Buon giorno a tutti.
Vorrei contribuire con l'esperienza vissuta sulla mia pelle al problema della tassazione per i residenti italiani all'estero.
Premetto che quanto vi segnalo deve essere preso con prudenza verificando nel paese in cui vivete le regole applicate e le modalità di tassazione e convenzioni attuali esistenti.
Parlo di una famiglia con figli minori, se i figli sono maggiorenni o frequentano l'università o non si vogliono trasferire le cose sono differenti.
Ad ogni modo ci sono 3 (tre) punti chiave da considerare per essere considerati residenti all'estero e devono essere tutti e TRE RISPETTATI.
1- Iscrizione AIRE : se conviventi o con moglie/marito e figli, l'iscrizione deve essere effettuata da tutti i membri della famiglia, la mancata iscrizione anche solo dei figli non fa decadere lo status ma vi complica la vita, ed in ogni caso il comune di residenza dovrebbe farlo d'ufficio per i figli minorenni, idem per la moglie.
2- Lavorare all'estero per più di 182 giorni +1 - ad ogni modo se lo fate solo per un anno e poi rientrate vi consiglio di valutare la possibilità di considerarvi con doppia residenza che è cosa un po diversa.
3- risiedere effettivamente all'estero (prova eventuale fatture bollette ricevute d'affitto etc.) e rientrare sporadicamente in Italia (van bene le ferie Natale e Pasqua ma non per 5 mesi... tanto per intenderci), cioè il centro vitale (famiglia, lavoro, scuola dei figli) è all'estero e non in Italia.
Tanto per intenderci se io sono all'estero ma la mia famiglia e rimasta in Italia e la mia casa di proprietà è in Italia e all'estero sono solo in affitto, e rientro ogni 15 giorni in Italia ,non sono residente estero ma avrò la doppia residenza che è una cosina un po differente da quanto stiamo trattando. In Italia si chiama domicilio.:o
Bene, fatto e capito questo vediamo cosa abbiamo in Italia di nostro:
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Conto corrente bancario - Chiudere il conto e aprirne uno come residente estero. Potete tenere attivo il vecchio cc per un po ma poi è d'obbligo farlo perchè non siete a posto con le trattenute fiscali e anche la banca non lo è.
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Titoli azioni BTP etc... - vanno girati tutti sul conto residente estero.
Se prima avevate i titoli depositati nel Monte titoli spa che provvedeva al pagamento e alle ritenute per vostro conto (conto amministrato), come residente estero dovrete dichiarare interessi dividenti plusvalenze sul modello unico e pagarci le tasse residue (conto dichiarativo).
Stesso importo andrà dichiarato nel paese di residenza estera con relativa quietanza di tassa già pagata da portare in detrazione ,per effetto dei limiti della doppia tassazione, vedere le convenzioni in atto.
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Proprietà immobiliari - la prima casa se acquistata ai sensi dell'art.67 TUIR continua ad essere prima casa se vi avevate stabilito la residenza prima di trasferirvi all'estero. Se durante il trasferimento all'estero l'affittate il reddito andrà dichiarato in Italia, cosi come andranno pagate IMU Tassa rifiuti etc.
Se non la affittate (per alcuni anche se l'affittate ma io andrei cauto) per l'Italia rimane la vostra prima casa per cui nulla cambia.
L'eventuale reddito per l'affitto andrà dichiarato anche nel paese di residenza estera e avrà lo stesso trattamento degli interessi sui titoli, si somma.
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Auto moto etc - il comune una volta che vi ha iscritti all'AIRE dovrebbe comunicare i dati alla motorizzazione la quale dovrebbe mandarvi a casa gli adesivi da applicare sul libretto e patente (per le vecchie in formato cartaceo), pagare bollo e assicurazione se non tenuta in box. Alcuni dicono che bisognerebbe richiedere anche la targa come escursionista estero ma non ho trovato sufficienti indicazioni in merito e continuo ad informarmi.
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Altre proprietà immobiliari continuano ad essere tassate come prima ma ricordatevi di denunciarne il reddito e o le plusvalenze in Italia(sotto vedremo cosa fare nel nuovo paese di residenza)
Bene adesso vediamo cosa comporta essere residenti esteri nel paese scelto: io sono in Canada e quindi parlo del Canada anche se in linea di principio le cose non sono poi così differenti (vedere sempre convenzioni doppie tassazioni)
Una volta ottenuto il permesso di soggiorno con visto lavorativo durata max 3 anni rinnovabile per altri 2 o ottenuto permesso di residenza definitiva, ci sono un paio di cose da fare subito. Trovarsi un alloggio, affitto o acquisto dipende da voi. Iscriversi all'assistenza malattie (come nostra ASL) fatelo subito perchè ci mette circa tre mesi ad arrivare la tesserina e se state male in Canada vi spennano completamente (pronto soccorso 750 $ca solo per farsi visitare e se devono ricoverarvi avete finito di vivere) Richiedere il numero di Assicurazione Sociale (attenzione a questo numero: è il vostro identificativo, va solo dato allo stato obbligatoriamente e a nessun altro. Se qualcuno s'impadronisce del vostro numero può praticamente fare tutto quello che fate voi solo che poi a pagare sarete solo voi, vi rubano l'identità... per cui OCCHIO!!!), aprire un conto in banca (per tutte le questioni riguardanti le linee di credito si rimanda a forum differenti), iscrivere i figli a scuola etc.etc.
Pensate sia tutto .....ebbene no.
Dovete sapere che per quanto riguarda le tasse il Canada (ma anche l'Italia) considera i suoi residenti tassabili per tutto quello che producono nel mondo.
Quindi anche voi.
Allora dovreste alla prima dichiarazione dei redditi dichiarare quali, quante e che valore hanno tutte le vostre proprietà lasciate in Italia, come se alla data della vostra partenza voi le aveste vendute sul suolo ITALIANO (anche se non è vero) e le aveste ricomprate il medesimo giorno ma come residente CANADESE.
Questo perchè il Canada pretende che eventuali plusvalenze introitate dopo il giorno della vostra nuova residenza le si paghino in Canada.
La complicazione deriva però dal fatto che non esiste in Italia (che io sappia) per i privati cittadini (discorso diverso per le società o ditte) nessun modello fiscale che mi permetta di trasferire dei beni dall'Italia all'estero senza farne una effettiva vendita.:?
Nemmeno il tanto fantomatico modello RW che nessuno compila, sbagliando. Attenzione ai trasferimenti di denaro dall'Italia all'estero etc. l'omissione del RW vi fa diventare automaticamente evasori.
Allora che fare se non esiste un modello?
Ecco alcune indicazioni: Prima casa in Italia.
Procuratevi una stima certificata da un abilitato comprovante il valore della vostra casa alla data di partenza o il più vicino possibile. Se per caso la vendete, visto che in Italia non pagate plusvalenze se l'avete abitata per più di 5 anni e un giorno ( anche in Canada la prima casa non viene tassata ma dovete dichiarala), avrete la possibilità di dichiarare il valore della plusvalenza dalla data di residenza e non da quella di acquisto.(Anche se non dovreste però in ogni caso pagare imposte in Canada sulla prima casa italiana)
Seconda casa e titoli.
Visto che non esiste questo famoso modello dichiarativo procuratevi ugualmente una stima certificata (per i titoli o fondi o azioni basta la quotazione di borsa sui giornali alla data e - del cambio -) .
Se vendete, le plusvalenze andranno dichiarate e pagate in Italia.
Lle stesse calcolate dal giorno della nuova residenza in Canada dichiarate e pagate in Canada e allo stesso tempo porterete in detrazione" pro quota-data" quanto pagato in Italia facendo riferimento al valore delle stesse al giorno del vostro trasferimento ( un po complicato e poi voglio vedere chi mi certifica il pagato "pro quota-data", ma così è e cosi funziona):x
Bene per il momento è tutto. Consiglio: se vi trasferite e lo fate definitivamente vendete tutto e portate via tutto, vi complicate meno la vita.
Se non vi siete iscritti all'AIRE e la vostra famiglia e i vostri beni risiedono in Italia non dovete cercare di capire cosa sono i residenti estero ,perchè voi siete ancora residenti in Italia, quindi dovrete tassare i redditi percepiti all'estero in Italia e non il contrario.