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L'accordo tra google ed editori in Francia : un'assurdità o cosa?
Stamattina il Corriere riporta lo stralcio accordo tra Google e gli editori voluto dal nuovo governo Hollande.
In pratica è passato il concetto che se Google nel suo motore ha centinaia di link verso testate giornalistiche, e quindi "sfrutta" ( sob ) la cosa per vendere pubblicità, è giusto che "paghi" i fornitori di queste notizie.
L'accordo prevede un ruolo di primo piano di G. come "consulente e partnership" per il passaggio al digitale di alcune testate ( e l'autore dell'articolo tiene a precisare escluse quello di "divertimento" ) soprattutto per la raccolta pubblicitaria ().
L'accordo viene sbandierato come epocale da parte del governo francese e si parla di analogo accordo pronto in Italia.A parte che mi sarei aspettato che un governo Hollande, volendo proprio estorcere l'accordo a Google, quella somma l'avesse destinato magari per un fondo a favore di giornalisti,tipografi e addetti in crisi dell'editoria, ma questo mi rendo conto è opinabile, la cosa che salta all'occhio subito è che non si tiene conto che le "testate" proprio da quei link ricevono , per l'online, milioni di visitatori e mi chiedo : ma se Google avesse semplicimente cassato i link a quelle testate cosa sarebbe successo ?
In effetti è come se a un giornalaio che espone i quotidiani in bella mostra, dal momento che i passanti sono invogliati a fermarsi e ad acquistare il giornale di conseguenza, gli si chiedesse altri soldi poichè è assodato che il giornalaio vende anche altre cose come riviste, figurine, caramelle, gratta e vinci ecc., e quindi solo per il fatto di esporre il giornale ( quindi al di la del prezzo di copertina convenuto da corrispondere all'editore in vaso di vendite di copie ) si può innescare questo "perverso" meccanismo.
Ma ragionando al contrario, ed è qui che che si innesca l'aberrazione di questo accordo, il giornaliaio potrebbe chiedere proprio agli editori un contributo perchè è risaputo che non esponendo le copie ( o non tenendole affatto in edicola ) l'editore non solo non vende , ma si da il caso che le testate hanno in bella mostra tanta pubblicità che genera un "entrata" per l'editore stesso.
Soprattutto nel caso di pubblicità in prima pagina.Capisco che qualcuno può storcere il naso di fronte a un estremizzazione del ragionamento ma, se volete, la sintesi è esattamente questa.
Google con migliaia di articoli linkati dirotta milioni di visitatori verso le testate che vendono pubblicità e ne traggono profitto : se Google li cancellasse improvvisamente il numero dei visitatori crollerrebbe e con questo anche gli introiti pubblicitari verso gli editori !
Quindi potrebbe essere il contrario.Ma in un certo senso, a leggere tra le righe, l'accordo "salvaguarda" Google dal punto di vista della reciprocità, almeno nelle intenzioni e l'articolo del Corriere tuiona infatti : " ...seconda e non meno importante parte dell'accordo, Google diventa il partner privilegiato degli editori tradizionali per il loro passaggio all'online, fornendo «strumenti tecnici, ingegneri e competenza» soprattutto nel campo della raccolta pubblicitaria..."
Ora alcune domande sono obbligatorie.
E Bing , Yahoo e gli altri motori ? Ma uno dei principi della Costituzione francese non prevedeva ...l' Egalité? Google paga e gli altri no?
E perchè i piccoli editori o publisher online ( anche i blogger per intenderci ) non potranno usufruire di questa manna che piove copiosa dal cielo grazie a questa "brillante" genialità del governo Hollande ?Ma la considerazione che faccio alla fine è semplice : non mi venga poi a raccontare il governo Hollande, che mi risulta abbia una precisa collocazione politica con annesso colore, che Google ha il monopolio !!!
Perchè in questo modo G. lo avrà sempre di più, e forse anche a discapito dei piccoli publisher : e se un domani vorrà rescindere l'accordo potrà farlo semplicemente eliminando le testate dalla serp.Un bel colpo quello di Hollande che si appresta a fare anche il nostro governo ( sembra ) e forse anche quello tedesco.
Insomma questa Europa, che pretende somigliare sempre di più a quegli Stati Uniti d' America proprio in cui sono nati Google, Apple, Facebook , Twitter , nella sostanza sta diventando sempre di più "vecchia" e rappresentante di "poteri forti" e protettrice di caste!
E lo dice uno che potrebbe essere accusato di essere di una "casta" [ giornalista ].Ma quando diventeremo davvero gli Stati Uniti d' Europa?
Secondo me questo accordo è semplicemente assurdo ed è l'anticamera proprio di quel monopolio che , a detta di alcuni personaggi "politici" , si vorrebbe combattere.
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Ciao bluwebmaster,
la tua riflessione non fa una piega e come fare a non essere completamente d'accordo con te su tutta la linea.
Ho scritto già di recente sul SEO blog in merito e ne era nata anche una bella discussione. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano anche gli altri qui sul forum.
Grazie davvero delle considerazioni.
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Sono d'accordo, è solo un'estorsione e non esiste giustificazione se non il mantenimento dello status quo e nel tener in vita grossi pachidermi come le testate giornalistiche che non sono più in grado di offrire un prodotto interessante e richiesto dal mercato.
Dall'altra parte Google è un'azienda privata e deve fare i suoi interessi e quindi il male minore è accettare questi accordi in tutta Europa piuttosto che vedersi approvare delle leggi che ne possano limitare il suo strapotere.@bluwebmaster said:
Insomma questa Europa, che pretende somigliare sempre di più a quegli Stati Uniti d' America proprio in cui sono nati Google, Apple, Facebook , Twitter , nella sostanza sta diventando sempre di più "vecchia" e rappresentante di "poteri forti" e protettrice di caste!
E lo dice uno che potrebbe essere accusato di essere di una "casta" [ giornalista ].Ecco, questa è l'origine di tutti i mali, non solo quelli inerenti Google o questa notizia.
Valerio Notarfrancesco
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Spero che questo foraggiamento coatto dei grossi publisher imposto a Google non provochi un corrispondente calo delle entrate dei piccoli publisher.
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@bluwebmaster said:
Stamattina il Corriere riporta lo stralcio accordo tra Google e gli editori voluto dal nuovo governo Hollande.
Una autentica porcata... io so che in Belgio Google aveva tolto tutti gli accessi ai giornali web pe rlo stesso motivo e i direttori si erano disperati per il calo mostruoso di lettori...
Google ha scelto la linea morbida, anche perchè è inutile fare la guerra solo per principio e hanno una incredibile liquidità in cassa... ma certo che se avessero tenuto la sciena dritta in poco tempo gli stessi editori di carta stampata sarebbe corsi da Hollande per fargli cambiare idea...
Una insulsa legge senza senso... devono solo ringraziare Google che non ha voluto usare il pugno di ferro.
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@444523 said:
Una insulsa legge senza senso... devono solo ringraziare Google che non ha voluto usare il pugno di ferro.
Quoto al 101 % !!!
E spero, come Bmastro, che colgo l'occasione per salutare, che questo non si ripercuoterà sui publisher medio-piccoli anche se temo che un contraccolpo ci sarà.
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Semplicemente assurdo, speriamo davvero di non vederla in Italia!