• User Attivo

    E' la classica ragazza del 6 in pagella..nulla di più.
    Ok quindi per te la risposta è si. In quanto ogni link offensivo pubblicato su facebook, ogni commento offensivo pubblicato su facebook ( nei commenti di stati , link , foto e video) , insulti su forum di qualunque genere, ogni parolaccia o insulto detto nei campi di calcio o in qualunque altro contesto sportivo, per strada nelle diatribe tra automobilisti, in campo lavorativo tra colleghi e/o propri responsabili , in famiglia , tra vicini di casa ecc. costituisce oggettivamente un reato ( dato che dare del cesso è un reato qualunque altra forma di parolaccia o insulto è di sicuro un reato anche ben più grave) per legge è UN DIRITTO andare a denunciare in tali casi. Mi piace sempre ricordare che pedofili,assassini, mafiosi e ladri continuano a girare liberi nelle nostre città IN ATTESA di un processo che li condanni, che poi non è detto neanche che li condanni ad una minima multa mentre quello che manda a quel paese il vicino dovrà magari sborsare 3000 euro.
    Comunque giurista seguo il tuo consiglio, la sblocco da facebook e le invio un messaggio privato porgendole le mie scuse e ribadendo il concetto che non era minimamente mia intenzione offenderla, ok??????????? è passato un mese da quel fatidico insulto ! Mi fido di te giurista! Ti continuo a ringraziare per le risposte che mi stai fornendo.


  • User

    Grazie giurista per il preciso chiarimento, adesso mi sento più tranquillo! Magicbox facci sapere com'è andata a finire


  • User Attivo

    Perchè un arbitro di calcio non sporge denuncia verso ignoti per ingiurie ricevute durante tutti i 90 minuti? Insulti veri e propri..Io mi sentirei offeso se per 90 minuti 50000 persone mi gridassero cornuto o figlio di put...a! o no? Come andrebbe a finire la cosa?


  • User

    Allora se dovessero prendere provvedimenti nell'ultimo caso del 15 ottobre 2011 a Roma? Auto incendiate, insulti e pietre ai carabinieri, vetrine devastate, cabine incendiate, furti, devastamenti... La giustizia in quel caso dov'era? Un mare di querele nel nulla, ne hanno presi davvero pochi...


  • User

    Ragazzi, l'azione penale, in Italia, è obbligatoria, punto.


  • Super User

    Magic_box 17 credo sia superfluo fare un processo alla legge. Essa è tale e non ci si può far nulla.
    Alcune situazioni sono state ritenute da tollerare dalla giurisprudenza per la situazione oggettiva quali gli insulti all'arbitro che, più che dettati dall'intenzione di offendere l'arbitro in persona, sono state definite manifestazioni di sfogo del tifo sportivo; l'insulto tra automobilisti è un altro esempio dove il principio di offensività è attenuato od ineistenze e, per lo più, entra il gioco l'art. 599 cp. dove gli insulti reciproci non costituiscono offesa per uno solo.
    Circa l'esempio di Acrobata, invece, il principio di offensività si integra appieno: laddove siano presi questi soggetti finiscono in un processo per direttissima.

    Inoltre trovo superfluo anche dire che il nostro sistema sia totalmente fallace: dire che si lasciano circolare liberi pedofili o autori di reati gravissimi, identificati, non corrisponde a verità. Le carceri sono piene di persone che ancora non han subito la condanna definitiva ma sono in custodia cautelare. Inoltre si deve sempre tener conto della durata massima dei cautelari che, peraltro, esige requisiti ben precisi.

    Tu, magic-box17 non hai commesso un'azione ininfluente per l'onore ed il decoro di questa ragazza. Se però ritieni che la tua condotta è sussumibile allo scherzo, allora difenditi in giudizio.
    Come legale, anche se questa azione fosse stata commessa da un mio famigliare, avrei concluso per il reato e dati gli stessi suggerimenti.

    Infine, pur peccando il nostro sistema di inevitabili falle, due errori non fanno mai una cosa giusta. Quindi non è possibile paragonare una condotta che porterebbe ad una mera condanna pecuniaria ad un'altra condotta che sarebbe punita con anni di carcere dicendo:"ma io non dovrei essere punito perchè la mia azione è molto meno grave".
    La tua azione, infatti, sarebbe anche punita in modo molto meno grave.

    Per concludere, ci si ricordi sempre che il web non è il far west dove si può commettere qualsiasi cosa o dire qualsiasi cosa. Si tenga sempre una condotta corretta e rispettosa della legge se non si vuole finire ad essere oggetto della tolleranza altrui circa la responsabilità delle proprie azioni.


  • User

    Condivido, l'ingiuria ricorre, ed è inutile dilungarci.


  • User Attivo

    @giurista said:

    Magic_box 17 credo sia superfluo fare un processo alla legge. Essa è tale e non ci si può far nulla.
    Alcune situazioni sono state ritenute da tollerare dalla giurisprudenza per la situazione oggettiva quali gli insulti all'arbitro che, più che dettati dall'intenzione di offendere l'arbitro in persona, sono state definite manifestazioni di sfogo del tifo sportivo; l'insulto tra automobilisti è un altro esempio dove il principio di offensività è attenuato od ineistenze e, per lo più, entra il gioco l'art. 599 cp. dove gli insulti reciproci non costituiscono offesa per uno solo.
    Circa l'esempio di Acrobata, invece, il principio di offensività si integra appieno: laddove siano presi questi soggetti finiscono in un processo per direttissima.

    Inoltre trovo superfluo anche dire che il nostro sistema sia totalmente fallace: dire che si lasciano circolare liberi pedofili o autori di reati gravissimi, identificati, non corrisponde a verità. Le carceri sono piene di persone che ancora non han subito la condanna definitiva ma sono in custodia cautelare. Inoltre si deve sempre tener conto della durata massima dei cautelari che, peraltro, esige requisiti ben precisi.

    Tu, magic-box17 non hai commesso un'azione ininfluente per l'onore ed il decoro di questa ragazza. Se però ritieni che la tua condotta è sussumibile allo scherzo, allora difenditi in giudizio.
    Come legale, anche se questa azione fosse stata commessa da un mio famigliare, avrei concluso per il reato e dati gli stessi suggerimenti.

    Infine, pur peccando il nostro sistema di inevitabili falle, due errori non fanno mai una cosa giusta. Quindi non è possibile paragonare una condotta che porterebbe ad una mera condanna pecuniaria ad un'altra condotta che sarebbe punita con anni di carcere dicendo:"ma io non dovrei essere punito perchè la mia azione è molto meno grave".
    La tua azione, infatti, sarebbe anche punita in modo molto meno grave.

    Per concludere, ci si ricordi sempre che il web non è il far west dove si può commettere qualsiasi cosa o dire qualsiasi cosa. Si tenga sempre una condotta corretta e rispettosa della legge se non si vuole finire ad essere oggetto della tolleranza altrui circa la responsabilità delle proprie azioni.

    Giurista non ho capito "Come legale, anche se questa azione fosse stata commessa da un mio famigliare, avrei concluso per il reato e dati gli stessi suggerimenti." Avrei concluso per il reato cosa vuol dire??
    Io non sto dicendo che non ho commesso ingiuria( non rinnego il fatto di dire però che è veramente ridicolo chiamare ingiuria una cosa del genere dato il contesto) ma ho solo e semplicemente detto che non so come diventerebbe la situazione se tutti denunciassero per una cosa simile solo perchè si ha il diritto di denunciare se ti sei sentito offeso. E non venitemi a dire che il mio caso è una cosa eccezionale che non si verifica mai e che sono stato solo un maleducato che nessuno lo ha mai fatto, per favore.
    In Italia ci sono circa 9 milioni di persone che hanno facebook, poniamo che l'1% ( ed è veramente poco) ha avuto una situazione almeno pari alla mia( per non dire moooooolto peggio) vuol dire che ci sarebbero 90000 (90 MILA) denunce per INGIURIA MEZZO INTERNETa cui seguirebbero 90 MILA processi . E mi sono limitato a Facebook ( per non parlare di altri siti tipo badoo, twitter e altri che non conosco) e mi sono limitato a dire ingiuria( e non diffamazione, minacce ecc) .Giurista , ma secondo te , è una cosa sostenibile?

    E poi le carceri sono piene di persone che ancora non han subito la condanna definitiva?? Ma se hanno fatto l'indulto perchè le carceri sono troppo piene secondo te lasciano andare quelli che hanno subito una condanna definitiva e mettono dentro quelli che non hanno ancora subito condanna definitiva????


  • User

    @magic.box17 said:

    Giurista non ho capito "Come legale, anche se questa azione fosse stata commessa da un mio famigliare, avrei concluso per il reato e dati gli stessi suggerimenti." Avrei concluso per il reato cosa vuol dire??
    Io non sto dicendo che non ho commesso ingiuria( non rinnego il fatto di dire però che è veramente ridicolo chiamare ingiuria una cosa del genere dato il contesto) ma ho solo e semplicemente detto che non so come diventerebbe la situazione se tutti denunciassero per una cosa simile solo perchè si ha il diritto di denunciare se ti sei sentito offeso. E non venitemi a dire che il mio caso è una cosa eccezionale che non si verifica mai e che sono stato solo un maleducato che nessuno lo ha mai fatto, per favore.
    In Italia ci sono circa 9 milioni di persone che hanno facebook, poniamo che l'1% ( ed è veramente poco) ha avuto una situazione almeno pari alla mia( per non dire moooooolto peggio) vuol dire che ci sarebbero 90000 (90 MILA) denunce per INGIURIA MEZZO INTERNETa cui seguirebbero 90 MILA processi . E mi sono limitato a Facebook ( per non parlare di altri siti tipo badoo, twitter e altri che non conosco) e mi sono limitato a dire ingiuria( e non diffamazione, minacce ecc) .Giurista , ma secondo te , è una cosa sostenibile?

    E poi le carceri sono piene di persone che ancora non han subito la condanna definitiva?? Ma se hanno fatto l'indulto perchè le carceri sono troppo piene secondo te lasciano andare quelli che hanno subito una condanna definitiva e mettono dentro quelli che non hanno ancora subito condanna definitiva????

    Il tuo ragionamento in parte lo condivido, dipende dal PM di turno che ti capiterà, che potrà essere comprensivo, più alla buona per intenderci verso la tua faccenda o potrà essere un pò più pignolo, in ogni caso qualora dovessi andare a processo sappi che una persona con due braccia e due gambe come me e come te, giudicherà e deciderà se segnarti per sempre il tuo casellario giudiziario, dopo la condanna (qualora dovesse esserci ti auguro con il cuore che non ci sia...) oltre al danno la beffa, perdi un sacco di diritti e sei discriminato, se sei disoccupato e non riesci a trovare lavoro sarà ancora più difficile dopo.
    Non voglio fare il gufone, ma è la verità.
    Non sono l'istat ma secondo me più della metà degli internauti italiani si esprime in quel modo, soprattutto tra i giovani, effettivamente se tutti iniziassero a denunciare sarebbe un gran bel problema. Di solito comunque le procure, dovrebbero, in pura linea teorica, dare la precedenza a casi più gravi.


  • Super User

    Magic-box17, come ho già precisato non intendo giudicare il sistema italiano nè entrare in polemica sui massimi sistemi.
    Laddove un fatto oggettivo abbia gli estremi del reato la legge consente il rimedio. Oggettivamente la tua affermazione ha il profilo della lesione dell'onore della persona offesa.
    Dire che in facebook o altrove è d'uso utilizzare un linguaggio offensivo è una difesa di ben poco spessore. Chiunque potrebbe replicare che sarebbe opportuno che il linguaggio utilizzato sia civile anzichè incivile. E facebook non è un luogo che consenta alcuna scriminante.
    L'ulteriore circostanza che parecchie persone siano ingiuriate o diffamate e lascino perdere non toglie l'oggettiva lesività del fatto e l'offensore si pone nella posizione di sperare nella tolleranza dell'offeso.
    Inoltre molte persone nel web si offendono reciprocamente e probabilmente è per questa circostanza che non procedono a querela.

    Le querele circa i fatti di facebook, laddove non vi sia reciprocità nell'offesa, viceversa, sono parecchie ed in parecchjie occasioni la rimessione della querela è subordinata al risarcimento del danno.

    @ Acrobata. Una sentenza di condanna non ti rovina per sempre.... dopo qualche tempo si può accedere all'istituto della riabilitazione.

    Le procure DANNo la precedenza ai casi gravi.. ma questo fatto - ingiuria - non è deciso da uin pm che si occupa di omicidio... ma dal pm assegnato al giudice di pace... infatti la sanzione sarà pecuniaria...


  • User Attivo

    @giurista said:


    Giurista aver concluso per il reato cosa vuol dire??
    Lei per prima cosa a "SEI PROPRIO UNA CESS" mi replicò COME TE e ora ti denuncio anche ho tutta la famiglia di avvocati bla bla bla...quel COME TE può essere ritenuto reciproca offesa??

    Quello che hai detto tu è vero ma io ho solo ipotizzato se l'1 % degli utenti di facebook in Italia andrebbe a denunciare per questioni simili alle mie, è vero che molti non lo fanno perchè come già detto in precedenza su 100 persone voglio sapere quante andrebbero a denunciare per aver ricevuto tale frase( io in primis non l'avrei mai fatto, come la maggior parte degli utenti di questo forum credo).


  • User

    magic, qui stiamo cercando di dare risposte legali/giuridiche a quesiti. Non siamo noi a fare le leggi, ergo è pleonastico riempire il forum con pareri personali.
    10gg fa mi è stato rubato il cellulare in metropolitana, ho sporto denuncia. Seguendo il tuo ragionamento, avrei dovuto pensare:"Beh, cosa denuncio a fare, tanto mi ricompro un cellulare nuovo e poi se tutti denunciassimo tutti i furti che, tutti i gg, gli italiani subiscono, intaseremmo i Tribunali...".

    La legge è questa.


  • User Attivo

    ??? Sei tu che stai equiparando il furto all'ingiuria. Se per te l'ingiuria si può paragonare alla gravità del furto non so cosa dirti.
    Le ingiurie che ogni giorno si fanno/si ricevano ( via internet o faccia a faccia) non sono paragonabili al numero di furti al giorno.

    Comunque hai ragione non dirò più nulla di personale. Rispondete a questa domanda di carattere giuridico però 😄 può la sua risposta COME TE alla mia ingiuria sei proprio una cess essere considerata reciproca offesa??? Grazie.


  • Super User

    No..non ha il medesimo valore. In ogni caso l'art. 599cp 2 c. espressamente esclude la punibilità di chi replica con ingiuria per stato d'ira determinato dal fatto ingiusto altrui o subito dopo di esso.

    Non è punibile chi ha commesso alcuno dei fatti preveduti dagli articoli 594 e 595 nello stato d’ira determinato da un fatto ingiusto altrui, e subito dopo di esso.


  • User

    Come fai a sapere se ti abbia querelato o meno, non farti troppe paranoie...
    In ogni caso, hai un mare di strade che potresti tentare per difenderti dall'accusa.


  • User Attivo

    Grazie giurista per la risposta.

    @Acrobata1978 non so ancora se mi ha querelato o meno, mi sto preoccupando per una cosa che forse non avverrà mai, ma qualora avvenisse mi dispiacerebbe veramente tanto; non ho mai toccato una sigaretta, sono astemio, mi sto laureando , mio padre è un maresciallo dei carabinieri , ho sempre cercato di fare da paciere nelle situazioni di liti che si sono verificate tra miei amici e famigliari, e affrontare un processo ed essere dichiarato colpevole per aver commesso un reato sarebbe veramente una cosa triste per me, e sarei una delusione immane specialmente per mio padre. Ma come avete detto voi la legge è questa e non ci posso fare nulla. Rischiare poi di perdere diritti è veramente una cosa che mi rattrista molto 😞


  • User Attivo

    Se non vado errando, mi pare che secondo il codice di procedura penale, vi è la possibilità per il giudice di non procedere per casi di "particolare tenuità del fatto". Come, secondo me, il tuo caso.

    Casi dove, appunto, un eventuale processo e condanna potrebbero causare disagio alle condizioni di vita e famigliare dell'imputato.
    Ad esempio, come se un medico somministrasse una cura dagli effetti più dannosi che non la malattia stessa...

    Mi pare di aver letto ciò, ma non ricordo dove tanto meno il riferimento normativo...
    Se qualche tecnico, potesse confermare ...


  • User

    Mi sento proprio di tranquillizzarti, qualora e solo qualora, dovesse andare avanti la storia sono sicuro che la prima a capirti sarebbe la tua famiglia, secondo me. Le polemiche a fin di bene che può farti un padre passano, quel che mi dispiace è che qualora si arrivasse ad una condanna definitiva, non puoi seguire quel tipo di carriera o provare a fare domanda in altri posti pubblici, e comunque sei tenuto al guinzaglio dal sistema almeno per un bel pò. Giurista la riabilitazione penale per fortuna esiste, ma devono passare minimo 5 anni dalla condanna senza commettere nient'altro, inoltre qualcosa nei database o negli archivi rimarrà sempre, non è più come prima.
    Al contrario di baldacccci ti consiglio di non presentare alcun istanza, è ancora troppo presto, potresti mettergli la pulce nell'orecchio e rischi di risvegliare una situazione magari dormiente.
    Riguardo poi a Pumino, sembra che la sua situazione sia in fase di archiviazione (o sbaglio? sarebbe poi interessante conoscere la motivazione se ti fa piacere condividerla Pumino), tu magicbox puoi sperare in quattro cose: che non ti abbia querelato prima dei termini (ha 3 mesi di tempo per querelarti dalla commissione del fatto), archiviazione (in questo caso risparmieresti un casino di tempo e di spese legali e probabilmente non verresti mai contattato da nessuno, tuo padre quindi non verrebbe mai a sapere della faccenda), per sperare nell'archiviazione devi aspettare almeno che da 2 anni dal fatto non si sia fatto vivo nessuno. Altra strada ovviamente sarebbe quella di vincere il processo sperando di avere un giudice clemente e alla buona, in media un processo penale in italia dura sui 3 anni e mezzo. Altra ultima carta sarebbe quella della prescrizione e nel tuo caso il reato si prescriverebbe in 6 anni (salvo interruzioni, cioè in questi 6 anni nessuno dovrebbe notificarti nulla o chiamarti per un interrogatorio), qualora dovessero esserci interruzioni, entro 7 anni e mezzo.
    La prescrizione non vuol dire assoluzione, ma non vuol dire neanche condanna per cui rimarrai incensurato e tutto torna come prima, non sarai tenuto a guinzaglio nè nulla, ti sarà chiesto se vorrai rifiutarla, io ti consiglio di no e lo consiglio a tutti gli innocenti non masochisti, perchè un processo in Italia è uno stress che non potete neanche immaginare...


  • User

    Probabile, hai letto ciò che ha detto Giurista? Non è che il suo caso viene seguito da un PM che si occupa di omicidio, seguirà sempre casi simili al massimo più gravi come la diffamazione, sostituzione di persona, frodi ecc...


  • User

    L'ip non può bastare ovviamente, oggi è diventato facilissimo bucare una rete wifi anche con sistemi di cifratura wpa e wpa2, che all'apparenza sembrano più sicuri ma non soffermiamoci alle apparenze, la sicurezza non esiste, magari ci vorranno ore o giorni ma prima o poi ci si arriva alla password. L'ip non è una prova e non può esserlo, è un indizio, si parte dall'ip e si inizia a indagare fin dove si arriva, in base alla gravità del fatto.
    Reggere un'accusa basandosi solo sull'IP, manda all'aria un processo e fa fare brutta figura al PM di turno, l'imputato (anche se colpevole) potrebbe starsene buono buono e andare avanti con questa condotta "voi credete che io sia colpevole? Dimostratemelo... Ma con prove più concrete che indichino effettivamente che dietro al monitor c'ero io".
    Se le indagini venissero fatte sempre a dovere stai tranquillo che i colpevoli si troverebbero quasi sempre, il problema è che le indagini costano.
    In ogni caso comunque calcola che l'IP spesso, non è solo l'unica traccia lasciata, non dimentichiamoci del sistema operativo utilizzato, il browser, eventuali cookies non cancellati, ora e data di connessione (da non sottovalutare), analisi della scrittura, locazione dei server (se c'entrano di mezzo server che si trovano fuori dall'Europa, puoi fare tutte le querele di questo mondo, eccetto per terrorismo, pedopornografia, truffe di alto livello, mandano quasi sempre tutto in archiviazione perchè le rogatorie costano un sacco di soldi i paesi esteri spesso non collaborano per reati di lieve entità, non hanno estradato Cesare Battisti dal Brasile, figurati, stendiamo un velo pietoso...).