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Consulenza su controllo in azienda
Buongiorno,
vi scrivo per informarmi sugli ultimi provvedimenti presi nell'azienda dove lavoro.
Io lavoro su una macchina a controllo numerico dove sono stati installati dei pulsanti da premere nelle diverse fasi di lavoro (lavorazione, manutenzione, macchina ferma ecc.).
Questi pulsanti sono dotati di una scheda wireless e le informazioni dovrebbero arrivare direttamente al PC del direttore.
Non sono presenti telecamere e i dirigenti hanno motivato questa scelta dicendo che servono per controllare l'efficenza delle macchine e per avere delle statistiche su quante ore servono per la manutenzione, quanto la macchina lavora ecc., ma è evidente che serve per controllare gli operai (anche perchè inizialmente sembra che volessero proprio metttere delle telecamere sulla macchina ma hanno scoperto che era illegale).
Adesso questi pulsanti non sono ancora operativi, ma dovrebbero esserlo a breve.
Quello che volevo sapere è se è legale tutto questo.Grazie.
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Sarebbe necessario approfondire ulteriormente, ma dai fatti che Lei narra, almeno sommariamente, posso rispondere che l'installazione di quei pulsanti non appare legittima.
Lo Statuto dei Lavoratori vieta, infatti, qualunque forma di controllo a distanza che abbia ad oggetto l'attività lavorativa dei dipendenti, a meno che non ricorrano determinate condizione che, nel caso che Lei sottopone, non paiono essere integrate.
Saluti
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Grazie per la risposta, è come pensavo in effetti.
Nonso molto di più, perchè come ho già detto non sono ancora attivi, quindi non ci è stato detto praticamente niente a riguardo.Si tratta solo di quattro pulsanti: Stop, in manutenzione, in allestimento, lavorazione truccioli.
Stop si preme quando si va in pausa, quando si deve andare in bagno o se per qualche motivo l'operatore deve stare fermo.
In manutenzione ovviamente se la macchina è rotta e il manutentore e/o l'operatore la stanno riparando, oppure se si sta facendo pulizia penso che rientri anche in questa categoria.
In allestimento quando si sta preparando la macchina per lavorare il pezzo, preparare gli utensili, programmazione.
Lavorazione truccioli quandi si asporta effettivamente del materiale dal pezzo in lavoro.Quello che mi fa dubitare è che sono stati separati lavorazione truccioli da allestimento, perchè sono entrambe fasi della lavorazione, indispensabili tutti e due, e, secondo la mia opinione, i dirigenti pensano che lavorare un pezzo significa asportare truccioli, ma non sempre è così, anzi, il più delle volte il 60, 70% della lavorazione ricadrebbe proprio nella categoria "in allestimento".
Di conseguenza questa sarebbe un po' la scusa per dire che per il 60, 70% del tempo gli operatori non lavorano, senza contare di quando saranno schiacciati i pulsanti "stop" e "Manutenzione".Questa resta comunque una mia idea.
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Interessante...
Premetto che non sono nella tua azienda Hahn, però sinceramente non mi pare un sistema per "controllare" il personale...
Conoscere l'operatività di un macchinario, i limiti e i tempi sono dati essenziali in un ciclo produttivo come il tuo (metalmeccanico/artigiano??) dove purtroppo oggi giorno spesso i margini di guadagno sono quasi inesistenti. Si deve pertanto "ottimizzare" tutto, conoscere i costi di ogni lavorazione, la tempistica, ecc... Non voglio dire che chi è più lento deve essere cazziato, ma magari occorre fornirgli maggiori insegnamenti o specializzarlo su altre mansioni.Come detto, parlo da esterno, poi magari è veramente come dici tu un sistema nascosto (ma non troppo) per controllare il personale.
Ad ogni modo, secondo me, se viene provato che il sistema è utile per il processo produttivo non ci sono molte scappatoie. E poi potrebbe anche essere un vantaggio per il lavoratore...ad esempio le pause essendo monitorate non potranno essere soppresse (spesso accade con la scusa del "mi finisci per cortesia è urgente...." oppure 2 minuti prima della pausa "mi faresti ancora....." e tu ne hai per mezz'ora e ciao pausa).
Conseiglio: se avete un sindacato interno potrebbe aiutarvi.
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Pumino purtroppo non è così.
Hai ragione a dire che il sistema può sicuramente essere utile e funzionale alla produttività.
Ma l'art. 4 dello Statuto dei Lavoratori vieta nel modo più assoluto (se non a determinate condizioni, che qui non ricorrono) ogni sistema, anche se finalizzato alla produttività, che possa in qualche modo operare un controllo sull'attività lavorativa dei dipendenti. Anche se emergesse, come giustamente rilevi tu, che è un sistema per ottimizzare ecc ecc, comunque sarebbe vietato, perché occasione per controllare ANCHE il lavoro dei singoli addetti.
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Per controllare la produttività ci sono già le bolle delle fasi di lavoro, dove vengono segnate le ore che ci impieghi a fare una certa fase, e appuntando eventuali dettagli come pulizia, manutenzione ecc.
Ovviamente non sono precise come sarebbero i pulsanti, anche per questo penso che li vogliano mettere per controllarci meglio.
Personalmente di vantaggio ne vedo ben poco, anzi. E' vero quello che dici che può capitare di non sfruttare appieno la pausa o di non farla del tutto, ma anche con i pulsanti se devo finire una lavorazione che non può essere interrotta, la finisco anche se ho la pausa e poi la recupero dopo, come faccio adesso. O se mi fermano 2 o 3 minuti la faccio più lunga di 2 o 3 minuti o comunque sono solo pochi minuti persi.
Dall'altra parte avrei solo un problema in più a cui pensare, ovvero passerei più tempo a premere i pulsanti che altro, e ti assicuro che ci sono già fin troppe cose a cui pensare, o almeno per me è così.
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Ah capito....
Allora in questo caso devo dire che la situazione si ribalta! Viene ad abbassarsi ulteriormente la fiducia tra azienda e lavoratori...a scapito della qualità e delle soddisfazione dei lavoratori....
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Se ci fosse qualcosa che rileva direttamente dalle macchine (dei sensori penso) rileverebbero il carico della macchina o quando è accesa o spenta suppongo, ma non è l'operatore che deve schiacciare fisicamente i pulsanti. Poi il fatto che sia possibile farlo non significa che sia legale.
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Che lo rilevi la macchina in automatico o l'operatore manualmente schiacciando un pulsante la cosa non cambia di una virgola: è vietata qualunque forma di controllo dell'attività lavorativa dei dipendenti. Art. 4 Statuto dei Lavoratori.
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Non è vero.
Anche il controllo delle macchine è sottoposto ai divieti di cui all'art. 4.
E, come dici tu, Criceto, perfino telecamere collocate in un piazzale, che possano riprendere l'ingresso dei lavoratori in azienda (e quindi controllare a distanza "l'attività lavorativa" sono vietate.
L'unico caso in cui il controllo a distanza è consentito è quello dettato da c.d. "finalità difensive" e cioè di tutela del patrimonio aziendale. Ma in quest'ultimo caso, e comunque, per poter essere installate tali forme di controllo è necessario l'accordo con le RSA oppure l'autorizzazione della Direzione Provinciale del Lavoro.
Si tratta di normativa (e di relativa interpretazione giurisprudenziale) pacifica da decenni.
Lo dico per esperienza, essendo un avvocato giuslavorista ed avendo redatto numerosi numerosi accordi del suddetto tipo ed affrontato decine di contenziosi in materia.
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è vero, infatti nella mia prima risposta ho esordito dicendo "è necessario approfondire" e ho anche aggiunto che l'attività di controllo è vietata "a meno che non ricorrano determinate condizioni che, nel caso che Lei sottopone, non paiono essere integrate".
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I rappresentanti sindacali sono appena stati eletti (un paio di settimane) e sicuramente sarebbero in disaccordo. Il problema però non è ancora stato posto perchè come ho già detto i dispositivi non sono ancora attivi.
Quelli che chiamo rappresentanti sindacali sono dipendenti dell'azienda (che sono stati eletti da noi dipendenti con l'approvazione dei sindacati), non so se vi riferite a rappresentanti sindacali esterni, perdonate la mia ignoranza.
Altre informazioni non ne ho purtroppo, o magari le ho ma non so di averle, ditemi voi cos'altro vi serve per capire qualcosa in più.
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A questo punto la cosa più corretta da fare è proprio sottoporre il problema ai rappresentanti sindacali: si tratta dei soggetti appositamente deputati a ricevere questo tipo di segnalazioni, e hanno il dovere di chiarire la situazione, nonché i diritti per poterlo fare svolgendo le opportune verifiche.
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Ma i rappresentanti sindacali interni o esterni?