• Super User

    Partita IVA?

    Salve,
    sono un neo laureato, da qualche mese opero nel settore web tramite realizzazione si piccoli e medi portali per aziende e privati, rilasciando la ritenuta d'acconto.

    Nel caso in cui volessi regolarizzare tale attività, visto che attualmente il guadagno oltre che ad essere minino non è neanche sicuro, che tipologia di partita iva conviene aprire?
    Regime dei minimi?

    Grazie.


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Felino. Se rientri nei parametri previsti il regime dei minimi è altamente conveniente, visto che paghi un'imposta del 5%.


  • Super User

    Ma effettivamente quali sono i requisiti?
    A che spese devo far fronte?

    Grazie.


  • User Attivo

    Ciao felino,
    [...], non metto il link nel dubbio che risulti come autopromozione. Comunque se cerchi in rete li trovi anche su molti altri siti.
    Per le spese molto dipende se ti inquadri come artigiano o come professionista, la tua attività è a metà strada. Nel primo caso hai un minimo contributivo di circa € 800 a trimestre anche se non guadagni, nel secondo caso hai una percentuale più alta (27,72%) ma non hai un minimo fisso. Per l'apertura prevedi di spendere sui € 200.


  • Super User

    Per poter usufruire del regime dei minimi occorre essenzialmente non aver avuto nel triennio precedente una partita iva operativa e non aver svolto in precedenza la medesima attività sotto forma di lavoro dipendente a meno che il lavoro dipendente non sia stato "perso" per cause indipendenti dalla propria volontà.
    Il proprio volume di ricavi non deve eccedere 30.000 euro annui e non si possono assumere dipendenti.

    E' un regime decisamente conveniente, prevede una unica imposta pari al 5% del reddito e dura 4 anni oltre quello di apertura della partita iva (dunque 5 in totale).
    In base all'inquadramento scelto (impresa o libero professionista) ciò che varia è, principalmente, l'inquadramento ai fini previdenziali (Inps).


  • Super User

    Ma visto che attualmente sono solo all'inizio di questa attività ed i potenziali clienti sono ancora pochi vorrei capire se riesco a coprire le spese oppure no.

    Potete cortesemente indicarmi a che costi dovrei far fronte?

    Grazie.


  • Super User

    I costi da sostenere per lo svolgimento per l'attività dipendono dalle sue esigenze personali.
    A livello fiscale tutto dipende dal reddito effettivamente conseguito a fine anno. Le imposte si pagano sempre e solo in proporzione del reddito.
    La vera, grande, differenza, è rappresentata dal "costo" da sostenere per contributi previdenziali.
    Se ci si inquadra come ditta individuale da iscriversi al registro imprese, oltre ai circa 90 euro da corrispondere annualmente alla propria camera di commercio, occorre pagare contributi inps gestione commercianti per euro 3200 minimali circa e questo rappresenta di certo il costo maggiore.
    Se, invece, ci si può inquadrare come libero prof. (ad esempio consulente informatico) l'aspetto fiscale rimarrà il medesimo (le imposte si pagano in base al reddito annuo) ma a livello previdenziale non ci sarà un minimale da corrispondere obbligatoriamente indipendente dal reddito (come avviene per la gestione commercianti) ma si pagheranno contributi sempre in base al reddito conseguito (attualmente 28% circa).


  • User Attivo

    ... che poi è quello che già ti avevo risposto io, non so perché lo hai chiesto di nuovo ...


  • User Attivo

    Sinceramente ho alcuni clienti che si occupano proprio di questo e li ho iscritti alla gestione separata (quindi evitando l'ostacolo/incubo dei contributi fissi) dato che questo tipo di attività lo permette.
    Quindi alla fine resterebbero solo il 5% di imposta e i contributi dovuti alla gestione separata (che comunque hanno il loro peso ma sicuramente molto più convenienti rispetto ai contributi fissi).
    Felino, posso essere onesto? Se, come credo, questo sarà il tuo lavoro, buttati! Credimi, i costi di un commercialista che segue una ditta nel regime dei minimi sono molto più bassi di quanto si possa immaginare (o almeno, in genere è cosi. Poi dipende sempre dal professionista a cui ci si rivolge). Per le tasse da pagare, beh....questo è tutto proporzionato a ciò che guadagni. Quindi ti auguro di pagare quante più tasse possibile! 😉


  • User Attivo

    Per la precisione, dato che 3.200 è il 27,72% di 11.544, sopra quel reddito la gestione separata non conviene più. Si può anche partire con la gestione separata, e poi quando il lavoro decolla passare all'inquadramento da commercianti, ma è un po' un giro e i contributi versati probabilmente li perdi. Vedi tu, è una scommessa. Come dice info_tributi, in ogni caso ne vale la pena.
    Francesco.


  • Super User

    Grazie a tutti per le ottime informazioni, ma quindi come libero professionista posso comunque occuparmi di realizzazione portali/siti web per aziende di qualsiasi genere no?

    Chiedo scusa a ContiPronti, non avevo letto attentamente.
    Info_tributi, grazie per l'incoraggiamento! 😉


  • User Attivo

    Si, certo. E' il tuo lavoro! Ok, gia ti stai interessando alla creazione di siti vietati ai minori 😄
    Scherzo! Comunque puoi fare tutto ciò che rientra nell'attività lavorativa del tuo codice ateco assegnato.
    Per il fatto dell'incoraggiamento, non so quanto possa essere utile quello di uno sconosciuto ma penso che una volta che ti sei affacciato dallo scoglio, tanto vale buttarsi e farsi una bella nuotata 😉