• User

    Un piccolo calo? Io dalle statistiche after panda che ho letto in giro ho visto che hanno subito un drastico calo.

    searchenginewatch.com/article/2049736/New-Google-Panda-UK-Stats-Article-Price-Comparison-Sites-Slammed-Hard


  • Super User

    @Final_Player said:

    Beh, se qualcuno entra nel tuo sito ed esce senza visitare altre pagine, questo non deve significare che non hai contenuti. Magari sei stato molto bravo e gli hai risolto ogni dubbio ....

    Sicuramente la frequenza di rimbalzo e il tempo di permanenza su un sito è uno dei tanti fattori, ma credo di poter affermare che negli ultimi tempi hanno un attenzione maggiore, così come pure la velocità intrinseca del sito.

    Mi permetto di far notare che il concetto di "sei stato molto bravo e gli hai risolto ogni dubbio" è valido ma per quelle ricerche che vedono l'uso di Google come enciclopedia : in effetti la quantità e la qualità di interesse per un sito si misura , a mio avviso e salvo miglior parere, proprio su tre fattori che sono : tempo di permanenza sulle pagine relativamente alla lunghezza del contenuto, numero di pagine viste per visita e , ovviamente frequanza di rimbalzo che credo tenga conto anche del ritorno al motore di ricerca dopo la visita e la visita di ulteriori siti attinenti l'argomento della query.

    Infatti se sono stato "bravo" ed esaustivo , in teoria, molto in teoria, non ci sarebbe bisogno che io torni al motore, effettui la stessa query e visiti un altro sito : in questo caso direi che, se ciò avviene , non sono stato per niente esaustivo e bravo e dunque la frequenza di rimbalzo è determinante.

    Il numero di pagine viste è, secondo me, fondamentale per G. come anche il tempo di permanenza e questo perchè se io visito, a partire dal motore, 10 pagine dello stesso sito significa che non solo questi ha argomenti attinenti che interessano il visitatore ma che la sua struttura è "navigabile".
    Se le pagine vengono visitate con una velocità troppo elevata allora ricorre il caso opposto ossia "poca navigabilità" per cui devo andare a tentoni, o argomenti trattati alla "carlona" e quindi poco esaustivi.
    Se con questi dati il visitatore torna al motore , ripete la query e visita siti attinenti , allora quel sito vistato in precedenza viene "svalutato" ( ovviamente se su 1000 visite al giorno 900 hanno lo stesso comportamento ad esempio ).

    Insomma dai trend credo che Google deduca se un sito è esaustivo o meno e, a mio avviso, da questi giudica se sono stato "bravo o meno bravo".


  • User Attivo

    @madeale said:

    searchenginewatch.com/article/2049736/New-Google-Panda-UK-Stats-Article-Price-Comparison-Sites-Slammed-Hard

    Le percentuali indicate nella foto non sono riferite a visite o pagine viste, ma ad un valore di "presenza nelle varie serp di google". Basta perdere la prima pagina per poche decine di keyword iper competitive per perdere anche il 50/60/70/80% del valore indicato (teliad.it ne ha uno simile gratuito, si chiama tool del rankingindex) da searchmetrics (che consiglio di usare, anche se costa molto). Le visite mi sembrano rimaste invariate in ehow.com, che sarebbe il sito più colpito al mondo. Era top 150 alexa prima, lo è anche ora.

    Ha perso alcune serp forti, ma ne avrà guadagnato migliaia di serp meno competitive. Inoltre, ti faccio notare che con l'ultimo aggiornamento del panda, hubpages, ciao.co.uk, ehow si sono tutti ripresi.. di moltissimo!

    @__Bluewebmaster__: La penso come te, mi son solo espresso male.


  • User Attivo

    @Final_Player said:

    Beh, se qualcuno entra nel tuo sito ed esce senza visitare altre pagine, questo non deve significare che non hai contenuti. Magari sei stato molto bravo e gli hai risolto ogni dubbio con quello che c'è scritto in quella pagina (o magari con un video, con una foto ecc).

    In effetti è vero! Mi capita con una landing page, che il tempo di permanenza su quella pagina sia molto alto, ma il bounce sia > 80%. D'altronde, non ci sono altri link, proprio perché è una landing, c'è solo un modulo da compilare con nome ed email. Dunque, una volta letta la pagina, cos'altro può fare il visitatore, visto che non ha altra scelta? Solo abbandonare la pagina...però appunto se ci è rimasto 4-5 minuti vuol dire che non era proprio pessima...è corretto il mio ragionamento?

    😞


  • User Attivo

    Un conto dovrebbe essere l'interesse complessivo al sito, ma se io cerco una cosa e la trovo magari poi me ne vado subito ...
    Non ho i dati di Wikipedia però se cerco "biografia Pinco Pallino" su Google e capito nella sua pagina wikipedia trovo (ipotizzo) tutto ciò che cerco e me ne vado soddisfatto, mica mi metto a scorrazzare nel sito!


  • ModSenior

    Ciao Tigullioweb, Google distingue il tipo di ricerca che stai facendo, quindi se i suoi algoritmi individuano una ricerca in cui tu vuoi trovare informazioni sulla bibliografia di Pinco Pallino ovviamente ne terrà conto in modo diverso rispetto ad un altro tipo di ricerca.
    Questo tipo di query su Google si chiama in gergo query informazionale (esistono 3 tipi: navigazionale, informazionale, o transazionale)

    @psiche said:

    c'è solo un modulo da compilare con nome ed email. Dunque, una volta letta la pagina, cos'altro può fare il visitatore, visto che non ha altra scelta?
    😞

    Per rispondere alla tua domanda se il tuo ragionamento sia corretto o no dobbiamo vedere cosa fa il tuo lettore.
    Non è vero che non ha altra scelta se non quella di rimbalzare, bensì dovrebbe sentire l'esigenza di compilare il modulo e premere il fatidico tasto con la call to action, cioè deve compiere un'azione che lo porterà su una pagina di ringraziamento.
    Ecco che la tua landing non avrà più un rimbalzo bensì una conversione.

    Se invece se ne sta ad ammirare per 5 minuti la tua landing senza contattarti allora c'è qualche problema con la landing.

    Valerio Notarfrancesco


  • User Attivo

    Grazie della spiegazione 🙂
    di certo personalmente mi sto già attivando per ridurre un po'le mie frequenze di rimbalzo, che sono alte (una sopra l'80% l'altra sopra il 60%) nei miei blog in firma ...
    ... ovviamente non è dato di sapere se influisca più la frequenza di rimbalzo o il tempo di permanenza sulle pagine per Google ...


  • Super User

    Ho impressione, ma lo ripeto è solo una mia peculiare impressione, che Panda abbia "amplificato" l'importanza di determinati fattori tra i quali posso distinguere, a mio avviso e salvo miglior parere, sicuramente il "tempo di permanenza sulle pagine" , il "numero di pagine viste per visitatore" e dunque "la frequenza di rimbalzo" e non per ultimo la quantità di visitatori "nuovi" inversamente proporzionale dunque alla fidelizzazione.

    Ovviamente sono solo mie considerazioni in base all'esperienza che sto facendo in questi ultimi mesi.

    Non a caso alcuni miei siti che hanno una bassissima frequenza di rimbalzo e un discreto numero di pagine per visitatore, nonchè un tempo medio di permanenza , sono "lievitati" in fatto di posizionamento e visite , mentre per altri miei siti , dove questi fattori non sono affatto al top, stranamente hanno avuto una flessione consistente proprio mentre gli altri "lievitavano".

    Coincidenze?


  • User Attivo

    In teoria per noi produttori di contenuti inediti (e si spera minimamente interessanti) dovrebbe diventare garanzia di successo ... sperando che Google sia bravo a compiere quell'operazione di cui parlava vnotarfrancesco del capire che un utente si è allontanato soddisfatto della ricerca anche se non ha visitato tante pagine o non ci è stato sopra 5 minuti ...


  • User Attivo

    La risposta penso si possa comprendere partendo dal concetto di frequenza di rimbalzo. Cito la definizione di Google Analytics: "La frequenza di rimbalzo indica la percentuale di visite di una sola pagina, ossia le visite in cui l'utente ha abbandonato il sito dalla pagina di destinazione. Questo parametro è un indicatore della qualità delle visite. Una frequenza di rimbalzo elevata in genere indica che le pagine di entrata non vengono giudicate pertinenti dai visitatori. Più efficace è la pagina di destinazione, più numerosi saranno i visitatori che rimarranno sul sito e realizzeranno una conversione. Puoi ridurre al minimo la frequenza di rimbalzo adattando la pagina di destinazione alle parole chiave e agli annunci utilizzati. Le pagine di destinazione devono fornire le informazioni e i servizi garantiti nel testo dell'annuncio."

    Oltre a vari fattori dipendenti dalla qualità delle informazioni, facilità di lettura, velocità di caricamento, si deve indubbiamente aggiungere la giusta impostazione degli obiettivi relativamente a quella landing page... Un obiettivo potrebbe essere quello di visitare un'altra pagina, oppure il tempo di permamenza sul sito. Maggiore è la capacità di "azzeccare l'azione" che il nostro utente compie a seguito di quella visita maggiore sarà la possibilità di vedere migliorare la frequenza di rimbalzo..:surprised:

    Non credo che la frequenza di rimbalzo possa essere oggi così determinante nella direzione del ranking proprio perchè dipendente dalla tipologia di sito web, dal tipo di ricerca e dagli obiettivi impostati. Posso dire di avere casi di keyword molto importanti ben posizionate in prima pagina, con frequenze di rimbalzo superiori all'80%...

    Indubbiamente al centro di ogni considerazione sono le impressioni degli utenti su quella pagina, il primo nostro obiettivo sarà sempre più quello di soddisfare gli utenti e quindi analiticamente vedere migliorare il bounce rate, inevitabilmente poi Google si adeguerà all'esigenza degli utenti di vedere i nostri siti facilmente individuabili e quindi ben posizionati..:wink3:


  • User Attivo

    Uno dei siti che gestisco ha una frequenza di rimbalzo del 60%, ma nonostante questo per diverse migliaia di query sono in prima pagina di google, e con moltissime in prima posizione.

    Il panda non ha toccato minimamente gli accessi ai siti.

    La definizione che fa analitycs di frequenza di rimbalzo è senza senso per una ricerca organica, vale più che altro per chi si sponsorizza tramite adword.

    Nella ricerca organica, partendo dal presupposto che io faccio di tutto per creare pagine pertinenti al titolo ed alla descrizioni riportati, sei tu google che "devi" (lo dico tra virgolette perché per fortuna lo fa di suo, e se non ci fosse farei un altro mestiere) portarmi visitatori che fanno ricerche relative al mio contenuto.
    Poi nel mio sito non è detto che l'utente debba fare particolari azioni, potrebbe voler solo leggere quello che è scritto.

    Diverso invece per la vendita di un prodotto: se attiro un utente, pagando, desidero anche che lo stesso faccia un'azione: possibilmente un acquisto, ma per lo meno che legga le condizioni di vendita, il prezzo, foto del prodotto, chi è che fa la vendita, quanto tempo di vuole per la consegna ....
    Quindi si che in questo caso un bounce rate del 100% è deleterio, indica una spesa pubblicitaria inutile.

    Io cerco di creare pagine più complete possibili sull'argomento trattato, google solitamente le pagine più complete sono anche le prime che segnala, ma poi ovviamente la completezza fa si che l'utente trovi subito quello che gli serve, senza dover visitare altro. Inoltre per tanti che come me guadagnano con adsense, la frequenza di rimbalzo elevata è proprio lo scotto da pagare (se l'alto rimbalzo deriva da adsense, significa anche alto guadagno, ed è questo l'obbiettivo che è proporzionale al bounce rate).