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bollo conto titoli
Buongiorno, voglio esporre il mio caso per avere un parere in merito.
Nel lontano 1998 sottoscrivo un fondo obbligazionario con un promotore che mi apre un conto titoli transitorio presso una sede Unicredit con la quale non ho mai avuto altri conti aperti.
Dopo pochi mesi decido di riscattarlo ma il promotore mi lascia investita una quota del valore di pochi euro nel caso volessi
reinvestire in quel fondo senza pagare nuove commissioni di ingresso.
Durante gli anni ricevo dal gestore del fondo la comunicazione del provento e del reinvestimento di questo in frazioni di ulteriori
quote del fondo.
Dalla banca in cui era aperto il conto titoli non ho mai ricevuto estratti conto (che penso siano obbligatori) o comunicazioni ad esso relativi.
Lunedì 11 febbraio scorso mi chiama il direttore della filiale Unicredit in cui è aperto questo conto e mi dice che a fronte del valore di tale fondo che si aggira sui 25 euro è presente uno scoperto di cassa per il pagamento del bollo conto titoli dell'anno 2012 di euro 34,2 e mi chiede gentilmente di provvedere al pagamento suggerendomi anche di procedere alla liquidazione della quota per evitare di pagare altre spese per il futuro.
Posso rifiutarmi di pagare i 34,2 euro anche in relazione al fatto che dalla banca non ho mai ricevuto estratti conto relativi a tale conto?
Grazie per la risposta e scusate se sono stato prolisso nell'esporre il caso.
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Ciao Paolo Masini. Benvenuto nel Forum Gt.
No, non puoi rifiutarti. L'imposta di bollo è dovuta per ogni posizione aperta.
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il bollo va pagato al fisco altra cosa è il danno subito a causa del comportamento della banca. Potresti fare un'azione contro la banca dal giudice di pace
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Non vedo come la banca possa essere responsabile di alcunchè. La posizione era validamente aperta e le spese di bollo sono spese vive e dovute...
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Non la vedi perchè la questione non ti riguarda, è il diretto interessato che nel caso ritenga ci sia stato un comportamento ingiusto da parte del gestore potrebbe pensarci nessuno oltre a lui sa come sono andate le cose.
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Ciao dott. Stefano.
Quando si replica ai quesiti lo si fa per ciò che vi è contenuto in essi e non per cose ipotetiche e non dichiarate.
Nella vicenda narrata non vi è alcun elemento che possa far concludere per un comportamento censurabile della banca.
Ne segue che non ho ravvisato fondamento alcuno, a fronte di quanto esposto dall'utente, nel tuo suggerimento in cui suggerivi: "potresti fare un'azione contro la banca".Le repliche devono essere pertinenti ai quesiti così come esposti senza aggiungere o togliere qualcosa che l'utente non ha dichiarato perchè, in tal modo, si replica su altra fattispecie e la risposta on è pertinente.
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MA IO MI CHIEDO COME è POSSIBILE CHE DEBBA DARE SPIEGAZIONI AD UNO CHE SI FA CHIAMARE GIURISTA, l'interessato ha scritto "Dalla banca in cui era aperto il conto titoli non ho mai ricevuto estratti conto (che penso siano obbligatori) o comunicazioni ad esso relativi."
secondo te è una cosa normale questa?! non permette il dubbio di chiedere se LUI ravvisi dei comportamenti illeciti magari da valutare meglio con l'aiuto di un professionista?! oppure tu sei l'avvocato della Banca?
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Innanzi tutto, dott. Stefano, ti invito a moderare i toni ed a rispettare il regolamento che, con la sottoscrizione hai accettato. Esso impone cordialità nelle repliche.
Quando un utente posta un quesito lo fa per chiedere se vi sono elementi di difesa o di accusa. Non "secondo lui" ma secondo chi risponde.
La domanda dell'utente era se poteva rifiutarsi di pagare i 34,2 Euro di imposta di bollo: la risposta è no perchè è un obbligo ex lege.
in riferimento a ciò l'invio degli estratti conto (inviati per posta ordinaria) non rileva.
Se io ho una posizione aperta e le poste non mi recapitano estratti conto questo non è un buon motivo per evitare un pagamento dovuto: io stessa devo preoccuparmi di controllare i miei conti correnti atteso che la posta ordinaria, molto facilmente, può andare perduta. Ed è una cosa del tutto normale.Quindi è del tutto inopportuno rispondere su un quesito non posto atteso che, ribadisco, il quesito era se la pretesa della banca fosse legittima.
Consultarsi con un avvocato di fiducia, in qualunque questione, è ovviamente sempre opportuno...ma, laddove un utente voglia preliminarmente porre un quesito in un canale giuridico che affronta il problema principale, ciò impone a chi risponde di attenersi a tale questione.
Per rispondere alla tua domanda diretta: sono un legale ma non credo di avere avuto per cliente proprio quella banca su una questione simile.