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Guida turistica, minimi e inps?
Buonasera a tutti.
Scusate se userò in modo improprio alcuni termini, sono completamente ignorante in materia.
Sperando che qualcuno possa aiutarmi proverò a spiegare qual è il mio dubbio.*Una guida turistica (e ambientale) e un laureato in scienze naturali decidono di lavorare nel turismo "naturalistico" fornendo ai clienti escursioni guidate tipo "birdwatching" e simili.
Stimano un volume di affari annuale di circa 16000 euro di incasso (lordi di tutto) e circa 4000 euro di spese per il primo anno (pubblicità, acquisto di binocoli per l'osservazione, materiale vario). Non sono ancora prese in considerazione spese di gestione.*
Vagliano vari tipi di società... e lasciano subito perdere per l'(assurdo) elevato costo di apertura anche di una semplice snc.
L'idea che hanno è dunque la seguente:
la guida turistica (colui che si occuperà prevalentemente dell'attività) apre p.iva nel regime dei minimi mentre il laureato in scienze naturali (che parteciperà saltuariamente all'attività) avrà il ruolo di collaboratore esterno e le sue prestazioni saranno inquadrate come "prestazioni di lavoro occasionale (con ritenuta d'acconto?)".Prima domanda: può essere un ragionamento corretto?
Ipotizzando che sia la scelta migliore, restano i seguenti dubbi:
È meglio aprire partita iva come libero professionista o come impresa?
Dal momento che la guida turistica svolgerà comunque lavoro dipendente per la stagione estiva (dai 4 ai 6 mesi), come calcolare l'inps? Se iscritto alla gestione separata il 17%? Ma su quale reddito? E se iscritto alla cassa commercianti (o comunque terziario) deve pagare tutti i 2800 e rotti euro anche se lavoratore dipendente parte dell'anno?
Come e con quali limitazioni può essere gestita la figura del "collaboratore"? È possibile che il suo guadagno contribuisca ad aumentare le spese di chi ha la p.iva riducendo così l'imponibile?
Queste le domande principali, ma a dire il vero molti altri dubbi si affacciano alla mente.. se qualcuno però potesse gentilmente riuscire a far luce su queste, sarebbe grandioso.
Grazie mille fin d'ora!!
PS. piccola riflessione: da un mio breve calcolo risulta in pratica che a meno di non raddoppiare o quasi il volume d'affari, la maggior parte del guadagno se lo prende lo Stato e l'inps... o meglio dovremmo lavorare per pagare tasse e pensione. Per non parlare dell'apertura di una società, dove solo per coprire i costi notarili dovrei lavorare 2 mesi. Non lo trovo normale.
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Proverò a sintetizzare le varie domande, forse non tutti hanno il tempo di leggere più di poche righe.
Domanda 1:
Come e quanto deve pagare per quanto riguarda l'INPS chi ha p.iva contribuenti minimi ma per parte dell'anno (dai 4 ai 6 mesi) svolge contemporaneamente lavoro dipendente?