Ho letto che il 4 Dicembre sul blog ufficiale di Google googleblog.blogspot.com/2009/12/personalized-search-for-everyone.html, è arrivata la notizia che i risultati personalizzati sono stati attivati di default per tutti (che abbiano fatto la login o meno). In giro ci sono molte opinioni e vari articoli su come cambierà il modo di fare SEO (uno l?ho anche tradotto cli.gs/RandFishkin); siccome qui non sono riuscito a trovare interventi recenti in proposito, mi chiedevo cosa ne pensate e se qualcuno sta già impostando qualche strategia.
white.seo
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Post creati da white.seo
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Impatti SEO della Google Personlaized Search
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Un nuovo blog per i professionisti del Web
Se il tuo lavoro e la tua passione è il Web e non hai il tempo di leggere articoli in inglese, adesso esiste il blog www.ideawebitalia.it. Pubblichiamo una selezione di articoli scelti da esperti di livello internazionale, tradotti in italiano su esplicita autorizzazione degli autori; si parla di SEO, Web marketing, strategia e tattica della vendita online, gestione dei contenuti, web analytics. E? il Web professionale, dove si analizzano le nuove tendenze ed i vecchi errori. Si parla di quello che funziona e di quello che non funziona più.
Facci sapere che ne pensi. -
RE: [Landing Page] realizare una landing page
Una landing page ha lo scopo di massimizzare le conversioni e pertanto devi partire guardando nella testa del cliente. E? essenziale avere chiaro in quale contesto mentale agisce il cliente, cosa cerca, quale è il problema che vuole risolvere sul tuo sito, quali parole ha usato per la ricerca. Per esempio: se vuoi promuovere un pacchetto turistico è essenziale dare un messaggio diverso se il cliente è giovane e single o se si tratta di una famiglia con bambini e le parole che si aspettano saranno diverse. I loro obiettivi saranno differenti e le parole che avranno utilizzato per giungere al tuo sito saranno differenti.
In genere per capire chi è il cliente, cosa vuole e che parole usa si studiano le leyword pertinenti al prodotto o servizio che offri. Poi si disegna una pagina essenziale (scrivila e poi togli parole e immagini fino a che non resta che l?essenza pura del messaggio) che amplifichi le sensazione del cliente di essere nel posto giusto.
Attenzione a non cadere nell?errore comune di fare marketing in questa fase: siamo ormai arrivati alla vendita, il cliente è già entrato in negozio abbiamo già la sua attenzione e adesso è lui che ha bisogno di tutta la nostra attenzione. E? una distinzione critica: le animazioni ed i banner pubblicitari qui sono di ostacolo alla sua missione. Dobbiamo vincere i suoi timori e dissipare i suoi dubbi. Quindi frasi corte, chiare e link di spiegazione e rassicurazioni, ma soprattutto una forte chiamata all?azione che in pratica è un ?verbo? posto su un elemento azionabile: link o pulsante.
Questo è un misero Bignami della landing page, per approfondire ci sono molti articoli e testi sulle tecniche persuasione della vendita online ma ci tengo a dire un'ultima cosa: fare una landing page non si conclude affatto con la sua realizzazione, quello è l?inizio dell?avventura. Le landing page vanno provate, misurate (web analytics) modificate e via di seguito. -
RE: Il numero di click a una pagina interna conta?
Purtroppo no. Spero che sia solo uno scossone dovuto ad un aggiustamento dei criteri di ranking a cui stanno lavorando.
Ho visto una intervista su WebProNews al responsabile dello sviluppo della ricerca Microsoft che annunciava molte novità, fra cui grandi passi avanti nell'interpretazione semantica dei contenuti. Probabilmente arriverà prima il teletrasporto, però il messaggio è chiaro: stiamo lavorando sodo per migliorare i risultati e sorpassare Google.
C'è da aspettarsi che stiano collaudando i loro nuovi algoritmi. Quindi, calma e gesso. -
RE: wordpress solo pagine, un suicidio seo?
WordPress è nato per gestire contenuti in cui la variabile tempo ha importanza: data di pubblicazione, storicizzazione, ordinamento cronologico dei post; inoltre gestisce in modo nativo i feedback ed i colegamenti con lgi altri siti (pingback); insomma, è un CMS per centenuti dinamici in un ambiente collaborativo, tipicamente un Social Media.
Naturalmente ci sono le *pagine *per creare contenuti più statici, ma non hanno un adeguato supporto nativo.
Dal punto di vista SEO funziona alla grande, ma altrettanto bene funziona Joomla!, che invece è un CMS per uso generale.
Funzionano tutti e due bene per il SEO, perché le pagine le disegni da solo con i tag che vuoi, dove li vuoi; il CMS aggiunge solo i contenuti dove decidi tu.
P.S.
Joomla! richiede più di risorse macchina di WordPress. -
RE: Il numero di click a una pagina interna conta?
Sono daccordo con te, i link interni contano.
In termini strettamente algoritmici i link interni distribuiscono solo il Pagerank complessivo del sito sulle pagine interne, però in una visione SEO più generale il vero beneficio sta nel fatto ogni link conferma al motore di ricerca di cosa parla quella pagina e gli attribuisce un voto. Questo secondo me è il motivo per cui il sito comincia a funzionare meglio: risulta più a fuoco il suo tema generale.
Una novità dalla Microsot che certamente avrete già sentito: sta per arrivare il BrowseRank, il nuovo criterio Microsoft per valutare una pagina basandosi sui dati di navigazione dei browser Microsoft: tomshw.it/news.php?newsid=14912
o se preferite deliziarvi con l'oscura teoria dei grafi sotto l'ombrellone:
research.microsoft.com/users/tyliu/files/fp032-Liu.pdf -
RE: Strumenti Webmaster Google non affidabili?
Anch'io ho notato le stesse discrepanze, però devo dire che talvolta sono stato tratto in inganno dalla "location" della ricerca impostata male.
Non è la sola cosa che funziona così, così. -
RE: Link popularity: verso home page o pagine interne?
Non sono sicuro di aver capito il caso: stai utilizzando delle doorway page che puntavano ad una pagina specifica e poi hai ri-diretto i link verso la homepage per richiesta del cliente?
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RE: Il numero di click a una pagina interna conta?
Google ha diffuso la Google bar (e c'è che dice anche Google Analytics) per tracciare il comportamento dei navigatori web: il numero di click effettuato su una pagina e il tempo trascorso su ogni pagina.
Inoltre traccia il numero di click fatti sui link della sua pagina di risultati, infatti nell'area Webmaster Tools fornisce conteggio di click per keyword.
Sono anni che raccolgie dati, ma non ci sono per adesso evidenze che abbia inserito l'informazione nei suoi algoritmi. -
RE: quale layout per migliore posizionamento?
- Secondo me la scelta l’opzione A e B sono equivalenti in termini di indicizzazione, infatti i contenuti sono comunque organizzati per categorie. Se i link alle categorie li metti in testa, al posto del menù di primo livello o di fianco nella colonna di destra o di sinistra, per i motori di ricerca non c’è differenza. Va bene comunque. Quindi puoi concentrarti su come viene meglio per i tuoi visitatori.
- Ho appena realizzato un piccolo sito con WordPress (confermo che è una bomba), e se si tratta solo di visualizzare qualche elemento grafico ad hoc per ogni sezione, basta effettuare un test sul codice della categoria in cui si trova la pagina ed includere l’oggetto voluto. Detto così sembra più complicato di quello che è.
- Secondo me sul tema di AdSense hai toccato un punto dolente di questa architettura: un sito che porta contenuti poco o per niente correlati fra loro non ha solo difficoltà a farsi classificare da AdSense, ma anche a posizionarsi sui risultati, a causa della poca “focalizzazione” dei contenuti su un tema specifico.
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RE: Vendita link e penalizzazione
Il criterio con cui Google determina se un link è a pagamento è come sempre apprissimato ed arbitrario (almeno all'inizio). Per adesso in via non ufficiale dicono di utilizzare un algoritmo basato sul numero di link e la loro posizione sulla pagina (mi piacerebbe capire meglio come), allo scopo di individuare le link farm, ed avvertire quelli che lo fanno in modo massivo.
Penso comunque che sia questione di misura: Google è interessato a eliminare le link farm, ma qualche link piazzato in modo naturale nella pagina non dovrebbe far scattare allarmi, altrimenti Google dovrebbe penalizzare metà del siti Web. -
RE: Un consiglio ....
Il consiglio di andreajazz è esattamente la raccomandazione del gruppo responsabile della qualità dei risultati di Google (tra cui Matt Cutts), riguardo ai siti multilingua.
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RE: crearsi una cerchia di siti affini
Le reti di siti nacquero quando il **PageRank **diventò il parametro più importante per il posizionamento su Google. Per come è fatto l'algoritmo che calcola il PageRank è comunque necessario avere un link esterno che inneschi la distribuzione del PageRank all'interno della rete. Quindi senza link esterni le reti di siti non funzionano. Le reti ridistribuiscono il PR proveniente dall'esterno sulle varie pagine, "diluendone" il valore. Quindi per far funzionare una rete di siti si devono comunque guadagnare link esterni autorevoli e semanticamente pertimnenti, cioè provenienti da siti il cui contenuto è classificato nella stessa categoria del nostro.
Mi sembra già faticoso lavorare seriamente al link building su un solo sito, senza contare che i link arrivano se i contenuti sono originali e soprattutto utili.
Un sito di successo è quello che da ai visitatori quello che cercano e tanto più è originale e utile, tanto più avrà successo, per cui la domanda che mi viene sempre in mente quando si parla di architetture create solo per aumentare il ranking è: c'è una ragione per cui qualcuno dovrebbe visitare questi siti satelliti? Se c'è allora ognuno di loro è un sito di successo e non ha bisogno degli altri, se non c'è allora come fa a migliorare la reputazione degli altri? -
RE: Posizionamento Sito Multiprodotto
Vorrei aggiungere solo un ultimo elemento allo scenario del sito unico con prodotti differenziati (vedi Amazon, ebay, ecc…): il numero delle pagine è un indice importante per il ranking di un sito, per cui: siti più piccoli, minore visibilità.
A favore della tua scelta invece va detto che se prevedi uno sviluppo consistente delle varie aree allora i siti tematici diventerebbero sufficientemente grandi da camminare da soli e magari con una attenta politica di link potrebbero spingersi a vicenda.
Mi raccomando, massima cautela con gli intrecci di link, per evitare di incappare nei recenti filtri antispamming che individuano le reti di siti affiliati che si linkano l’un l’altro.Avrebbe senso scegliere domini di terzo livello per non disperdere il marchio dell'azienda.
Un ultimo consiglio per i link spontanei: se i vostri clienti hanno dei siti Web fate in modo di motivarli ad inserire un link sui loro siti, corredati da un testo adeguato: tanti clienti, tanti link.
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RE: Posizionamento Sito Multiprodotto
In genere si usa la redirect per re-indirizzare domini multipli acquistati a scopo pubblicitario, per esempio: offerta-estate.miosito.it o cose del genere, o magari si è cambiato il nome del dominio e non si vuole perdere traffico, ma non per spezzare un sito in parti, infatti un altro vantaggio di avere un sito unico è che la homepage siccome raccoglie le sezioni più specializzate, può essere ottimizzata per termini più generici e mano a mano che si scende nelle categorie, le pagine possono essere ottimizzate per frasi più mirate e più di nicchia.
Ma detto questo la mia opinione l0avete capita e quindi la faccio finita di pontificare e cerco invece di essere utile.Se non si vuole incorrere nel rischio di essere penalizzati per sospetto spamming, una redirect deve essere rigorosamente di tipo permanente, ossia deve restituire il codice http 301.
Ci sono vari modi per ottenere questo risultato, un buon tutorial si trova qui:
tamingthebeast.net/articles3/spiders-301-redirect.htm -
RE: Le cose più importanti per un buon posizionamento
Agli occhi dei motori di ricerca, i link autorevoli sono sempre la base della reputazione di un sito, il title focalizza l'argomento, il tag <H1> è solo uno dei circa 200 elementi che servono a Google per determinare il tema della pagina e la rilevanza per una parola chiave.
Comunque il problema è dibattuto ai massimi livelli, puoi vedere lo stato della discussione su seomoz.org/article/search-ranking-factors
Spero possa esserti utilie, almeno a livello di curiosità. -
RE: Posizionamento Sito Multiprodotto
In effetti creare domini anche di terzo livello, come dico tu è sconsigliabile, sia perché come hai correttamente notato si possono duplicare dei contenuti, sia perché il contributo di link popularity dei link esterni non sarà più concentrato su un solo dominio. Non conosco il tuo sito e quindi il consiglio generale è di strutturare bene l'albero di navigazione in modo da dare una struttura verticale alle varie sezioni (cosiddetto "Siloing"). Se la struttura sarà chiara per i visitatori, lo sarà anche per i motori di ricerca, che potrebbero dare rilevanza anche alle sezioni interne e non solo alla homepage, come nel caso dei sitelinks di Google.
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Primi passi sul GT Forum
Salute a tutti,
sono appena arrivato su forum GT e mi presento subito:
ho lavorato come SEO per circa 6 anni, da quando si posizionare siti sul Web voleva dire piazzarli su Altavista, Lycos Alltheweb ecc... e da circa 9 anni faccio il Webmaster.Per esigenze di mercato ero un SEO un po' birichino (Balck Hat) ma gli sviluppi di Google e qualche Guru del Web mi hanno redento.
Sono felice di vedere che nel frattempo si è sviluppata una comunità italiana intorno a questi argomenti; spero che le mie esperienze siano un contributo utile per qualcuno, in ogni caso le vostre sono sicuramente un contributo utile per me.