• Super User

    @ruttan said:

    P.s. e comunque se le regole bloccassero parole come "trans" o "trav" sarebbe omofobo eccome.

    Questo esula dalla nostra discussione , ma visto che hai espresso un parere , consentimi di esprimere il mio.

    Io sono contrario ad ogni "etichetta" , nel modo più assoluto.

    Questo vale sia per gli omosessuali ma di contro vale anche per l'etichetta "omofobo".

    Non fraintendermi ma io rispetto ogni libera scelta : sia quella si essere omosessuale, sia quella di non esserlo e di avere eventuali remore per chi lo è.

    Nell'ultimo caso non significa che si è "omofobi", ma semplicemente che non si condivide una scelta o un modo di essere.

    Omofobo è chi mette in essere azioni e pensieri che vanno contro gli omosessuali, non chi semplicemente fa la scelta di non volere i propri annunci su un sito con determinate parole chiavi.

    Sono luoghi comuni spesso utilizzati impropriamente da coloro che vogliono imporre a tutti i costi il proprio modo di essere.
    Ma se per loro si tratta di una scelta perchè Google non potrebbe scegliere altrettanto liberamente ?

    Io non avrei nulla in contrario, se fossi un inserzionista , a pubblicare annunci su siti di quelli da te descritti , ma probabilmente altre centinaia si.
    E google si adatta con una libera scelta.

    Un conto è decidere "liberamente" di non frequentare una persona perchè non si condividono idee o modi di essere , e questa non è omofobia , un altro è porre in essere azioni illegali contro questi, e questa allora può essere interpretata come omofobia.

    Anche se da qualche parte ho letto che se la "contestazione" avviene con i normali strumenti della dialettica e democraticamente l'appellativo di "omofobo" è appiccicato addosso alle persone solo da quelli che quando si tratta della loro libertà di scelta la reclamano tutta, ma quando si tratta di quella degli altri non sono disposti a darla .

    Un conto è non essere d'accordo con un modo di essere e di manifestarlo con libertà e democrazia, un altro conto è lottarla con azioni illegali.
    In altre parole se io dico che non condivido un modo di essere , per varie ragioni, e decido di impedire la pubblicazione di ads su siti che trattano quel modo di essere sarò pure libero di farlo, si o no ?
    O sono costretto ad accettarlo solo per paura di essere tacciato di "omofobia" ?

    La libertà è un grosso valore che va rispettato da tutti senza se e senza ma : per questa ragione chiunque può non condividere un'idea e manifestare liberamente il proprio parere contrario senza, per questo , dover aver paura che qualcuno gli appiccichi addosso l'etichetta infamante di essere "omofobo" .

    E' una questione di democrazia e di libertà.

    Chiudo l'inciso e tornando sull'argomento che ti sta a cuore ti ho già segnalato che proprio sulla pagina del forum che ospita il tuo post per determinate keyword gli annunci non vengono visualizzati.
    Da questo puoi trarre le tue conclusioni in merito agli argomenti che vorrebbe trattare il tuo cliente.

    Poi di perchè Google abbia fatto questa scelta non sta a me dirlo : non sono Google e non saprei risponderti.
    So solo che la TOS è chiara e , indirettamente, questa pagina del forum è una conferma.


  • User Attivo

    Bisogna provare ad essere discriminati per capire la differenza tra la teoria e la pratica (invito a leggere la definizione di "discriminazione" su Wikipedia).

    Chi discrimina non sono (solo) i folli che inneggiano a chissà quale idea fanatica (fossero solo quei quattro gonzi quasi non esisterebbe il problema). Anche le azioni violente sono opera più di squilibrati che di omofobi.

    Chi discrimina è chi emargina, chi umilia con leggerezza, chi parla alle spalle, chi teme il diverso e lo esclude (fobia deriva da phobos = paura, nel termine non c'è alcun significato attivo). Questo è ciò che distrugge le persone (un muro fatto di milioni di persone che ti evitano senza motivo).

    Mi raccontava questo cliente una storia che mi ha fatto rabbrividire... una semplice passeggiata in un viale affollato della trasgressiva Ibiza (!), una cosa normale no? L'ho fatto pure io, ebbene: non avete idea di quanto può essere frustrante per un transessuale che non è confondibile al 100%.

    Ad ogni gruppetto di turisti: commenti a bassa voce, risatine soffocate, sguardi stupefatti, severi (ecc.)... è scoppiato a piangere e non è più uscito dall'hotel. Voleva solo andare a cenare.

    Tu vuoi farti i fatti tuoi, sei in vacanza e magari cerchi pure di farti bello/a ma non vuoi attirare l'attenzione, vuoi solo passeggiare. Da brivido.

    A me è successo di essere stato discriminato invece come italiano, in Inghilterra. In vacanza con amici inglesi sono stato lasciato fuori da una discoteca per il solo fatto di essere italiano. Poca cosa rispetto all'altra situazione citata ma mi ha ferito nel profondo del cuore. Io sono Fiero di essere italiano e non lo devo nascondere per ingannare gli ignoranti.

    Allo stesso modo un omosessuale ha tutto il diritto di essere fiero di essere ciò che è senza doversi nascondere. Va beh, non cel'ho con nessuno, intendo solo essere costruttivo.

    Detto questo non intendo ribadire cose ovvie, siamo fortemente off topic. Io mi fermo qui: ti invito a rimanere in tema a tua volta.


    Tornando in tema... ho linkato una pagina che parla di transessualismo e che ha Google Adsense attivo, le parole che possono aver fatto scattare il campanello sono probabilmente quelle che ho citato come assenti. Attendo altri pareri 🙂


  • Super User

    Ciao Ruttan,

    nel forum di Adsense hanno spesso detto di non mettere banner su siti che non potrebbero vedere bambini oppure suore e preti se preferisci.
    Faresti vedere il sito o leggere gli articoli a qualche bambino? A tuo figlio, nipote o amico che sia piccolo? Al parroco del tuo paese?
    Quindi penso, ma è la mia opinione, che un sito come quello che descrivi non possa essere adatto a ospitare Adsense.
    Ti capisco.
    Non è discriminazione, ma con Adsense funziona così purtroppo.
    Poi se c'è anche la possibilità che altri utenti mettano foto o commenti, il rischio è molto alto.
    Dovrebbe stare tutto il giorno a controllare i commenti o le foto.
    Ne vale la pena?


  • User Attivo

    Personalmente si lo farei vedere a tutti, anche e soprattutto ai bambini. :smile5:

    Oddio, vivo in questo mondo e so che le persone la vedono in modo molto diverso (alla meno peggio: "vuoi essere omosessuale? Chissene frega basta che io non ti veda e non ti senta").

    Ma se nelle trattazioni che abbiamo tenuto fin qui proviamo a sostituire la parola "trans" con la più (tristemente) collaudata "negro" ci accorgiamo più facilmente di quanto discriminatorio sia escludere delle persone che, anche costituzionalmente, sono uguali alle altre.


    Controllare tutto è una scelta che il cliente ha preso spontaneamente, una specie di "scelta esistenziale" (da quel che mi dice la maggior parte dei trans è costretta a vivere nascostamente la medesima sessualità che gli etero espandono a destra e a manca).

    Una community, un forum e/o una chat, in questo senso, sono valvole di sfogo di incredibile importanza per queste persone. Quindi si, la sua risposta è di certo che ne vale la pena.

    Il rischio vero da quanto ho avuto modo di capire sono i maniaci, quelle persone che collegano "community-trans" a "yeah-prostitute-gratis".

    Quelli sono molto pericolosi e deleteri. Controllare le foto è fattibile, bloccare tutti i post sconvenienti è più dura, ipoteticamente potrebbero essere 100 volte tanti.

    D'altro canto ho provato con il cliente a fare delle ricerche: non ci sono inserzionisti italiani che convergono sull'aspetto "pulito" delle keyword. E' un vero peccato perchè di cose da vendere ce ne sarebbero a iosa (scarpe, trucchi, vestiti, ecc.).

    Inoltre la nicchia è molto coesa intorno al cliente (che ora è su facebook).


  • Super User

    Mi soffermo brevemente sull'OT giusto per chiarezza.

    @ruttan said:

    Bisogna provare ad essere discriminati per capire la differenza tra la teoria e la pratica (invito a leggere la definizione di "discriminazione" su Wikipedia).

    Non c'è bisogno di ricorrere a Wiki per conoscere il significato del termine.
    Termine usato e fin troppo** abusato**.
    Ma la gente sarà pur libera di scegliere chi frequentare ?
    Non ho nulla contro trans e affini : ma se sono liberi di manifestare la loro diversità come credono, perchè una persona non dovrebbe avere la medesima libertà ad esempio di non frequentarli ?

    @ruttan said:

    Chi discrimina è chi emargina, chi umilia con leggerezza, chi parla alle spalle, chi teme il diverso e lo esclude

    Quindi se io evito di frequentare un amico che ritengo noiso e di cui non mi va l'amicizia sto discriminando ?
    O più semplicemente sto scegliendo liberamente di non frequentarlo e basta ?
    E il mio amico ( in questo caso ex ) potrebbe mai gridare di essere discriminato ?

    @ruttan said:

    L'ho fatto pure io, ebbene: non avete idea di quanto può essere frustrante per un transessuale che non è confondibile al 100%

    Quando ero piccolo molti mi deridevano perchè ero, diciamo, "cicciotto" e quando si trattava di giocare a calcio ero sempre in panchina per quello.
    Allora ? Ma non ne ho fatto mai una tragedia.

    @ruttan said:

    A me è successo di essere stato discriminato invece come italiano, in Inghilterra. In vacanza con amici inglesi sono stato lasciato fuori da una discoteca per il solo fatto di essere italiano.

    Scusa, e con questo ? Quella discoteca semplicemente non voleva italiani come clienti.
    Anch'io mi sono ritrovato in situazioni simili, in Francia per specificare, ma non ne faccio un "dramma" soprattutto non mi sento vittima ne faccio vittimismo.

    @ruttan said:

    Allo stesso modo un omosessuale ha tutto il diritto di essere fiero di essere ciò che è senza doversi nascondere. Va beh, non cel'ho con nessuno, intendo solo essere costruttivo.

    Quoto in pieno. Ma un azienda può avere la libertà di non voler fare pubblicità su un sito che tratti argomenti simili ?
    Non vedo quindi il dramma : vedo invece , da parte di molti, un certo vittimismo .
    Ognuno vive un problema : chi una diversità, chi un problema fisico, un problema psicologico, un problema familiare, un problema di carattere.

    @ruttan said:

    Tornando in tema... ho linkato una pagina che parla di transessualismo e che ha Google Adsense attivo, le parole che possono aver fatto scattare il campanello sono probabilmente quelle che ho citato come assenti. Attendo altri pareri

    Probabile, ma tempo che ad un controllo di uno dei quality rater di Adsense anche il sito che hai linkato potrebbe avere qualche problema.

    P.S. :

    @ruttan said:

    Controllare tutto è una scelta che il cliente ha preso spontaneamente, una specie di "scelta esistenziale" (da quel che mi dice la maggior parte dei trans è costretta a vivere nascostamente la medesima sessualità che gli etero espandono a destra e a manca).

    Ma dai ? Ma scherzi ? Se è per Carnevale accetto lo scherzo.
    Ma se ci sono centinaia di siti gay e omosessuali in genere !

    Comunque ti parla uno che non ha esitato a intervistare il presidente della più nota organizzazione gay italiana nonchè direttore di una notevole testata online, e ho pubblicato sulla mia testata per alcune volte le sue interviste , mettendomi contro anche il GF di Endemol per via di uno che era li dentro e che sulla sua presunta diversità ci marciava.


  • ModSenior

    Come avete espresso tutti quanti il discorso è andato ampiamente fuori tema, o, come si dice in gergo sui forum, OT.
    Questo non per maleducazione da parte vostra ma perché l'argomento è interessante e c'è la necessita di discuterne.

    Quindi perché non aprite una discussione nella sezione Società e Impegno Civile?

    Riporto in argomento la discussione.
    Sono d'accordo al 100% con quanto scrive bluwebmaster, un'azienda, che sia Google, una discoteca, la bluwebmaster S.r.L. o la cassiopea S.p.A. hanno tutto il diritto di scegliere che tipo di clientela seguire o non seguire.

    Riporto due esperienze con esempi di tutt'altro genere per dimostrare che non è affatto un discorso di discriminazione:
    1 - alcuni anni fa una società informatica di un mio carissimo amico chiese un prestito ad un importante istituto di credito italiano; dopo mesi di controlli positivi e risposte oramai affermative da parte dei dirigenti della banca, alla fine venne lo stop da parte della sede centrale: da pochi giorni era cambiata la loro politica e avevano deciso di non concedere più prestiti alle aziende d'informatica.

    2 - qualche mese la mia collega ha chiesto ad un giornale della sua città di pubblicare degli annunci per promuovere la sua web agency: il giornale ha rifiutato perché non fanno pubblicità a web agency.

    Questi che si sono visti rifiutare il servizio sicuramente hanno masticato per un po' amaro, ma non hanno sicuramente pensato che ci fosse una campagna discriminatoria e intimidatoria nei confronti della loro categoria.
    Semplicemente ogni azienda ha il diritto di scegliere i propri i clienti e Google con il programma Adsense ha fatto la sua scelta.

    P.S.
    Ricordatevi della sezione Società e Impegno Civile per risposte non inerenti Adsense. 😉

    Valerio Notarfrancesco


  • Super User

    @vnotarfrancesco said:

    ...la bluwebmaster S.r.L. o la cassiopea S.p.A...

    Devo ammettere che l'idea della bluwebmaster srl è carinissima.

    Ma perchè poi a Cassiopea la SpA e a me solo un srl ?:o

    Mi sento...discriminato. :fumato:

    Scherzo ovviamente.

    Si infatti per l'OT l'avevo chiarito , ma per dimostrare che Google non è affatto omofobo...se ne doveva parlare.


  • User Attivo

    Ho detto che non avrei continuato su questo discorso e non lo faccio, non è mio interesse ribadire cose ovvie.

    Ha ragione giorgio a dire che in Italia siamo ancora molto indietro su questi aspetti e me ne rendo conto ogni giorno di più. Non basta intervistare il vip di turno per poter esprimere giudizi su una così vasta e variegata massa di persone, io per lo meno ho parlato con una dozzina di trans prima di farmi un'idea sul loro stile di vita su cose che non conosco (per la gran parte sono persone estremamente timide).

    Invito ancora una volta ad evitare ulteriori ot.


    Nessuno conosce altri siti sul transessualismo che espongono Adsense?


  • Super User

    Infatti continuare sarebbe solo OT.

    Un solo chiarimento : la persona che intervistai si chiamava proprio Giorgio e non feci nessun intervista a "vip" per intenderci.

    Comunque perrispondere al tuo ultimo intervento , non personalmente non conosco nessun sito che tratti argomenti del genere che abbia adsense.

    I più "blasonati" almeno non ne hanno : difatti queerblog . it ( della piattaforma blogo ) è l'unico del network che non espone ads adsense.


  • User

    Credo non vi siano problemi con adsense se rispetti i punti che hai citato. Ritengo però che non avrai key paganti ne buoni annunci, forse per quel genere di siti se prospetti molte visite, consiglio qualcosa che possa pagare ad impression


  • Super User

    Ciao Ruttan,

    pensando bene a questa situazione mi è venuto un dubbio.

    Al di là di tutto quello che si è detto finora, non vorrei che il sito fosse preso di mira da qualche cliccatore causando click bombing e quindi il ban per click fraudolenti, visto la natura degli argomenti trattati.

    Io ti ho dato la mia opinione.
    Buona domenica!