• Moderatrice
    1. Ma dove vanno a finire tutti i vostri testi?
      Avete mai pensato che potreste essere voi a consigliare l'azienda 🙂
      Vi posso assicurare che l'azienda ne sarebbe MOLTO felice 🙂
      (occhio che il metodo usato mesi fa non è più consentito)

    Ecco Valentina, io ho finito.

    A voi l'approfondimento.


  • User

    Questo punto 6) è molto importante! Che svampita, non mi era venuto in mente.

    Personalmente credo che la struttura di un testo debba sempre risultare in qualche modo circolare. Il finale ideale dovrebbe riprendere l'introduzione e implicitamente strizzare l'occhio al lettore, una sorta di "sai cosa intendo!". Bastano poche parole ad effetto per fissare i concetti principali e conquistare definitivamente l'interesse del pubblico.

    Quando capita a me di essere dalla parte del lettore, funziona sempre! Magari sono solo particolarmente suggestionabile... Chissà!


  • Moderatrice

    Ottima osservazione. Iniziamo a mettere una lista. (Grazie Greatcontent)

    1. Come si chiude un testo
      La parte finale del testo, deve avere delle caratteristiche particolari:

    a) GreatContent

    Il finale ideale dovrebbe riprendere l'introduzione e implicitamente strizzare l'occhio al lettore, una sorta di "sai cosa intendo!".

    ** b)Great Content**

    Action call


  • User

    Leggo ora il punto 7 e mi trovo purtroppo in disaccordo.

    Si, sarebbe il massimo dal punto di vista del cliente, ma ritengo che ciascuno debba mantenersi specializzato nel proprio settore. Se un copy fosse così esperto da suggerire anche la destinazione del testo, forse potrebbe fare anche il lavoro del cliente. Allo stesso tempo, supponendo che il cliente sia un'agenzia SEO e non un semplice possessore di sito che necessita una tantum il posizionamento, non escludo consigli reciproci. Così come il cliente può suggerire migliorie ad un testo ordinato, il copy può consigliare uno o l'altro strumento di link building.

    Insomma, uno spunto interessante, ma dal mio punto di vista non necessario.

    PS. **b) **​... action call?


  • Moderatrice

    b) ok per action call. Puoi spiegare in dettaglio cosa significa?

    Per il punto 7. Intendo rimanendo specializzato sul settore di copywriter è possibile costruirsi una piccola realtà molto importante per l'azienda. E ciò comporterebbe sicuramente un aumento del vostro guadagno per post.

    Lo scopo di tutto ciò che sto scrivendo è aumentare il vostro guadagno per post.


  • Super User

    Ciao Debora,
    come potrei non appassionarmi di un argomento che tocca da vicino le corde del mio mestiere? 🙂

    Vedo di approfondire anche io gli altri punti che hai elencato.

    Google Plus
    In merito all'utilizzo di G+, qui da me ne stiamo facendo ampio uso perché ci crediamo molto. Di conseguenza, credo di capirne l'importanza: da un lato, essendo un social strettamente connesso a mr. Google può (e sottolineo può) aiutare nel posizionamento; dall'altro permette di entrare in contatto col pubblico. Ma questo lo si può fare anche con Facebook, Twitter...

    La potenza di G+ sta nel fatto che è legato a Google. Una cosa interessante è che Google può scegliere di inserire il profilo G+ dell'admin del sito nella serp, con foto e persone inserite nelle cerchie. Credo sia un valore aggiunto questo.

    Un copywriter potrebbe pubblicare su G+ l'uscita del post, creando attorno una discussione/integrazione.

    **Come si chiude un testo
    **Ecco, qui mi permetto di dissentire. Secondo me non è importante come si chiude un testo, ma come lo si apre, lo si cura, lo si chiude. Io personalmente trovo fondamentale la creazione di un testo circolare. Non si può dire che la chiusura sia più importante dell'headline. Almeno questo è ciò che penso io.

    **Dove vanno a finire i testi?
    **No comprendo.


  • Moderatrice

    Come si chiude un testo.
    La chiusura di un testo **è importante TANTO QUANTO l'apertura per tre motivi **:

    • livello marketing,
    • livello psicologico,
    • livello SEO

    PS. Non sono qui per svelarvi gli 8 punti. Spero solo di stimolarvi a focalizzare i punti che un buon webwriter (secondo i miei parametri) dovrebbe sapere.


  • Super User

    Certo Debora, infatti non ho mai detto che la chiusura non sia importante. Però non reputo sia da inserire come punto, per il semplice fatto che sono altrettanto importanti l'apertura del testo e il suo sviluppo. Tutto qui. Che poi la chiusura, e la sua corretta impostazione, siano fondamentali nessuno lo mette in dubbio 😉


  • Moderatrice

    Vediamo se c'è qualche webwriter che sa perchè la parte finale merita un punto di rilievo nella scaletta.
    C'è un motivo molto importante.


  • User

    Allora, provo a rispondere anche io visto che mi interessa molto il tema.

    Parto dal punto due visto che il punto uno è già abbastanza definito.

    1. Struttura: Titolo - Descrizione - Corpo - Parte finale

    Prima di tutto credo che vada fatta una distinzione su che tipo di testo si sta scrivendo. Credo infatti che una landing page sia diversa da un tutorial, e via discorrendo.
    In linea di massima comunque, parlando di struttura:

    Titolo:
    Bisogna tener conto delle visite provenienti dalle serp.
    Deve dunque essere un titolo che attiri l'utente, facendogli intravedere la possibilità di trovare quanto cerca.
    Uso di Key in maniere intelligente

    Descrizione:
    Seguendo la piramide inversa e le 5W.
    C'è poi la description che appare nei motori di ricerca, quella anche è essenziale per attirare l'utente.
    Uso di Key in maniere intelligente

    Corpo:
    Concisi e Chiari, per poi andare ad approfondire creando ulteriore valore aggiunto, usando anche link e citando le fonti.
    Uso di Key in maniere intelligente, sinonimi e coda lunga

    Parte Finale:
    Richiamare il concetto portante, aspetti positivi o meno (dipende appunto da ciò che si scrive) ed eventualmente - Call to Action.

    1. Piattaforma:
      Importanti in una piattaforma cms, per testi da posizionare, a mio avviso sono i permalink, i tag, la description, il tag-title alle img.

    2. Immagini:
      Oltre alt itle, per migliorare e incrementare quanto detto nel testo si può creare una img ad-hoc, uno schema o un infografica.
      fattore importante secondo me è il peso dell'immagine.
      Va sempre cercato di ottimizzare il caricamento di una pagina.

    3. Google Plus:
      Ovviamente è G. il che aiuta, senza contare che il potenziale virale dei social rende felici i motori, e che con il crescente valore che avrà in futuro il rel-author non può che giovare sia al sito che all'autore.
      Asptti negativi? forse è un social troppo di settore.

    4. Chiusura di un testo:
      Deve richiamare il concetto portante, avere una conclusione che dia al lettore la voglia di saperne di più, ha l'obiettivo di inseminare l'utente invogliandolo a tornare sul sito, se si vende qualcosa o si ha interesse che l'utente compia un azione, richiamare gliaspetti positivi della call to action.

    5. Ma dove vanno a finire i nostri testi?
      Anch'io non capisco. Intendi su quali siti?
      Scusa, qual'è il metodo usato mesi fa?


  • Moderatrice

    Molto bene, molto interessanti le cose che hai detto e corrette.

    Risponditi da solo alla domanda: dove vanno a finire i testi che produci per una azienda?


  • User

    Sul monitor di chi li controlla... Poi Su qualche sito... e Di sicuro sui motori... Magari sui social... Si spera nel subconscio del lettore...

    La mia domanda invece è (sono due in realtà), spero tu voglia rispondermi.

    1. Che fine fa il mio nome se l'articolo viene pubblicato?
    2. Qual'è il metodo usato mesi fa?

  • Moderatrice

    Sia il tuo nome che il tuo viso hanno la possibilità di essere pubblicati. Naturalmente è necessario che crei i presupposti per fare in modo che ciò avvenga.
    Il metodo usato mesi fa è un comportamento relativo ai contenuti duplicati (anche se il testo del web writer era originale). Pratica non più ammessa.

    PS. Parli di Google Plus al futuro e invece è estremamente attuale. Non perdete questa corsa.


  • Moderatrice

    Quello che ha scritto Indoor è molto buono e possiamo ulteriormente approfondire.
    Ci sono molte cose interessanti da sapere, tool FONDAMENTALI da utilizzare.....

    Vogliamo continuare?


  • User

    nuova del mestiere, vorrei fare alcune considerazioni sui cui vorrei un parere.

    la prima riguarda le piattaforme.

    non capisco il commento di debora. mi spiego: una piattaforma è un tool per fare un lavoro, tutte le piattaforme servono a fare lo stesso lavoro, ergo ci vuole assai poco ad utilizzarne una piuttosto che un'altra quando se ne conosce almeno una.
    se fossi al posto di debora, non considererei con sufficienza chi dice di usare tutte le piattaforme: vuol solo dire che ha lavorato per clienti diversi, che usavano piattaforme diverse. eventualmente chiederei quale sa utilizzare meglio.
    forse qui parlo da programmatore più che da utilizzatore, ma il dubbio è che ci voglia molto più tempo per passare da word 7 a word 10 che da un cms ad un altro.

    la seconda considerazione riguarda la parte finale del testo.

    premesso che si sta parlando solo di articoli mirati al marketing e non di web contents in generale, a mio parere ha ragione valentina.
    mettendosi dalla parte del lettore, il vero destinatario del testo, se l'inizio ed il corpo dell'articolo non sono fatti in modo adeguato, la call to action finale non viene letta o addirittura puo' essere controproducente.
    un articolo noioso viene abbandonato... ma se tratta di un argomento che interessa, si prosege la lettura sperando di trovare qualcosa di interessante.
    se nulla di interessante viene trovato nel corpo dell'articolo, l'invito finale a fare qualcosa, o meglio a comperare qualcosa, puo' avere un effetto negativo.

    questo perchè non si possono applicare ai contenuti web gli stessi principi che si applicherebbero ad uno spot pubblicitario. uno spot è ben contestualizzato, chi lo guarda **sa **che sta guardando una pubblicità, mentre chi legge un articolo cerca **in primis **informazioni e/o un modo per distrarsi un po'.

    ovviamente, e mi sembra strano che non venga preso in considerazione, tutto quello che si scrive **dipende dal target **che si vuole raggiungere.
    sempre restando nell'ambito degli articoli pensati per il marketing, parlare con lo stesso stile di un auto di lusso e di un'utilitaria non ha senso, come non ha senso parlare con lo stesso stile di un nuovo gioco per playstation, dei cappelli che fanno tendenza o di un nuovo modello di trattore.

    il target è il grande protagonista. un esempio è proprio questo thread, dedicato in prima battuta **alle **articoliste, e solo successivamente esteso anche **agli **articolisti.
    è cambiato anche il tono, cosa normale nella comunicazione umana dove il target sono gli interlocutori.

    la terza considerazione riguarda google+ ed un altro, grande assente: facebook.
    google ha lanciato google+ come fosse la piattaforma cui fare riferimento nel futuro, ma sono molti, moltissimi mesi che google premia i contenuti su facebook come posizionamento. i gruppi fb vengono indicizzati spesso molto più dei siti da cui i gruppi sono nati proprio per la frequenza dei post e il numero incredibile di accessi giornalieri, anche da device mobile, la cui media giornaliera in italia supera del 130% quella dell'anno scorso.
    facebook ha già, ad oggi, più accessi giornalieri di google stesso e google+ nasce anche (?) come risposta a questo sorpasso: google+ più che un futuro certo, per ora resta una scommessa di cui chi non utilizza gmail non ha nemmeno sentito parlare.


  • Moderatrice

    Ciao Morena partiamo da qui

    google ha lanciato google+ come fosse la piattaforma cui fare riferimento nel futuro, ....
    state parlando sempre di futuro mentre l'importanza di google plus proprio per voi webwriter è attuale, anzi attualissima.
    Inoltre, in Italia google ha in mano una percentuale troppo alta di mercato. Veicolerà tutti verso un suo obiettivo. Esserci per primi sarà importante per il vostro futuro.

    la prima riguarda le piattaforme.
    Tu usi più piattaforme anche free? Per ognuna di queste sono da fare delle modifiche per migliorare le performance. E per ognuna le cose da fare sono diverse.

    la parte finale del testo.
    Puoi indicarmi la parte in cui ho scritto che la parte iniziale può essere fatta male e la parte finale fatta bene??? heheheh dai non dire sciocchezze.
    **Ti prego, mantieni la questione su cose effettive che ho scritto e non travisare. **


  • User

    ciao debora,

    @deborahdc said:

    Puoi indicarmi la parte in cui ho scritto che la parte iniziale può essere fatta male e la parte finale fatta bene??? heheheh dai non dire sciocchezze.
    **Ti prego, mantieni la questione su cose effettive che ho scritto e non travisare. **

    parto da questo punto giusto per chiarire che mi riferivo a te soltanto qui, il resto del post è scitto per tutti, pur se posso essere più o meno d'accordo con te sui vari punti:

    ** **> la prima riguarda le piattaforme.

    non capisco il commento di debora** **

    è una non comprensione dovuta in parte al mio (ex) lavoro, in parte al fatto che fatico a comprendere le persone che dichiarano di saper fare una cosa quando non è vero.

    quando si fa un mestiere da molti anni, specie se si lavora come freelance, non è affatto strano conoscere molti tools di sviluppo. direi anzi che è una condizione necessaria per lavorare.
    se poi metti in conto il fatto che nel mio (ex) lavoro non si devono conoscere solo diversi tools per uno stesso linguaggio, ma diversi tools per tanti linguaggi, forse la mia non comprensione è più... comprensibile.

    Tu usi più piattaforme anche free? Per ognuna di queste sono da fare delle modifiche per migliorare le performance. E per ognuna le cose da fare sono diverse.

    qui non capisco cosa intendi: le ottimizzazioni per migliorare le prestazioni di una piattaforma le fa chi gestisce la piattaforma, non chi scrive i contenuti.
    chi scrive i contenuti non ha nemmeno i dati necessari per procedere a miglioramenti di performance, serve un quadro più generale per poterlo fare.

    ma ci sta che, essendo nuova, c'è qualcosa che non so e che non ho capito.

    comunque no, non uso diverse piattaforme: come dicevo sono nuova del mestiere e le piattaforme le vedo ancora "dall'altra parte".
    quando viene richiesta esplicitamente l'esperienza nell'uso di una piattaforma non mi propongo perchè non ho i requisiti richiesti, quando non viene richiesta, tipicamente è perchè non viene usata o l'inserimento viene gestito da chi commissiona l'articolo.
    serpente che si morde la coda? si, puo' essere. in compenso le mie guide su come fare alcune personalizzazioni in wordpress sono state molto gettonate 🙂

    il mio propendere, invece, più per una visione tipo quella di valentina, deriva dal fatto che non sempre cio' che è richiesto è un articolo di marketing.
    la chiosa di un articolo di marketing sarà senza dubbio un invito a compiere un'azione, ma in altri casi così non è.

    pensiamo ai contenuti web delle amministrationi pubbliche, ai** contenuti dei siti d'informazione** oppure ai contenuti dei siti prettamente tecnici.

    sono siti in cui un lettore cerca risposte ai suoi quesiti, siti in cui cerca informazioni generali o un po' di notizie di gossip, siti in cui cerca la risposta ad un problema.

    questo tipo di contenuti, molto facilmente, viene abbandonato assai prima della fine dell'articolo. se ho trovato la soluzione all'installazione della usb nella mia virtual machine, che proseguo a fare la lettura? vado subito a provare se la soluzione funziona.
    in questo tipo di siti infatti, e non è un caso, le eventuali pubblicità vengono inserite accanto al corpo del testo. nessuna call to action finale: la call to action, semmai, è interna al testo.
    come dire: io ti descrivo questa soluzione che forse funziona, se ti interessa prosegui pure la lettura... ma se non vuoi perdere temp c'è un programmino uscito da poco che fa in due minuti quel che tu riesci a fare, forse, pensando due settimane.

    per questo se si parla di web writing, mi associo ad un discorso più generale..

    su google+, sono certa che diventerà, almeno in italia, un punto di riferimento.
    sono anche d'accordo sul fatto che occorre esserci per primi.
    continua a sembrarmi molto sotto-considerato facebook, che ha funzioni di locaizzazione molto potenti.

    personalmente, non mi scordo nemmeno che quel che vale per fb, potrebbe valere anche per google+: la quantità di nuove cose postate.
    con buona pace di tutti i discorsi sulla qualità e la struttura dei contenuti 😞


  • User

    Ciao Morenag,
    Per quanto mi riguarda del target non ho proprio parlato perché credo sia ovvio che è lui ad influenzare tutto, dallo stile del discorso al tipo di parole chiave da utilizzare per il posizionamento, e in conclusione la call to action.

    Call to action che a mio avviso deve essere imprescindibile in un testo pubblicitario.
    Atrimenti di che parliamo... Che bello questo prodotto. che classe, costa tot, sta bene a tutti. ciao alla prossima?

    Non penso, fosse solo un invito a provarlo, a saperne di più o un semplice link, parliamo comunque di call to action.


  • User

    ciao indoorseo, scusami ma non mi ero accorta della risposta 🙂

    parlavo di contenuti web in generale. ridurre i contenuti web al solo web marketing mi sembra parecchio riduttivo.

    anche all'interno del marketing, non tutti i contenuti web sono testi pubblicitari diretti, con tanto di call to action finale.

    la stessa azienda, quando vuole un testo di presentazione o una pagina in cui spiega la mission aziendale, non ti chiederà alcun tipo di call to action finale eppure è ovvio che il testo deve essere "pubblicitario".

    il mio è un discorso generale, visto che anche il titolo del topic mi sembrava generale
    errore mio... sono "fuori target" 😄

    ciao


  • User Attivo

    A quanto pare cerca solamente donne webwriter...