• User Attivo

    La normativa non cambia in funzione di chi effettua il trattamento dei dati e la spedizione dell'email (TU), ma cambia in funzione del tipo di destinatario. La normativa distingue differentemente i casi di email di destinatari aziendali e invece privati. Il problema, come potrai immaginare, è che un indirizzo email non ha scritto da nessuna parte se è privato o aziendale e quindi, nel dubbio è meglio usare la normativa più stringente. Tanto più che quella che riguarda appunto l'invio di email ad aziende è appunto un po' controversa (avrai bisogno di un consulente avvocato se vorrai capire i dettagli di questi aspetti) perchè è stata in parte "snellita" a fine 2011 ma non del tutto, rimanendo un po' zoppa.


  • User Newbie

    Bago hai ragione; in effetti e impossibile distinguere tra e-mail aziendale ed e-mail di un privato;potresti dirmi o dare un riferimento a questa normativa piu stringente che mi hai suggerito dato che,pur avendo letto la normativa sulla privacy suggeritami da Marcopuccetti in questa discussione,non ho capito quale sia?

    Cosa deve essere scritto in questo tipo di e-mail (quale citazione o riferimento a normativa piu stringente)?


  • Moderatore

    Leggete bene la normativa.

    Marco


  • User Attivo

    Il riferimento preciso alla normativa sul trattamento dei dati personali è questo: **Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196. Link: **http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/1311248.

    Poi è uscito il decreto Monti, come diceva Bago, che ha rilassato un po' le maglie, dicendo che gli indirizzi email di persone giuridiche (es. [EMAIL="[email protected]"][email protected][/EMAIL]) non sono dati personali, quindi non rientrano nella normativa sopra. Su questo puoi trovare qualche commento e riferimento qui: http://marcellopolacchini.postilla.it/2011/12/27/la-privacy-dopo-il-decreto-monti-cosa-e-cambiato/ . Appunto non è semplice distinguere un indirizzo di persona giuridica dagli altri (pensa ad esempio ai professionisti e alle partite iva...).

    Comunque il nocciolo è che devi poter dimostrare che il consenso è stato rilasciato dal destinatario in modo libero, specifico e informato, e raccolto in base a finalità legittime, esplicite e specifiche. Tra poco arriverà poi il nuovo Regolamento Comunitario sul tema privacy, che andrà a sostituire i precedenti due decreti. Trovi qualche anticipazione qui: http://blog.mailup.it/2012/04/verso-una-nuova-privacy-europea-la-proposta-di-regolamento-comunitario-sulla-data-protection/ .


  • User Attivo

    In realtà le controversie di cui parlo trattano proprio il rilassamento introdotto da Monti per quello che riguarda l'invio ad Aziende, che alcuni sostengono che di fatto non cambi nulla:

    1. E' **cambiata **la definizione di 'interessato' dell'art. 4 del dlgs 196/03 in modo da specificare che la privacy riguarda solo i dati personali delle persone fisiche e non quelle giuridiche? Ma alcuni sostengono che se tu tratti i dati personali di una persona che lavora presso una azienda e quindi sai che Pinco Pallino che lavora presso la Sempronio Spa ha indirizzo pinco@pallino DOT com stai trattando un dato personale.
    2. La definizione di 'abbonato' presente nell'articolo 4 comma 2 lettera f dello stesso dslg non è stata modificata e continua ad includere le persone giuridiche. Questa definizione di abbonato continua ad essere presente nelle norme relative alle comunicazioni di Marketing e alcuni sostengono che quindi la modifica del punto 1) non cambi la sostanza delle cose.

    Lascio ai vostri consulenti legali l'ardua sentenza.


  • User Attivo

    @marcopuccetti: il tuo intervento è un po' criptico... se l'hai letta bene e quel "leggete bene la normativa" voleva sottintendere che non abbiamo capito alcuni punti sarebbe interessante che ci esponessi le tue interpretazioni. Oppure si trattava solo di un generico consiglio tipo "la legge non ammette ignoranza e quindi studiate bene le normative..."?

    Purtroppo avvocati che siano disposti a mettere nero su bianco la loro interpretazione se ne trovano pochi, quindi in questi forum dobbiamo arrangiarci a riportare delle "sintesi di interpretazioni" della normativa stessa. Se bastasse leggere la normativa per capirla non saremmo in Italia (ho appena visto un ebook che spiega come si inquadrano dal punto di vista fiscale le auto aziendali... 108 pagine... non dico altro).


  • Moderatore

    Non intendevo questo, è solo che non essendo più specifica presuppongo valga in linea generale, ovviamente se non esistono altre leggi più specifiche che la modificano.
    La normativa infatti parla di e-mail pubblicitarie per cui deduco che si riferiscono a tutte le situazioni in cui un utente invia mail promozionali, sia che sia una società, sia che sia un privato.
    Se volete però la certezza matematica che sia così provate a postare la questione nella sezione "Fisco e Leggi" o contattare qualche giurista.

    Marco


  • User Newbie

    Buongiorno a tutti. In merito alla discussione in corso vi espongo il mio dubbio: Devo mandare delle email a docenti universitari americani, i cui indirizzi internet sono sul sito delle rispettive università. Ho creato un database raccogliendo per ogni sito gli indirizzi che mi servivano. Posso inviare le email (visto che non ho il consenso esplicito del destinatario) o sto violando qualche legge? Grazie in anticipo per la risposta.


  • User Attivo

    Secondo la mia interpretazione se le email sono nella forma nomecognome@universita o ncognome@università o comunque includono dati personali anche solo paraziali in italia non puoi farlo, perchè dovresti prima avere un consenso per il trattamento dei dati.

    Per la legge statunitense (CANSPAM) invece credo sia sufficiente che metti i tuoi dati completi (completi di indirizzo completo "fisico") e che inserisci la possibilità di disiscriversi.

    Sia per l'italia che per gli USA il fatto che un indirizzo sia pubblicato su un sito non significa automaticamente che tu puoi inserirlo in una lista per fare un invio massivo: a meno che nel sito non ci sia scritto che quell'indirizzo lo puoi effettivamente usare per qualunque tipo di comunicazione. In pratica se l'indirizzo è lì solo perchè gli studenti possano comunicare con i docenti non significa che puoi usarlo anche tu.

    PS: in ogni caso queste considerazione cambiano a seconda del tipo di email che devi mandare e non ce l'hai detto.


  • User Newbie

    Grazie mille per la celere ed esauriente risposta.
    Non sto parlando di invio di newsletter ma di unica mail, avente lo scopo di far conoscere dei programmi sportivo-culturali che la società realizza in Italia.
    Grazie di nuovo.