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Falso in cartella sanitaria per intervernto sbagliato
Buongiorno,
invece dell'intervento chirurgico per in quale mi ero ricoverato me ne e' stato fatto un altro in un vicina parte del corpo, una parte sana che non necessitava di alcun intervento. Il giorno dopo vengo sottoposto nuovamente ad un intervento in anestesia totale, quello per il quale mi ero ricoverato.
Nella cartella sanitaria viene scritto che la diagnosi di ammissione e' quella dei 2 interventi ma e' falsissimo perche mi ero ricoverato come risulta da una marea di certificati solo per l'intervento del secondo giorno.
Nella querela, oltre alle lesioni mi e' stato consigliato di non denunciare esplicitamente il falso in atto pubblico ma attendere che esso emerga incidentalmente. Ora siamo nella fase delle indagini preliminari.
In quale fase del procedimento dovrebbe emergere il falso contenuto nella cartella clinica?
Il legale che mi segue nel procedimento civile mi ha consigliato di lasciar perdere la via penale ma io intendo proseguirla non tanto per le lesioni subite ma per il vergognoso inganno organizzato da questi criminali in camice.
Grazie
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La Cartella Clinica Ospedaliera, è un atto pubblico con valore probatorio contrastabile solo con querela di falso. Premesso questo, ne tragga le sue conclusioni sulla base di quanto asserito per la questione penale dal suo avvocato..
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Grazie per la risposta.
Porebbe esrere piu' esplicito?
Non sono un addetto ai lavori e non riesco a vedere delle conclusioni immediate; il mio legale non e' un penalista e non si pronuncia sull'apetto penalistico della vicenda
Mi vuole dire che devo necessariamente fare una querela di falso perche venga perseguito quello specifico delitto?
Se si, considerato che son trascordi piu' di 90 giorni dall'evento, posso ancora farla?
Grazie
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@Trilussa said:
Mi vuole dire che devo necessariamente fare una querela di falso perche venga perseguito quello specifico delitto?
Esatto.
@Trilussa said:Se si, considerato che son trascordi piu' di 90 giorni dall'evento, posso ancora farla?
Lei quando è venuto a conoscenza del fatto? (intendo del "falso")
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Il falso sulla cartella clinica l'ho appreso leggendola al momento del ritiro 6 mesi fa'.
Ma non e' un reato per il quale si procede d'ufficio in via incidentale durante il procedimento per l'accertamento delle lesioni colpose?
Del resto se la cartella clinica dicesse il vero non ci sarebbereo le lesioni stesse che io denuncio e che sono state causate da un intervento non voluto ne' programmato ne' opportuno che solo la cartella clinica, in evidente e grossolano contrasto con la miriade di certificati precedenti, giustifica con una diagnosi d'ammissione costruita ad hoc dopo l'intervento.
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@Trilussa said:
Ma non e' un reato per il quale si procede d'ufficio in via incidentale durante il procedimento per l'accertamento delle lesioni colpose?
Mi scusi, non avevo letto che era già in essere un Proc.Pen..
Visto che lei ha già presentato una querela ed è, quindi, in essere un Procedimento Penale, può fare una integrazione alla stessa per "falso in atto pubblico", con la dichiarazione di costituzione di parte civile, oppure "aspettare" che scaturisca dall'indagine in corso (questa è una cosa soggettiva).
Non vedo le ragioni per le quali dovrebbe rinunciare a tale opportunità.
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Credo che tutti i reati di operatori pubblici sia perseguibile d'ufficio. Figuriamoci quelli indicati. Premetto che nn sono un dottore in legge.
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Salve linoma,
in parole povere: escludendo l'esistenza di un Proc. Pen. già in essere, ed essendo la "cartella clinica" un fascicolo nel quale si raccolgono tutti i dati riguardanti il paziente ricoverato, mi spiega come si potrebbe consultare e dire che la stessa è "falsa" senza poterla visionare? Ecco perchè risulta necessaria una denuncia-querela, almeno in questa circostanza.
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Si, io ho presentato una querela entro i 90 giorni dall'intervento in cui denuncio le lesioni colpose subite e descrivo i fatti chiedendo alla procura di identificare e punire i responsabili dei reati ravvisabili dai fatti esposti.
Io, la consapevolezza dell'errore medico l'ho avuta immediatamente, appena sveglio dall'anestesia del primo intervento, quello sbagliato, quello che, anche a detta del medico legale che mi segue, doveva con ogni probabilita' essere eseguito su un altro paziente.
Il fatto che io abbia deciso, e non potevo fare diversamente, di fare buon viso a cattivo gioco poiche' non potevo piu rimandare l'intervento per il quale mi ero ricoverato deve aver indotto i medici a ritenere che avessi mangiato la foglia delle loro incredibili quanto ridicole spiegazioni tanto da imbastire una cartella clinica grossolanamente riparatrice.
Il sapere di dover essere ri-operato da chi mi stava prendendo in giro e' una situazione che non auguro a nessuno ed e' per questo che voglio che queste persone siano punite, x la loro totale disumanita'.
Lei dice : "Non vedo le ragioni per le quali dovrebbe rinunciare a tale opportunità."
Potrebbe, x favore, spiegarmi in che senso?
Quali sono queste opportunita?
Io penso di doverlo fare per un senso civico che il mio legale civilista mi invita a vedere come senso di vendetta x farmi desistere. Non vedo quali opportunita' possa offrire una simile azione?
Grazie x la pazienza e per la diponibilita'.
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"Opportunità" per dirle di non desistere e di andare avanti anche con il procedimento penale.
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Salve Trilussa,
la premessa d'obbligo è che su un forum si possono discutere questioni generali, ma all'atto pratico è solo il legale opprtunamente incaricato ad avere reale e compiuta contezza dei fatti.
Quindi, solo sul piano generale mi viene da chiedere chi esattamente le ha consigliato di non denunciare espressamente il falso. Il punto è che potrebbe anche non emergere, con notevole pregiudizio per il processo. Anche se, ripeto, sempre discutendo in generale, se la descrizione dei fatti è puntuale il falso dovrebbe risultare. Nella querela è essenziale una chiara esposizione dei fatti, poi sarà il PM procedente a stabilire i capi di imputazione.
Per quanto riguarda il consiglio del legale civile è un ovvio consiglio di un legale civile. Si rivolga per il processo penale ad un legale che si occupa di penale.