• User Attivo

    Che Google sbagli non lo metto in dubbio, ma se noti le cose stanno migliorando un pochino alla volta. Se non si cambia mentalità pensando per ora è così la soluzione è semplice, ma di breve durata.

    Quel sito ha qualcosa in più ed sarà sicuramente più noto in rete rispetto al tuo. Non ho mai detto che sono gli unici fattori, ma che sono cose che vanno considerate.


  • User Attivo

    @morettolss said:

    Quel sito ha qualcosa in più
    Io questo qualcosa, se c'è, non lo trovo, sinceramente, cosa avrebbe in più?


  • User Attivo

    Uppo solamente perchè mi piacerebbe avere una risposta sulla mia ultima domanda, sarebbe molto utile per riuscire a capire il problema, se motettolss può ovviamente.

    Grazie


  • User Attivo

    Credo di aver elencato i punti di vantaggio degli altri siti parecchie volte, non ritengo sia utile continuare a puntualizzare delle piccole caratteristiche che rendono, secondo me, il sito migliore e più intuitivo. Non credo sia nemmeno utile focalizzarsi su un sito che sembra leggermente meno meritevole di altri, perché ce ne sono altri 9 in prima pagina.

    Possiamo discutere all'infinito su questo punto senza ricavare una discussione utile.

    Io penso che l'eccezione o qualcosa che non quadra ci possa essere e ci sarà sempre, non credo sia utile andare a commentare all'infinito una situazione del genere.


  • User Attivo

    Ok, io riprendevo solo il fatto che dicevi che "quel sito" aveva qualcosa in più, e siccome "quel sito" è nella top 3 insieme a due colossi (uno di annunci vari ed uno come aggregatore sul lavoro), pensavo che veramente quel sito avesse "qualcosa in più" e quindi il tuo aiuto mi avrebbe consentito di capire come agire.


  • User Attivo

    Bene mi sono risposto da solo, a volte basta fare quello che tanti dicono di saper fare per trovare delle risposte (e comunque ringrazio chi mi ha dato questa dritta, anche se non è arrivata da un forum zeppo di seo...). Spero che questa spiegazione possa servire a chi si è trovato come me con una penalizzazione (seppur minima nel mio caso) dovuta al fatto di avere un dominio uguale alla key di ricerca.
    www . seounique. com/blog/ google-exact-match-domain-emd-penalty-first-look/

    In sostanza google manda con l'extact domain match (EDM) penalty, declassa i siti che hanno un dominio che contiene l'esatta parola chiave con la quale si vuole indicizzare il sito, potremmo definirlo una nuova frontiera della "sovra ottimizzazione".

    Nel mio caso "pago" il fatto di essere un .com, poichè da quanto ho capito in Italia per ora la mannaia è arrivata sui domini non .it, ma ho saputo esserci nuove ed entusiasmanti novità all'orizzonte, e la vedo male (non per me, per fortuna).


  • User Attivo

    Mi sa che stai sbagliando in pieno:

    1. con in Italia non si intende l'estensione del dominio, ma il motore di ricerca, cioè l'aggiornamento non è attivo su google.it (cioèse ho un dominio .com in italiano o un .it non cambia nulla, se è in inglese è soggetto all'EMD)
    2. penalizza i siti di bassa qualità e non declassa tutti i siti con la key nel nome

  • User Attivo

    se penalizzasse i siti di bassa qualità avremmo risultati diversi


  • Super User

    @fabiogentile said:

    Ma qual è l'assioma tra fidelizzazione utente ed indicizzazione su google?
    Morettolss propone degli interventi volti a fidelizzare gli utenti, e questa è un'azione che potremmo definire commerciale o marketing.

    Morettolss ha proposto giusto, ma non vederla nell'ottica di una pratica commerciale o di marketing perchè è perfettamente inquadrata in una logica SEO che, a mio avviso, è stata ampiamente rivoluzionata.
    Mi spiego con qualche esempio banale.
    Il punto cruciale per avere un buon traffico, sia di qualità che di quantità, è un buon posizionamento nella serp, e qui non dico nulla di nuovo.
    Ma mentre prima, ad esempio, uno dei fattori di posizionamento era avere backlink in quantità, trascurando spesso la qualità al punto che sono sorte numerose linkfarm che con vari stratagemmi procuravano migliaia di link, e di questo Google ne teneva conto, oggi invece sembra ( il sembra è d'obbligo ) che uno dei parametri per un buon posizionamento è la quantità di utenti che ritornano e la profondità della navigazione.
    Per ottenere questo non si può "barare" come accadeva per l'acquisto di backlink o spammando forum e blog con commenti : o effettivamente il tuo sito attira gli utenti al punto di farli tornare spesso e volentieri, oppure ...imbarchi acqua in serp.
    Come ottenere i "ritorni" e la "profondità" questo varia dal settore del sito, e qui lascio libera l'immaginazione.

    @fabiogentile said:

    Io invece punto solo su un'azione tecnica (e magari semantica) volta a far si che se uno cerca la stringa che contiene il mio nome, sulla prima serp esca il mio nome, fino al 16 novembre era così, dal 17 ha iniziato a scendere.

    Ormai abbiamo capito che il posizionamento ricercato solo contando sulle parole chiavi funziona molto meno di prima.

    @fabiogentile said:

    Ora, quello che noto è che sicuramente google viene influenzato dalla frequenza di aggiornamento, ne deduco che se un sito di questo tipo viene aggiornato tutti i giorni, costantemente, acquisisce più valore agli occhi del motore.

    Credo che tu abbia perfettamente ragione e condivido pienamente, almeno la mia esperienza va in quel senso.

    @fabiogentile said:

    Questo però non va in sintonia con la questione contenuti duplicati.

    Se un utente si accorge che nel dato sito X ci sono gli stessi identici contenuti dei siti Y e Z probabilmente tende a non visitare più il sito X.

    @fabiogentile said:

    ... quello che non mi è chiaro è il motivo per cui Google sia andato a punire gli aggregatori di notizie (giustamente direi, almeno in alcuni casi), ma gli aggregatori di annunci invece non abbiano subito la stessa sorte, anzi.

    Credo che gli aggregatori non siano stati "puniti" ma che le intenzioni di Google siano state solo quelle di dare "luce ed imporatnza" alle fonti originali piuttosto che a chi pubblicava un abstract , magari cercando di fagogitare traffico.
    Molti aggregatori, spesso anche artiginali, non sono altro che siti MFA .
    Per quelli degli annunci non so dirti perchè non ne ho esperienza diretta : ma non dimenticare che gli aggiornamenti di Panda e Penguin non si esauriscono certo con il numero 21 del 17 Novembre.


  • User Attivo

    Bluewebmaster ti ringrazio per le risposte, da ieri ho notato che in seguito a piccoli accorgimenti (ma proprio piccoli) che avevo fatto nei giorni scorsi, il sito ha ricominciato a salire e nel GWT vedo un incremento (click e query) del 50%, bene, purtroppo non capisco la dinamica che lasci in top 3 un sito che ieri ho anche notato non permettere la navigazione tra le pagina, cioè, tu avanzi nelle pagine ma gli annunci sono sempre i medesimi...sai... poi si parla di google che valuta la qualità del sito e rimani basito però.

    Sono d'accordo poi su molti punti anche se quello che però mi rende scettico è la valutazione che fai del bounce rate. Negli ultimi anni google dovrebbe aver diminuito l'importanza di quel dato poichè le ricerche, essendo diventate sempre più specifiche, portano spesso l'utente a trovare e consumare solo quello che sta cercando, uscendo dal sito subito dopo.

    Non parlo di utenti fidelizzati, che entrano sul sito e ci restano, ma parlo di utenti che trovano quello che cercano tramite un motore di ricerca e poi, "consumato il risultato", escono o vanno altrove.
    Io da parte mia non mi lamento, e se fosse questo un metro di valutazione sarei ancora più scettico dal momento che nel mio caso la frequenza di rimbalzo è rasente il 30%.