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- Elenco comparatori di prezzo gratuiti e non. Inizio la lista io voi continuate
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Ciao a tutti, leggendo i post sopra perpecisco un senso di dipendenza dai comparatori tradizionali. Tempo fa partecipai ad una conferenza con un General Manager di un famoso comparatore il cui il titolo era: Fuori dai comparatori... fuori dall'e-commerce. I comparatori più famosi fungono solamente come strumento di marketing volto alla canalizzazione di visite presso i siti web dei venditori online. Tutti quelli gratuiti diventeranno prima o poi a pagamento. Usano la gratuità per arrivare ai listini dei venditori online. Raggiunto un certo numero di clienti diventano a pagamento. Mi chiedo però come certi negozi online possano continuare a cascare in questo loop esigendo la gratuità dei comparatori...
Voi pensate che Google Shopping rimarrà gratuito ???
A mio avviso la strategia di Google Shopping è chiarissima ma nessuno la vede ! Stanno creando una filiera (distribuzione) online dove sono presenti come attori attivi. Esempio: l'utente finale cerca su Google un prodotto e può generare redirect sui siti inserzionisti (Ad-word core business di Goolge). Google integra i listini dei venditori online sulle sue pagine di ricerca (Google Shopping ora gratuito). Facendo concorrenza diretta ai comparatori stessi che usano ad-word per pubblicizzare il loro comparatore. Una volta che l'utente finisce sul sito del venditore online userà per pagare Google Shopping (a pagamento). Quello che cerco di spiegare è che Google genererà vendite su tutto il ciclo di acquisto in internet.
Ci vorrebbe quindi un comparatore di nuova concezione che aiuti i venditori online a recuperare la marginalità persa. Un vero partner commerciale che oltre a dare visibilità aiuti veramente a vendere il prodotto.
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Ciao Tito, in largo modo capisco e comprendo quello che hai detto, però vorrei fare una considerazione, secondo me il problema non è che i comparatori diventano a pagamento, il problema nasce quando ti danno poco, o niente nei confronti di quello che ti chiedono, un' amico che aveva un sito lo ha chiuso perche spendeva una cifra per farsi pubblicità e poi alla fine non guadagnava molto visto i costi che pretendevano i comparatori e altri. Sulla tua domanda se google Shopping rimmarrà gratuito non saprei risponderti ma vorrei fare una domanda e mi piacerebbe avere una risposta da tutti, non è che google sta cercando di monopolizzare il web, nasce facebook e lei tira fuori qualcosa di simile, ora lancia un comparatore e toglie lavoro a altri comparatori, domani, non è che i nostri figli pagheranno google anche per avere un computer a casa?
Io non ho nessun interesse sul web, nel senso che non ho un sito però mi chiedo c'è qualcuno che vigila su tutto questo? Poi non trascuriamo gli e-commerce, molti di questi hanno il domicilio fiscale all' estero, perche? perche quando ti arriva la fattura ( mi è capitato ) la mandano con l' iva non pagata, quindi convinto di aver risparmiato nell' acquisto mi trovo ad aver partecipato a un' evasione fiscale. Anche qui c'è qualcuno che vigila? se a voi risuta che c'è fatemelo sapere che avrei qualcosa da scrivergli.
A saluto a tutti
ciao@Tino79 said:
Ciao a tutti, leggendo i post sopra perpecisco un senso di dipendenza dai comparatori tradizionali. Tempo fa partecipai ad una conferenza con un General Manager di un famoso comparatore il cui il titolo era: Fuori dai comparatori... fuori dall'e-commerce. I comparatori più famosi fungono solamente come strumento di marketing volto alla canalizzazione di visite presso i siti web dei venditori online. Tutti quelli gratuiti diventeranno prima o poi a pagamento. Usano la gratuità per arrivare ai listini dei venditori online. Raggiunto un certo numero di clienti diventano a pagamento. Mi chiedo però come certi negozi online possano continuare a cascare in questo loop esigendo la gratuità dei comparatori...
Voi pensate che Google Shopping rimarrà gratuito ???
A mio avviso la strategia di Google Shopping è chiarissima ma nessuno la vede ! Stanno creando una filiera (distribuzione) online dove sono presenti come attori attivi. Esempio: l'utente finale cerca su Google un prodotto e può generare redirect sui siti inserzionisti (Ad-word core business di Goolge). Google integra i listini dei venditori online sulle sue pagine di ricerca (Google Shopping ora gratuito). Facendo concorrenza diretta ai comparatori stessi che usano ad-word per pubblicizzare il loro comparatore. Una volta che l'utente finisce sul sito del venditore online userà per pagare Google Shopping (a pagamento). Quello che cerco di spiegare è che Google genererà vendite su tutto il ciclo di acquisto in internet.
Ci vorrebbe quindi un comparatore di nuova concezione che aiuti i venditori online a recuperare la marginalità persa. Un vero partner commerciale che oltre a dare visibilità aiuti veramente a vendere il prodotto.
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Bino ci sono due comparatori che dispongono per prezzo, io uso spesso trovaprezzi.it e da poco ho scoperto ilbracco.it che pure dispone solo per prezzo.
Non saprei se è gratuito ma mi piace propio perchè dispone per prezzo e graficamente è molto semplice@bino1979 said:
Molti però, tipo shopmania e altri hanno l'opzione a pagamento e non. Certo con l'opzione a pagamento si è sempre più sopra.
In twenga ad esempio girano anche annunci di kelkoo. Vuoi che non vengano meglio posizionati rispetto ai free?
Anche loro dovranno monetizzare.
Difficile sarà vedere un comparatore che dispone i risultati ordinati per prezzo e che sia gratuito.
Comunque continuiamo la lista.
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Il bracco non dovrebbe più essere a gratis.
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Google Shopping diventa a pagamento.
La transazione al nuovo modello di business inizia questa estate negli Usa, all'inizio del prossimo anno nel resto del mondo.
http://googlecommerce.blogspot.it/2012/05/building-better-shopping-experience.htmlValerio Notarfrancesco
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Così si apre lo spazio per altri comparatori gratuiti. Non credo che ci sia un folla folla di gente se diventa a pagamento. AL massimo cannibalizza quelli a pagamento.
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Volendo creare una lista esaustiva secondo me sarebbe anche utile distinguere i comparatori a pagamento in base al tipo (pay-per-click, pay-per-sell come bestshopping, o pay-per-lead)
Tra i comparatori gratuiti posso segnalare icecat.biz (utilizzabile piu' che altro da chi vende informatica / telefonia / elettronica).
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Tra i comparatori prezzi gratuiti vi segnalo [...]
Il comparatore è e rimarrà gratuito.
L'iscrizione è riservata agli e-commerce del settore salute, integratori, erboristeria, fitness, sport, bellezza ed affini.
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Nuovissimo comparatore di prezzo gratuito: cliccaprezzi.it
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Salve ragazzi a quanto pare c'è anche questo bel comparatore cliccaprezzi.it cosa ne pensate ?
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Aggiorno al volo la lista. Se qualcuno l aintegra è meglio per tutti.
Kelkoo: A pagamento
Shoppidoo: A Pagamento
shoppalo.it: A Pagamento
okprezzi.it: A pagamento
Ciao: A pagamento
prezzolandia.it: A pagamento
Shopmania: Gratuito
Prezzi shop:a pagamento
Ilpiùbasso.it: a pagamento
Twenga: a pagamento
Buycentral a pagamento
mrwallet a pagamento
bestshopping a pagamento
Idealo a pagamento
trovaprezzo a pagamentoGoogle Shopping: Gratuito ma presto a pagamento (negli USA lo è già in Italia si parla di gennaio 2013 per la versione solo a pgamento)
Trovaofferte:Gratuito
cliccaprezzi.it gratuito
confrontaprezzi Gratutito
prezzifacili Gratuito
prezzobasso .eu credo gratutito ma non ne sono sicuro
icecat.biz gratuito
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Lamtalia Gratuito
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Non capisco se prezzi-online com è gratutito o a pagamento. Qualcuno ha info dirette?
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@bino1979 said:
Non capisco se prezzi-online com è gratutito o a pagamento. Qualcuno ha info dirette?
......................... E neanche listaprezzi e pricedefy
Notizie al riguardo? Diversamete invio una mail di richesta a tutti e tre.
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Google shopping è passato a pagamento, almeno ho capito così... e così dicono su internet un pò tutti.
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Ciao a tutti... scusate se mi allaccio ad una discussione vecchia, ma non mi tornano delle cose...
i comparatori a pagamento sono la soluzione migliore per veicolare traffico ma al tempo stesso ti "succhiano" il guadagno... quelli gratuiti servono fino ad un certo punto (per me che sto iniziando a budget ridotto sono comunque un'opportunità -o no?-). Tra le altre cose, se non sbaglio, la maggior parte fa fattura dall'estero, con relativo obbligo di intrastat e varie ed eventuali (con relativi ulteriori costi). Ma ne vale davvero la pena?
Nel mio caso per esempio, che vendo anche penne da 30 centesimi, dove la marginalità è davvero risicata, non è più il costo del guadagno?
Grazie
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Riprendo questa discussione per sapere gentilmente, da quegli utenti che hanno utilizzato gli aggregatori a pagamento, quali sono stati i costi e come sono stati proposti (PPC, fisso mensile, etc..)
GrazieMario