• User

    @Mastro_Teo said:

    • immagine (da cercare in google/altro motore)

    Io farei molta attenzione su questo punto, più precisamente chiederei chiarimenti e fino a che punto sei resposabile se malauguratamente utilizzassi immagini coperte da copyright.


  • User Attivo

    Una proposta che merita solo il silenzio. Anche scrivere una email di rifiuto è troppo.


  • Super User

    @Riccardo_Esposito: dalla tua email sicuramente sei "del settore" quindi ti faccio una domanda: ma quanto costa scrivere un articolo ? Ovviamente non copiato, scritto bene, etc etc.

    M.


  • User Attivo

    @ziobudda - Dipende. Posso valutare un articolo 5 euro, 10 euro o, più raramente, 20 euro. Ma ti dico questo: chi paga 15 euro ad articolo non paga solo il prodotto finito, ma un blogger su misura che inserisce l'articolo, trova immagini senza rubarle, gestisce i commenti e, su richiesta, aggiorna anche i social. Ogni tanto dà anche qualche consiglio per migliorare il blog.

    Chi vuole solo l'articolo nudo e crudo, sotto le 200 parole, senza ottimizzazione e inserimento, può ottenere un prezzo migliore. Magari intorno ai 5 euro. Ma solo in grandi quantità (30 articoli) e con i miei tempi.

    Se vuoi approfondire l'argomento, proprio oggi ho pubblicato un gust post su unpostoalcopy.com: "Sei un webwriter? Ecco 6 modi per guadagnare di più"!


  • User

    @Riccardo_Esposito said:

    Se vuoi approfondire l'argomento, proprio oggi ho pubblicato un gust post su unpostoalcopy.com: "Sei un webwriter? Ecco 6 modi per guadagnare di più"!

    Io oltre a fare il copy collaboro anche con alcuni giornali on line. I prezzi si aggirano attorno agli 8-10 euro ad articolo - cronaca locale e sportiva - senza una lunghezza predefinita. Però conosco persone che riescono a prendere tre volte tanto, su altri siti e da collaboratori esterni.

    @Riccardo_Esposito said:

    La disponibilità ha un costo extra. Dopo le 18.00 si chiudono le telefonate e le email di lavoro. Se vuoi una disponibilità maggiore devi pagare.!

    Ho letto il tuo post, molto interessante. Ho copiato però un punto su cui non concordo. Secondo me me scegli di fare il freelance scegli anche di rinunciare agli orari di lavoro tradizionali. Se un cliente mi commissiona un lavoro - con cui ho una collaborazione costante - che mi chiami alle 14, alle 18 o alle 20 il prezzo non cambia. Però questo è il mio modo di lavorare, non certo il vangelo.

    Bello il sito su cui hai postato, grazie del contributo.


  • User Attivo

    @Mastro_Teo - Mettiamola così: se chiami alle 19.30 una volta non è un problema. Ma se vuoi la mia disponibilità 24/24, e pretendi che io ci sia sempre, devi pagare il giusto.

    Altrimenti diventi uno schiavo, sul serio.


  • User

    @Riccardo_Esposito said:

    @Mastro_Teo - Mettiamola così: se chiami alle 19.30 una volta non è un problema. Ma se vuoi la mia disponibilità 24/24, e pretendi che io ci sia sempre, devi pagare il giusto.

    Altrimenti diventi uno schiavo, sul serio.

    Quanto sarebbe secondo te "il giusto"? In genere poi i miei lavori sono organizzati nel tempo, difficilmente mi chiamano dall'oggi al domani per un articolo o un post...


  • User Attivo

    @Mastro_Teo said:

    Quanto sarebbe secondo te "il giusto"?

    Solo tu puoi rispondere a questa domanda 🙂 Quanto vale per te rinunciare all'ultimo minuto alals erata con gli amici per scrivere l'articolo che sarà pubblicato domani?

    Tutto cambia da cliente in cliente, ma io - e ti ripeto, è una mia opinione - non sono disposto a far pagare lo stesso prezzo.


  • User

    Concordo, cambia da cliente a cliente... fortunatamente sono situazioni che non mi capitano quasi mai...


  • User Attivo

    Ovviamente concordo in tutto e per tutto con Riccardo.

    Un annuncio del genere non merita nemmeno la minima considerazione.
    Ribadisco da tempo il concetto che accettare proposte del genere annulla la propria dignità: si guadagna di più ad andare a trovare la nonna mezz'oretta!


  • Super User

    @Beatrice83: il problema è come nel campo dello sviluppo web/software: ci sarà sempre quella persona che lo fa a poco (e spesso male) perché tanto a lui servono solamente i soldi per comprarsi l'ultimo smartphone di grido. Per tutte le altre spese ci pensano mamma e papa'.

    M.


  • User Attivo

    @ziobudda said:

    ci sarà sempre quella persona che lo fa a poco (e spesso male)

    Ed è qui che entra in gioco il brand, il nome del professionista. Lavora sodo, lavora bene, concedi qualche ora della tua settimana alla scrittura di guest post, collabora con persone in gamba, investi tanto sul blog, costruisci una community con i social basata sul valore: questi passi ti permetteranno (quasi sicuramente) di chiedere il prezzo giusto.


  • Super User

    Ciao, potrai sempre chiedere il prezzo giusto per il lavoro professionale, ma ci sarà sempre chi lo farà a meno ( ovviamente non in modo professionale) ed al cliente all'inizio interessa pagare il meno possibile.

    M.


  • User

    @ziobudda said:

    Ciao, potrai sempre chiedere il prezzo giusto per il lavoro professionale, ma ci sarà sempre chi lo farà a meno ( ovviamente non in modo professionale) ed al cliente all'inizio interessa pagare il meno possibile.

    M.

    Purtroppo è una triste verità... il fatto è che quell'offerta che vi ho postato non è una rarità, sta diventando la regola... un'altra trovata qualche settimana fa era di una stamperia che cercava un grafico per una collaborazione esterna. Avrebbe dovuto ideare volantini a 10 euro l'uno :surprised: ... e specificava **"ovviamente solo fronte!"
    **
    La qualità è diventata un optional... chiunque sappia scrivere due righe è un copy - senza manco un corso di formazione o altro - e chiunque sappia smanettare tre tasti in photoshop è un graphic designer. Spesso testi e grafica vengono fatti dagli stampatori, che li offrono gratis pur di guadagnare sulla stampa. Ormai è diventata una corsa al massacro...


  • User

    Purtroppo, temo, questa sarà la situazione a cui andremo incontro..
    Hai meno di 30 anni? Lavora gratis (o quasi).
    Ormai l'Italia è una repubblica fondata sullo stage (ovviamente non retribuito)...


  • User

    Mi intrufolo solo per scrivervi che purtroppo anch'io ne ho lette tante... Ma tante! Annunci davvero tristi, pagati una miseria e richieste anche sproporzionate rispetto alla retribuzione(se si può parlare di retribuzione!). Insomma, un quadro davvero desolante. Io passo oltre, ma se la maggior parte degli annunci sono così, come farsi una vita con questo mestiere? 😞


  • User Attivo

    Se ragioniamo in questi termini possiamo anche chiudere il PC (o il Mac) e andare a fare altro. Bisogna puntare sulla specializzazione, e sulla costruzione di un brand forte. Quando il tuo nome inizia a circolare nell'ambiente, e diventa sinonimo di qualità, puoi chiedere il giusto. Perché è vero, c'è sempre qualcuno che farà un lavoro a un prezzo inferiore. Ma non lo farà mai come lo sai fare tu.


  • User

    E' vero, sull'importanza della specializzazione non ci piove. Ma per costruire un brand forte e soprattutto aumentare la tua authority ci vogliono tempo, esercizio e quindi un po' di sana gavetta. Il punto è quando la gavetta del web writer è mal pagata, non porta a nulla e soprattutto... Pare infinita! Poi, ovviamente, anche io sono del parere che l'asta al ribasso sia deleteria per tutti.


  • User

    Beh, dovresti dirmi quale gavetta è pagata decentemente... uno che si laurea in giurisprudenza, per diventare avvocato, deve fare 2 anni di praticantato in uno studio, se è fortunato con un rimborso spese di 200 euro... poi l'esame... e attendere 1 anno per sapere se l'ha passato o no... e sono passati già 3 anni, senza vedere quasi un soldo...

    Riccardo ha ragione su tutta la linea. Bisogna investire su sé stessi, crearsi una reputazione web e poi cercare di farsi pagare il giusto. Sul prezzo inferiore è una dura battaglia, soprattutto in periodo di crisi...


  • User

    Beh è vero, oggi poche gavette sono pagate decentemente, i tirocini al 90% fanno schifo: avete ragione. Ma non per questo l'inizio di un'attività deve significare sempre e comunque per forza vero e proprio sfruttamento. Bisogna investire su sè stessi: è vero ed è la prima cosa da fare. E per investire su sé stessi bisogna studiare, cercare lavori e lavorare, ma per chi offre quantomeno il minimo sindacale. Dai, almeno 1 cent a parola... Perché va bene essere agli inizi, ma si può accettare mezzo euro per fiumi e fiumi di parole? Il tempo che ci si impiega è sempre importante, anche per chi è da poco svezzato. Se poi chiedi un lavoro "aggratise", come si dice dalle mie parti :D, dovrebbe essere una collaborazione che lasci davvero qualcosa, cioè che contribuisca all' innalzamento di livello nella carriera di web writer. Per esempio una buona gavetta in un'agenzia, o un committente che almeno le prime volte ti segua nella gestione dei contenuti, lasci dei feedback, faccia critiche stimolanti. Penso ai più gggiovani: come possono fare a imparare il mestiere? (Una buona iniziativa, secondo me, per dirvi è la palestra writers di Francesca Oliva dove tanti web writer più esperti consigliano i web writer wannabe.)
    Io, vi dirò la verità, come sicuramente per tanti di voi, per le questioni tecniche ho fatto tutto da me, con lettura di libri a tema e il forum di Giorgiotave:).