• User Attivo

    Ciao Valerio,

    sinceramente riuscire a calcolare delle statistiche su Triberr è veramente molto difficile e personale, ma una cosa è sicura, fintanto che gli italiani non lo usano il ROI di questo social sarà per noi pari a zero.

    Triberr è un'idea davvero interessante perché, un pò come i Google Groups o questo stesso forum, permette di creare delle tribù di persone che coprono uno stesso argomento (come per l'esempio delle macchine citato sopra); la caratteristica di questo social è che le persone al suo interno sono tutte persone che desiderano sia aumentare il proprio traffico che quello degli appartenenti alla stessa tribù.

    Per utilizzare bene questo servizio, una volta inserito nelle corrette tribù, non dovrai far altro che usare questo sistema per 5min al giorno. In questo lasso di tempo puoi spulciare e condividere gli articoli di altri senza preoccuparti di dare l'impressione di essere uno spammer alla tua audience, infatti, Triberr ti permetterà di diluires tutti i post che condividi specificando un range di tempo minimo per la pubblicazione dei contenuti.

    Se imposti 20min, che è il valore di default, e scegli di condividere 5 articoli; quest'ultimi verranno pubblicati singolarmente ogni 20min.

    Ma più che pensare alle statistiche io mi soffermerei sull'utilità sociale che ha questo servizio. Utilizziamo network sociali? Paghiamo qualcuno per mantenere la nostra azienda sociale? Allora perché non proviamo un pò noi ad essere più sociali?

    Se poi vuoi trovare qualche statistica puoi sempre aprire Google ed inserire una delle seguenti chiavi: "triberr stats", "grow traffic triberr", "traffic triberr" e qualsiasi altra chiave connessa. Troverai tonnellate di contenuto che ti spiega come Triberr è stato di grande aiuto a moltissimi blogger, ahimé, d'oltreoceano.


  • ModSenior

    Io veramente ho cercato su google.com e oltre a non aver trovato nessuna statistica d'oltreoceano ho letto pareri alquanto perplessi proprio da parte dei marketer e blogger stranieri più famosi.
    Non vedo quindi perché un blogger o un consulente, americano, francese o italiano che sia, dovrebbe investire il suo tempo se non ci sono riscontri sul fatto che una piattaforma sia ben frequentata e possa portare traffico utile.

    Quindi direi che in Italia non usiamo Tribber, con le dovute proporzioni dovute alla popolazione, per gli stessi motivi per cui non viene usato in Germania, in Francia, in Inghilterra e negli Stati Uniti.

    Valerio Notarfrancesco


  • Super User

    Ciao AndMore 🙂
    Triberr mi ha subito incuriosita come tutte le cose che non conosco e sono andata ad iscrivermi. Da come la descrivi sembrerebbe una piattaforma da tenere in considerazione, concettualmente l'idea è interessante, ma al tempo stesso anche i dubbi di Valerio mi sembrano fondati, anche se non ho fatto ricerche approfondite.

    Il primo dubbio a occhio che mi viene in mente una volta iscritta e fatta una ricerca tematica è: perché io blogger italiana dovrei condividere i miei articoli in italiano su una piattaforma a prevalenza di lingua inglese?

    Al più, l'utilizzo che mi verrebbe da fare è quello di esplorarla per prelevare spunti interessanti da riproporre sul mio blog.
    Per fare questa cosa qui, ad esempio, io utilizzo un altro strumento che è Pearltrees.

    Il discorso cambia se gestisco un blog in inglese. Ma al di là dello scoglio o meno che può rappresentare la lingua per ciascuno di noi, non conosco molti blogger di settore che strategicamente scrivono in inglese, pertanto mi viene da dire che questo è uno dei motivi per cui ci sono pochi italiani su Tribber. 😉


  • User Attivo

    Ciao Valerio,

    non voglio aprire un dibattito tra chi trova le migliori informazioni su Internet, non è assolutamente il moi scopo 🙂 Ma devo dire che, probabilmente, io sono rimasto abbagliato (se vogliamo dire così) da due punti:

    • persone che dicevano di aver raddoppiato o migliorato anche in modo maggiore il proprio traffico;
    • la filosofia di Triberr.

    Ovviamente io non ho ancora un punto di vista focalizzato al ROI date che non spendo soldi nell'advertising e, sinceramente, vorrei non spenderli mai; ma sai io sono un sognatore e premio i progetti che puntano ad utilizzare la forza umana in un modo differente, più collaborativo...

    Per questo mi sono interessato a Triberr e ad altri progetti che potrebbero aiutare un piccolo blogger a crescere e a farsi notare (qualcuno ha mai visto PostRunner? ma anche lì ci sono pochi italiani...); per questo mi chiedevo come mai non ci sono utenti italiani...

    Ciao valijolie,

    ad essere sincero mi sono chiesto anche io la tua stessa domanda "perché condividere il mio contenuto in ita su altre lingue" ed è proprio per questo motivo che sono arrivato qua a chiedervi cosa ne pensate. La mia speranza era quella di creare interesse, avere un pò di trazione, conoscere chi fosse già presente al suo interno (italiano) e magari iniziare insieme ad utilizzare il servizio e spargerne la voce...

    Concordo con il tuo punto di vista, sopratutto quando parli dell'uso che ne puoi fare ora di un sito del genere che non offre contenuti in italiano, ma offre ispirazione e analisi...

    Anche io sto iniziando a pensare che molto probabilmente inizierò a contribuire con del contenuto in inglese, mi piacerebbe molto che l'utenza italiana si svegliasse ancora di più ed iniziasse ad utilizzare Internet come fonte di formazione (è il mio campo :P) piuttosto che consultare internet per consultare ricette e gli ultimi gossip. Ma, forse, alla fine Internet è talmente vasto che ognuno può trovare quello che desidera e gli italiani non desiderano altro...

    Non so se ritenete questo messaggio uno sfogo ma, come Marco De Rossi, credo che la scuola del futuro sia digitale e più collaborativa e mi snerva un pò vedere che questo messaggio tarda ad arrivare...

    Grazie per i vostri contributi, mi avete fatto riflettere molto 😉


  • Super User

    Grazie per la risposta AndMore
    mi piace tantissimo il tuo entusiasmo, io lo applico in tutte le cose in cui vedo del potenziale per me e per aumentare la condivisione delle conoscenze, degli spunti, delle possibilità: sono anch'io una sognatrice e adoro del web il fatto che permetta una formazione orizzontale e, come dici tu, collaborativa.

    Come ti dicevo, io ho la passione per Pearltrees dove organizzo i contenuti, le idee, le ispirazioni, e le condivido. Si tratta di una piattaforma sviluppata da dei ragazzi francesi giovanissimi e gli italiani avvistati non sono tanti, ma il materiale è tantissimo e le interazioni ci sono appena cominci ad utilizzarlo assiduamente. Immagino sia lo stesso per Triberr.

    Al momento non ho in mente un piano editoriale di contenuti in inglese in nessuno dei blog su cui scrivo, ma sicuramente giroavagherò un po' per trovare cose interessanti!

    C'è sempre qualcosa da scoprire, grazie per la segnalazione 🙂
    Ciao,
    Valentina

    :ciauz:


  • User Attivo

    Mi sa tanto che inizierò a provare Pearltrees 😄

    Ci dò un'occhiata e ti faccio sapere, cmq grazie anche a te per la segnalazione!

    PS: Grazie per esserti iscritta al canale YouTube 😄

    Andrea Barghigiani


  • Super User

    Ciao AndMore 🙂
    allora come va con la tua infatuazione con Tribber?
    Hai poi provato Pearltrees?

    :ciauz:


  • User Attivo

    Ciao valijolie,

    sto utilizzando Pearltrees e volevo ringraziarti per avermi fatto conoscere questo strumento, davvero interessante sia per il servizio che offre sia per la possibilità di essere utilizzato anche attraverso applicazioni per iPhone.

    Grazie ancora e a presto,

    Emanuele


  • Super User

    Ciao Emanuele
    sono contenta che lo strumento ti piaccia, per me è fondamentale per non perdermi di vista le cose.
    Ti verrò a cercare e a pickare le tue perle... :wink3:


  • User Attivo

    Euy valijolie,

    scusami per l'altra volta ma ero convinto di averti risposto... Mi succede anche con gli SMS 😄

    Personalmente alla fine non ho utilizzato molto Perltrees, ad esempio, uso Diigo da molto più tempo ma le volte che mi trovo ad utilizzarlo sono molte rare; ma mi prendo sempre il tempo per archiviare il tutto meticolosamente 😄

    Ho sperimentato diversi metodi per rendere questa esperienza del mantenersi aggiornati e ultimamente devo dire che mi trovo molto bene con l'accoppiata Google Reader e Pocket (formely known as Read It Later). La mattina mi metto a spulciare i miei RSS, anche se tra poco sia Feedburner che (credo) Reader chiuderanno i battenti... Man mano che scorro gli articoli salvo su Pocket quelli che ritengo più interessanti e torno a leggerli quando più opportuno.

    Devo dire che sono un fanatico del movimento Get Things Done e il tempo investito nell'aggiornamento mi distrae sempre di più. Al momento volevo spulciare gli RSS una volta a settimana ed utilizzare i giorni rimanenti ad approfondire gli argomenti salvati, ma un giorno solo mi sembra troppo poco... Quello che provo a fare dalla prossima settimana è svuotare Reader una volta ogni tre giorni e andare avanti così.

    Vedremo quello che succede. Intanto grazie ancora per avermi indicato questo servizio e continua a farlo se troverai qualcosa di interessante!