti non professionali questo giochetto.


  • User

    scusate l'intrusione... @onblitz dov'è il vantaggio se google memorizza tutto quello che c'è prima, invertendo l'head con il body, e poi lo svantaggio sarebbe solo che i fogli di stile e gli javascript vengono richiamati in ritardo dopo aver caricato la pagina testuale???


  • User Attivo

    @francesco.89: se riesce ad argomentarlo per bene magari ci posso anche credere, ma vista così mi sembra una favoletta non a lieto fine. Magari qualcuno con maggiore esperienza nell'ambito può illuminarci. :fumato:


  • User

    nessuna favoletta. L'ho scritto dall'inizio: si fanno le prove con e senza e poi si vedono i risultati. Contano le prove pratiche, non le chiacchere e le diffidenze di partenza.

    Qui ho portato un esempio che va bene per siti da 4 soldi oppure per creare delle siti di rimando (se si vogliono usare). Di certo non sto a scrivere quello che utilizzo nei siti professionali, non sono qui per beneficenza. Morte tua vita mea


  • User Attivo

    @onblitz: se non ci spieghi quali sono i benefici di questa tua azione... la favoletta ha un senso purtroppo.