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Causa per sito web cancellato
Salve a tutti!
Vorrei raccontarvi quello che mi sta succedendo:
Da Gennaio a Maggio di quest anno ho lavorato per un Azienda di realizzazioni web e grafica, mi occupavo di siti internet,
il secondo e ultimo lavoro da loro affidatomi era il restyle del sito di un Associazione per un compenso di ?400 (notare l'altezza della cifra).Ho scelto di usare Joomla, fatto le prime bozze e dopo il consenso ho caricato il nuovo sito sul dominio dell associazione in una folder secondaria, dove poteva essere verificato.
Per farla breve sono passati circa due mesi, tra modifiche, aggiunte varie che l'Azienda mi richiedeva e nel frattempo l'Associazione aveva già inserito nuovi articoli grazie alla password di amministrazione Joomla; il mio compenso invece non è mai pervenuto.A questo punto ho deciso di chiudere il rapporto di lavoro, portandomi dietro il sito che avevo tutta l intenzione di rivendere a un prezzo migliore,
la reazione dell'azienda è stata molto negativa minacciando strade legali, poichè gli articoli scritti dall' Associazione non erano più reperibili.
Dopo aver negato ogni cosa chiudo i ponti con loro e circa un mese dopo mi arriva a casa la lettera del loro avvocato.Secondo loro non avevo il diritto di vendere a nessun altro il sito che ormai apparteneva a loro,
di aver danneggiato l'Azienda agli occhi dell'Associazione cliente (danno d'immagine)
in più sostengono che io non abbia adempiuto agli obblighi contrattuali utilizzando Joomla e quindi (testuali parole)' copiando pedissequamente il lavoro da altri siti'.
La chicca sta sul finale, l'Associazione loro cliente avendo perso i dati da loro scritti avrebbe intenzione di denunciarmi penalmente secondo l'articolo 635 bic c.p. di danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici, che prevede la pena della reclusione da sei mesi a tre anni per colui che 'distrugge, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili sistemi informatici o telematici altrui, ovvero programmi, informazioni o dati altrui'.Mi sono rivolto ad un avvocato,
dapprima il loro danno ammontava a ?5000 e dopo bonario patteggiamento sarebbero scesi a ?2500,
se non accetto mi denunciano ufficialmente.Devo dire che mi brucia parecchio tutta questa situazione....
purtroppo il mio avvocato non è neanche molto afferrato in materia informatica.
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Ciao Toten,
la questione è un po' complessa, e dipende principalmente dagli accordi (contratti) in gioco.
In linea di massima se il lavoro non ti è mai stato pagato, appartiene ancora a te, per cui puoi farne quello che vuoi. Un problema può essere l'oscuramento dei loro articoli,ma anche qui il problema è che se non ti hanno pagato il lavoro è sempre tuo.
Il problema, da come mi pare di capire, è che lavori per un'azienda, per cui in realtà il sito sarebbe dell'Azienda, in quel caso tu non puoi fare altro che rivalerti sull'Azienda che ti ha commissionato il sito, mentre il tuo oscuramente del sito potrebbe essere illegittimo.
Come dicevo, tutto dipende da cosa c'è scritto nei contratti (o accordi) intercorsi tra di voi.
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Se non ricordo male, come precisato da bsaett, dovrebbe rientrare quanto viene definito dalla legge sul diritto d'autore che, a meno di diversa contrattazione, dice:
un dipendente (credo rientri anche la tipologia a progetto) che crea un'opera (ad esempio un sito web) per una azienda che commissiona il tutto dietro mandato ottenuto da cliente di quest'ultima possiede solo la proprietà intellettuale sull'opera sviluppata.
I diritti di utilizzazione anche economica dell'opera rimangono di proprietà della azienda che ha commissionato l'opera.
In sostanza, se ricordo bene, un collaboratore che sviluppa un sito web per una web agency o altro non può decidere cosa farne del sito web creato, tantomeno di sua iniziativa oscurare il tutto anche se non pagato.
Piuttosto avrei inviato una raccomandata con richiesta del pagamento.
Ancora prima, però, avrei optato per caricare il sito web da mostrare sia alla agenzia che al loro cliente in un mio spazio web così da eliminare subito ogni possibile seccatura derivante da possibili inadempienze nel pagamento... però che dire si legge sempre più spesso di fatti del genere...