• User Attivo

    Varrebbe la pena di studiare come recuperarla (affiancandola ovviamente anche ad altre tecniche SEO, non puntando solo su questa)?

    Tra le tecniche da seguire mi verrebbe in mente:

    • hostare i micrositi su server differenti (o classi di IP differenti), e sfruttando anche (perchè no) i servizi di hosting di Google (quindi, per. es. hostare tolettatura-rinoceroneti.it su blogspot e tolettatura-rinoceronti-milano.it su google pages, ed altri domini ciascuno su un piano hosting di provider differenti
    • creare contenuti minimamente significativi, parafrasando quelli di un microsito per crearne un altro (in modo che siano differenti), e "condendoli" sapientemente di link testuali,
    • infine, per alcuni domini creare dei semplici redirect verso il sito principale (ma redirect di quale tipo?)
      Certamente, non è operazione che sarebbe fattibile per centinaia di micrositi... ma un netowork di una dozzina di micrositi del genere si dovrebbe poter creare in un paio do'ore, e quindi forse il gioco vale la candela...

  • ModSenior

    @Archimede2007 said:

    • creare contenuti minimamente significativi, parafrasando quelli di un microsito per crearne un altro

    Ammettiamo che un sito del genere sfili indenne dagli algoritmi di qualità di Google Panda.

    @Matt Cutts Smx 2011 said:

    I think what’s best is what helps the internet thrive. If you’re rehashing content or writing low quality content, that’s not good for the internet. At a lot of sessions today, I heard people talking about being creative with content and developing stuff users will find interesting.

    E ammettiamo anche che non venga rilevato il network chiuso di siti da parte di Google Penguin.

    Quale sarebbe l'autorevolezza degli autori di questi micrositi?
    Chi pensi che andrebbe mai a leggere un contenuto minimamente significativo e molto simile ad un altro?
    Di conseguenza, quanti segnali di apprezzamento (social, link, commenti) potrebbero avere da parte del pubblico?

    @Archimede2007 said:

    • infine, per alcuni domini creare dei semplici redirect verso il sito principale (ma redirect di quale tipo?)

    Nessun redirect, questa tecnica si chama doorway, anch'essa vietata dalle linee guida di Google, ed è facilmente individuata da circa 6 o 7 anni.

    Valerio Notarfrancesco


  • User Attivo

    @vnotarfrancesco said:

    Quale sarebbe l'autorevolezza degli autori di questi micrositi?
    Chi pensi che andrebbe mai a leggere un contenuto minimamente significativo e molto simile ad un altro?
    Di conseguenza, quanti segnali di apprezzamento (social, link, commenti) potrebbero avere da parte del pubblico?

    Quindi dici che oggi il contributo SEO di un sito privo (o quasi) di interazioni social è sostanzialmente inutile?

    Nessun redirect, questa tecnica si chama doorway, anch'essa vietata dalle linee guida di Google, ed è facilmente individuata da circa 6 o 7 anni.

    OK, ma nel caso uno disponga di alcuni nomi di dominio "a tema", qual'è il modo migliore per sfruttarli per "spingere" il sito principale?

    Valerio Notarfrancesco[/QUOTE]


  • ModSenior

    @Archimede2007 said:

    Quindi dici che oggi il contributo SEO di un sito privo (o quasi) di interazioni social è sostanzialmente inutile?

    Fai attenzione che tra parentesi io ho messo sia interazioni social ma anche backlink e commenti.
    Un sito con ottimi contenuti che è in grado di informare con notizie originali, oppure di intrattenere o anche divertire il pubblico sarà un sito che sarà ben condiviso sui social, sarà citato dalla gente, alcuni prenderanno spunto per scrivere altri articoli sui loro blog e magari daranno anche un bel link e così via.

    Detto in altre parole, non è che più "Mi Piaci" di Facebook prendi e più il tuo sito sale su Google oppure da quanti bottoni social inserisci al fondo degli articoli, ma quegli articoli scritti per stimolare il pubblico e che innescano tutte le possibili interazioni (social, link, commenti) saranno anche quegli articoli che avranno un miglior posizionamento su Google.

    @Archimede2007 said:

    OK, ma nel caso uno disponga di alcuni nomi di dominio "a tema", qual'è il modo migliore per sfruttarli per "spingere" il sito principale?

    No, non possono essere usati per "spingere" il sito principale inteso come lo intendeva diversi anni fa.
    Puoi sviluppare dei micrositi tematici con contenuti autonomi, originali e non rimaneggiamenti di altri contenuti, e sfruttarli per raccogliere dati, informazioni, richieste oppure per dare informazioni su quell'argomento specifico.
    Vedi ad esempio come fa la Fiat ma anche altre case automobilistiche per i micrositi dedicati ai singoli modelli.

    Valerio Notarfrancesco


  • User Attivo

    @vnotarfrancesco said:

    No, non possono essere usati per "spingere" il sito principale inteso come lo intendeva diversi anni fa.
    Puoi sviluppare dei micrositi tematici con contenuti autonomi, originali e non rimaneggiamenti di altri contenuti, e sfruttarli per raccogliere dati, informazioni, richieste oppure per dare informazioni su quell'argomento specifico.
    Vedi ad esempio come fa la Fiat ma anche altre case automobilistiche per i micrositi dedicati ai singoli modelli.

    Per la Fiat, non trovo micrositi (o, se li hanno fatti, li hanno nascosti MOLTO bene... 😄 ) ma semplici aree nel sito principale.

    Es. www fiat it/doblo

    Ed anche remault e Volkswagen mi pare che si tengano le pagine tematiche dei vari modelli ben strette nel loro sito principale, senza il ricorso a micrositi esterni... 😕


  • ModSenior

    Non sono nascosti e non ce li hanno per tutti i modelli:
    fiatpanda.it
    fiat500.com
    ma anche waiting4clio.it
    Ecc. ecc.

    Valerio Notarfrancesco


  • Moderatore

    Io spesso realizzo dei siti satellite al principale, ma è per me fondamentale metterci contenuti veri, e fare anche su quelli seo, quindi trovare link, farli girare sui social, ecc...
    Il loro valore è comunque diminuito...


  • User

    @fabio19tdi said:

    Io spesso realizzo dei siti satellite al principale, ma è per me fondamentale metterci contenuti veri, e fare anche su quelli seo, quindi trovare link, farli girare sui social, ecc...
    Il loro valore è comunque diminuito...

    Scusatemi , ma io non sono proprio d'accordo.
    Sicuramente la tendenza per il prossimo futuro sarà quella indicata da Notarfrancesco ma in questo momento per molte categorie e settori valgono ancora molto i backlink fra siti anche della stessa "parrocchia", pagine con scarsità di contenuti ma che hanno link incrociati, siti con migliaia di pagine che presentano lo stesso contenuto ma con scritto la localita diversa per differenziarle nel testo . Addirittura pagine che presentano decine e decine di link a siti amici (il piu delle volte posti nello stesso provider e intestati alla stessa persona) replicati per n pagine .
    C'è un sito in particolare (e questa cosa mi fa impazziere confrontando i fatti con le "regole" rammentate sopra) di almeno 2000 pagine che prendendo con copia una frase estratta dal testo e incollandola sul motore , google stesso mostra come contenuti duplicati , tuttavia tali sono tranquillamnete proposte in 1 pagina se cercate con la loro parola chiave.
    Posso citare molti esempi di siti fatti in questo modo su categorie di artigiani come fabbri e idraulici , ma anche caldaie condizionatori o quant'altro .

    Io mi sono fatto l'opinione che probabilmente è tutto rapportato in base al livello di qualità dei siti presenti per una certa parola chiave e che tali situazioni siano tollerate o non viste dai vari pinguini o panda a meno di non combinarla davvero grossa .

    In altra maniera non me lo spiego proprio . Io stesso stò attraversando un periodo di confusione proprio per quanto detto sopra e non so come comportarmi .


  • Moderatore

    Sono d'accordo con Valerio, per quanto ne so io, tecniche per incrementare il numero di back-links basati sulla creazione di micro-siti collegati è da valutare e deve risultare uno sviluppo naturale del web altrimenti rischi penalizzazioni.
    Nota bene che attualmente Google ha introdotto il trust rank e ci sono persone umane che controllano gli url e verificano la loro attendibilità.

    Marco


  • User

    @marcopuccetti said:

    Sono d'accordo con Valerio, per quanto ne so io, tecniche per incrementare il numero di back-links basati sulla creazione di micro-siti collegati è da valutare e deve risultare uno sviluppo naturale del web altrimenti rischi penalizzazioni.
    Nota bene che attualmente Google ha introdotto il trust rank e ci sono persone umane che controllano gli url e verificano la loro attendibilità.

    Marco

    Non lo metto in dubbio, ma resta il fatto che per ora esistono e proliferano, migliorando la loro posizione, situazioni come quelle che ho menzionato nel post precedente e delle quali posso fornire link per chi avesse voglia di studiarle per vedere l'evoluzione.
    Nota bene , io sarei propenso a lavorare per un seo pulito come quello che ha descritto bene Valerio, tuttavia la vedo molto dura creare relazioni sociali per un sito di fabbro o di idraulico. Sicuramente può essere fattibile, ma penso che tutto vada misurato in relazione poi a quella che è la realtà dell'attività pubblicizzata nelle pagine web in questione.
    Quindi si torna al punto di partenza :
    i nuovi algoritmi (panda e pinguino) sono a maglie fitte e quindi certi siti hanno le ore contate oppure a maglie larghe dove dentro ci passa di tutto salvo qualche eccezione ?

    Io sono più propenso per la seconda delle ipotesi...


  • Moderatore

    Probabilmente più che il tempo passa e più che questi algoritmi come panda e penguin, si evolveranno contestualmente con gli algoritmi trust.
    Per cui, nel caso in cui l'attività si rivolga a settori difficilmente raggiungibili con la maggioranza delle tecniche di web marketing, il consiglio è utilizzare le basi dello stesso e avere pazienza nel raggiungimento dei risultati.

    Marco