• User Attivo

    Sito sparito improvvisamente dalle SERP

    Ciao a tutti,

    ecco l'ennesimo thread con il problema che affligge ormai una quantità esorbitante di siti web.

    Il sito di un mio cliente importante è sparito verso metà febbraio dalle SERP di Google.IT. Diciamo che potrei affermare (non certo senza sarcasmo) che "fin qui nulla di strano" (casi come questo se ne leggono veramente tanti oggi)...

    Le cose per me imponderabili, in questo specifico caso, sono:

    1. il sito è di un brand molto famoso, assolutamente white e quindi non si tratta di un sito "outsider" comparso improvvisamente da chissà dove
    2. il sito ha veleggiato in acque tranquille, sempre in prima pagina per le key più importanti, per circa 2 anni ininterrotti
    3. viste tutte le problematiche Penguin/Panda comparse negli ultimi 6-12 mesi, non abbiamo fatto praticamente NULLA in termini di link building e nemmeno di modifiche al sito (tranne l'aggiunta costante di prodotti, trattandosi di un sito e-commerce).

    Ora, mi domando:

    1. come faccio a capire cosa è successo e perché è successo? il pannello WMTools di Google non presenta alcun messaggio;
    2. in questi casi quali tool(s) posso usare per stabilire se/cosa è cambiato al punto da farlo sparire dalle SERP?
    3. come si deve muovere in questo caso un SEO per dare delle risposte al cliente e suggerire delle soluzioni?

    Grazie anticipate a tutti per il vostro supporto.

    Ciao, Nic


  • ModSenior

    Ciao nicbos, il sito del tuo cliente è stato bannato e rimosso completamente dall'indice di Google oppure retrocesso a causa di una penalizzazione?

    Valerio Notarfrancesco


  • User Attivo

    @vnotarfrancesco said:

    Ciao nicbos, il sito del tuo cliente è stato bannato e rimosso completamente dall'indice di Google oppure retrocesso a causa di una penalizzazione?

    Ciao Valerio, il sito è completamente scomparso dalle SERP. Non ho però messaggi nel pannello Google Webmaster Tools.
    Non è stato rimosso dall'indice poiché se digito site:domain.com vedo ancora tutto quindi, deduco, è stato penalizzato?


  • Moderatore

    Ciao nicbos,
    Se è nell'indice ma non "ranka", potrebbe essere una penalizzazione algoritmica. Penso tu debba fare un audit sia on-site che del profilo di link.
    A fine Gennaio mi sembra sia stato pubblicato un Panda, magari in Italia è giunto un po' dopo (altri magari sapranno confermare).


  • User Attivo

    Ciao nicbos, anche se ultimamente non hai intrapreso azioni di link building o altre ottimizzazioni non è così che si esce da una penalizzazione da Penguin. Controlla il tuo profilo di backlink, vedi coe sei combinato a livello di anchor text e se hai tanti link con anchor text mirati cerca di inserirne di nuovi di qualità e con nome a dominio o brand come anchor text.


  • User Attivo

    @Federico Sasso said:

    Ciao nicbos,
    Se è nell'indice ma non "ranka", potrebbe essere una penalizzazione algoritmica. Penso tu debba fare un audit sia on-site che del profilo di link.
    A fine Gennaio mi sembra sia stato pubblicato un Panda, magari in Italia è giunto un po' dopo (altri magari sapranno confermare).

    Ciao Federico, che metodo utilizzi per determinare se è una penalizzazione algoritmica?


  • User Attivo

    Ciao entonyweb, grazie per la dritta. Hai scritto:

    @entonyweb said:

    Controlla il tuo profilo di backlink
    Io uso SEOmoz Open Site Explorer e Google Webmaster Tools, hai altri tool da suggerire?

    Inoltre hai scritto:

    @entonyweb said:

    se hai tanti link con anchor text mirati cerca di inserirne di nuovi di qualità e con nome a dominio o brand come anchor text
    Inserire link è "di per sé" un'attività artificiosa, come si possono creare nuovi link senza che questi risultino costruiti artificialmente? E soprattutto, se si tratta di 2-3 link è fattibile, ma come si può ottenere un numero cospicuo di nuovi link in tempi accettabili?

    Grazie, Nic


  • Moderatore

    @nicbos said:

    che metodo utilizzi per determinare se è una penalizzazione algoritmica?
    Non mi è capitato personalmente, ma il metodo dovrebbe essere questo:
    Forte calo nel ranking + nessun messaggio in GWT di penalità manuale + nessun blocco accidentale on site (robots.txt, noindex, server down-time, problemi dns, etc...) => probabile penalizzazione algoritmica.


  • Moderatore

    Senza avere l'url non è facile dare una risposta concreta. Cmq da come descrivi la casistica penso che il tuo problema sia il tuo profilo link.

    Il fatto che il tuo sia un brand conosciuto poco importa a Google...ti basta cercare "penalizzazione interflora" per capire quanto egli sia freddo anche davanti a nomi importanti.


  • User Attivo

    Grazie a tutti per le risposte.

    @Federico Sasso: sì, penso anche io che la tua ipotesi sia la più probabile. Ora, con l'aiuto di SEOmoz, sto provando a rimuovere tutti gli errori on-page (duplicazioni di URL, di titolo, di contenuto) in modo di avere il sito possibilmente più vicino al modello "Panda-safe". Anche se... non sono molto convinto: nelle SERP (relative alle chiavi di cui sto parlando) ci sono dei siti che nemmeno minimamente si avvicinano ai crismi SEO, quindi mi domando se la mannaia non sia calata randomly.


  • Moderatore

    nicbos, non ci hai confermato se hai controllato il profilo di link, e se ti risulta pulito (serve per capire quale animale monocromatico sospettare di più).
    Oltre a GWT e SeoMoz, prova anche ahrefs, Bing Webmaster Tools, Majestic SEO (hint: se sei amministratore puoi accedere al full profile gratuitamente), etc...

    Sulla randomicità della mannaia: l'idea che mi sono fatto è che quando arriva arriva, ma mettere a posto il proprio sito è comunque un investimento da fare.
    Tra l'altro finora sia Penguin che Panda sono stati aggiornamenti via batch operati ogni tot settimana, per cui un sito può proliferare anche in violazione per il periodo di interregno, ma Panda presto diventerà parte dell'algoritmo di ranking "normale", quindi quasi real-time.
    Morale: tenere sempre in ordine l'on-site SEO (sono un po' sbilanciato su questo fronte)

    Ciao


  • User Attivo

    @Federico Sasso said:

    nicbos, non ci hai confermato se hai controllato il profilo di link, e se ti risulta pulito (serve per capire quale animale monocromatico sospettare di più).
    Oltre a GWT e SeoMoz, prova anche ahrefs, Bing Webmaster Tools, Majestic SEO (hint: se sei amministratore puoi accedere al full profile gratuitamente), etc...

    Ciao Federico, che strategia/modalità usi tu per vedere se il profilo link risulta pulito?


  • Moderatore

    nicbos, non ho mai avuto bisogno di farlo in modo accurato (ho solo esaminato occasionalmente le viste gratuite fornite dai vari link intelligence providers) quindi nessuna strategia "personale".

    Sicuramente in questi forum vi sono persone con molta più esperienza di me a riguardo. Proverò tuttavia a rispondere come meglio so, sperando di essere di qualche aiuto lo stesso.

    Come dicevo, i vari link intelligence provider (SEOMoz, ahref e MajesticSEO in primis) offrono già almeno parzialmente una visione del profilo di link; non ho account pro di nessuno di essi, quindi non so esser più specifico su quanto offrono in particolare le versioni a pagamento (se ho capito bene hai un account SEOMoz, forse lo saprai meglio di me).

    L'approccio sistematico dovrebbe essere:

    • raccogli tutti gli inbound link dalle diverse possibili fonti

    • visitali e vedi per ognuno valuta:

    • che sito è,

    • se il link esiste,

    • se è followed,

    • se è in pagina follow a livello di meta robots

    • se è in pagina follow a livello di compreso equivalente http header

    • se è in pagina non bloccata da robots.txt

    • che tipo di link è (forum comment, side link, site-wide, etc..)

    • che anchor text ha (in particolare vedere se è un non-branded exact-match o no)

    poi per il tutto fare un break-down per tipo di sitelink e per anchor-text, etc...

    Si capisce che un'analisi del genere in presenza di tanti backlink la si può fare solo se assistiti da uno strumento.
    In rete troverai tanti articoli su come fare usando un mix di strumenti, non te ne so consigliare uno completo (ne conosco almeno due in via di sviluppo, ma non ancora disponibili).
    Ricordo uno strumento on-line che è stato gratuito per un po' che all'epoca si presentò in modo innovativo: Link Detective di Eppie Vojt; è stato il primo a fornire una vista per tipologia di link. All'epoca (un anno fa?) funzionava solo con le esportazioni di SEOMoz ma dovrebbe essersi evoluto. Ora è diventato anche a pagamento, credo offra anche un account gratuito previa registrazione.

    Spero d'esserti stato d'aiuto


  • Moderatore

    Dimenticavo di esplicitare:
    i link sospetti per Penguin sono tipicamente comment spam, site-wide links, con anchor text exact-match a parole chiave che non sarebbero normalmente usate in un link "naturale"; se la percentuale di questi è troppo alta - il "troppo" non è meglio definibile - scatta la penalizzazione Penguin
    (Quanto ho descritto è una sovra-semplificazione, ne sono conscio; i puristi mi perdonino!)


  • User Attivo

    Ciao Federico, grazie per la lunga spiegazione.

    Io ho agito in questo modo:

    1. tramite Google Webmaster Tools, SEOmoz Pro e Google Analytics ho raccolto TUTTI gli inbound links per il dominio in analisi; potrebbero essercene altri (usando Majestic SEO e Ahrefs, ma di questi non possiedo un account PRO e quindi ho preferito rifarmi ai tre citati prima);

    2. Ho analizzato tutti gli inbound link usando SEO SpyGlass: esso mostra i nofollow/dofollow e anche gli anchor text utilizzati; su SEO SpyGlass ho comunque delle riserve, funzionava molto bene fino a 2-3 anni fa ma poi ho l'impressione che sia peggiorato assai (in precisione), nonostante i continui update da parte dell'azienda che lo sviluppa;

    3. anyway: ho preso tutti i link da me ritenuti "sospetti" e li ho analizzati dentro ScrapeBox per vedere quali di essi sono de-indexed; spiego meglio questo passaggio: se ho un inbound link da (puro esempio) zipnews.it mi accorgo che non è affatto un "link tematico"... però poi vado a vedere il link, e scopro che il mio cliente, in tutta naturalezza, ha lasciato un commento usando l'URL raw in firma; quindi, prima di eliminare un link che - pur non essendo tematizzato - è del tutto lecito, vado a vedere se il referrer URL è indicizzato (in tal caso, quasi certamente, ha un certo trust da parte di Google);

    4. alla fine ottengo un lista di inbound link da me ritenuti di "non buona qualità": li mando in Disavow Tool e blocco i bad referrer usando .htaccess.

    Che ne pensate?

    P.S. alcune note personali: nonostante i pareri di luminosi esperti SEO italiani ed internazionali, la strategia sopra indicata è - nel bene e nel male - il frutto delle mie deduzioni, facendo la "somma algebrica" di tutte le nozioni che ho raccolto negli ultimi anni di corsi SEO, convegni GT ed e-books comprati online, dove ci sono spiegazioni sempre molto "teoriche" ma mai dettagliate e "operative". Per dirla in altre parole: in teoria a sentire i SEO esperti è tutto "alla luce del sole", in pratica raramente vengono rilasciate strategie applicative passo/passo per agire esecutivamente in modo "certo"... ecco perché ho dunque elaborato una mia strategia, ed il vedere che - per sommi capi - assomiglia alla tua, mi fa ben sperare 🙂

    Seconda e ultima nota: dall'analisi del profilo link effettuata, ho raccolto degli inbound link "spaventosi"; se ne evince che ci sono un certo numero di inbound link che nessun essere umano sano di mente avrebbe potuto pensare di creare immaginando di apportare un beneficio al dominio in oggetto... ergo: da dove arrivano questi link? Ed essendo link totalmente artificiosi, mi domando: perché il sofisticato algoritmo di Google non riesce a determinare che tali bad link sono il frutto di un bot (o qualcosa di simile)?


  • Moderatore

    ciao nicbos, qualche piccolo commento:

    @nicbos said:

    (usando Majestic SEO e Ahrefs, ma di questi non possiedo un account PRO e quindi ho preferito rifarmi ai tre citati prima);
    MajesticSEO ti permette (con un'opzione un po' nascosta) di esportare i dati completi per i siti di cui dimostri di essere amministratore. Basta un file segnaposto del tutto analogo a quello usato per verificare un account GWT.

    @nicbos said:

    1. ... e blocco i bad referrer usando .htaccess.
      mi sfugge il vantaggio di questo passaggio

    @nicbos said:

    Seconda e ultima nota: dall'analisi del profilo link effettuata, ho raccolto degli inbound link "spaventosi"; se ne evince che ci sono un certo numero di inbound link che nessun essere umano sano di mente avrebbe potuto pensare di creare immaginando di apportare un beneficio al dominio in oggetto... ergo: da dove arrivano questi link? Ed essendo link totalmente artificiosi, mi domando: perché il sofisticato algoritmo di Google non riesce a determinare che tali bad link sono il frutto di un bot (o qualcosa di simile)?
    sicuro non lo capisca?


  • User Attivo

    @Federico Sasso said:

    MajesticSEO ti permette (con un'opzione un po' nascosta) di esportare i dati completi per i siti di cui dimostri di essere amministratore. Basta un file segnaposto del tutto analogo a quello usato per verificare un account GWT.

    Ma si può fare anche con l'account free di Majestic SEO?


  • Moderatore

    Io l'ho fatto. Se non è cambiato negli ultimi mesi, sì:
    (accatìtìpìduepuntislàscslàsc)blog.majesticseo.com/training/using-majestic-seo-without-paying-a-penny/