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Problemi extra-ereditari: mancata assistenza da parte degli eredi diretti
Buonasera,
avrei bisogno di sottoporvi un quesito. Siamo appena stati colpiti da un lutto in famiglia e vorremmo discutere di argomenti extra-ereditarietà.
La situazione è la seguente. Lo zio (invalido al 100%) non ha lasciato alcun testamento e ha 3 eredi diretti legittimi. Una sorella, un fratello e il figlio di una seconda sorella (nipote) deceduta anni prima. Fatto sta che 12 anni fa la mia famiglia, si trasferisce in una villetta di 5 app. acquistandone 3. Lo zio deceduto (con il bisnonno), io con mamma (la nipote) e papà, e il 3° nonno e nonna(sorella dello zio) con zia (sorella di mia madre) e compagno. Queste persone, tutte, si sono occupate di mio zio (per 12 anni) e di mio bisnonno, ultra-ottantenne (per 10). Ho già letto, in una discussione di questo forum, che l'assistenza è dovuta nel caso di parentela diretta; ebbene, il fratello, non ha mai prestato tale assistenza. A noi, pro-nipoti e nipoti, non spetta nulla di eredità, come non spettava nessun obbligo in materia assistenzialistica, ma vorremmo sapere se sussistono le condizioni per denunciare una mancata assistenza degli eredi diretti, in specie il fratello; il tutto documentabile da visite mediche che indicavano un day-hospital per accertamenti cardiologici. Da accordi presi con il fratello, avrebbe dovuto quest'ultimo prenotare il ricovero, cosa che, puntualmente non è avvenuta, motivo: ripetuti periodi di vacanza al mare ritardando e inadempiendo a tale incarico. Se potete indicarmi una strada per denunciare il fatto e se ci sono i presupposti per ottenere un risarcimento gradirei esserne informato.
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Ciao Pioko86.
esiste l'obbligo ex lege solo quando nessuno se ne occupa.
Non vi sono i termini nè per un risarcimento (la vostra è stata una obbligazione naturale e come tale non ripetibile) nè, tantomeno, per una denuncia. Lo zio aveva chi si occupava di lui, quindi non è stato abbandonato.
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Buongiorno,
innanzi tutto desidero ringraziare per l'interesse e la risposta fornita. Chiedo però alcune specificazioni, non essendo avvocato o professionista in materia, vorrei che si specificasse il termine ex-lege. Che cosa significa, scusi, il termine obbligazione naturale ? E non ripetibile ?
Trovo ingiusto che si pensi ai termini di aiuti assistenziali come una cosa prettamente immateriale; i pranzetti li abbiamo pagati sempre di tasca nostra (e cucinandoli), il mantenimento dello zio l'abbiamo curato sempre noi anche a Natale e Capodanno, i beni di prima necessità (dato che la sua vita era casa-circolo) glieli abbiamo procurati sempre noi. E' come dire che quando c'è bisogno di aiuto bisogna pensare dal punto di vista umanitario e, che quando c'è da spartire, siamo tutti uguali. Si paga di più al "dolore", entità non misurabile, che agli sforzi sostenuti per il mantenimento e la vita del defunto, testimoniabili da una cittadina di 12000 abitanti ! Trovo che la legislatura in materia si molto ipocrita da questo punto di vista, alla fine, non si vuole fare soldi, ma essere risarciti di doveri e sforzi che non sarebbero dovuti essere nostri, o almeno, non nella loro totalità. Comunque la seconda parte è un commento mio personale se posso ottenere qualche info in più le sarei grato.
Grazie infinite.
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L'Obbligazione naturale consiste nel dare o pagare o fare qualcosa che la legge non obbliga a compiere (per es. pagare un debito di gioco) o che spetti ad altri assolvere.
Laddove ci si assume questa obbligazione volontariamente allora la stessa non è più ripetibile (vale a dire che non si può chiedere indietro quanto si è dato).
Nel caso di specie voi non eravate obbligati a nulla essendo in vita un parente più prossimo che, per legge, era onerato a ciò. La circostanza che abbiate assistito l'anziano zio è azione encomiabile ma che non vi dà alcun diritto al ristoro di quanto fatto nè è possibile denunciare il parente più prossimo perchè egli non ha lasciato in stato d'abbandono il congiunto, condicio sine qua non ai fini della denuncia.