Ciao! Per quanto riguarda le spese e l'apertura della partita iva posso aiutarti io a fare un po di chiarezza. Leggi attentamente:
Allora, aprire la partita iva è INDISPENSABILE per poter svolgere qualsiasi attività commerciale, che sia essa produzione o scambio di beni o servizi. Da aggiungere, però, che la partita iva ha dei costi elevati, che a breve andremo a vedere; quindi, prima di aprirne una, dobbiamo essere certi di poter coprire le spese riguardanti le tasse, oppure avere in mano una strategia tale da permetterci di ricavare il guadagno necessario.
Lo stato non vede come ATTIVITà COMMERCIALE le vendite che non superano 5.000 euro in un anno; altrimenti non potresti vendere neanche ciò che non usi su eBay.
Una volta superata la soglia delle vendite di 5.000 euro in un anno, la tua non è più una VENDITA OCCASIONALE, bensì una vendita duratura, che produce reddito.
In questo caso, se non si vuole incorrere in problemi con le autorità competenti, bisogna aprire la partita iva, esistono due tipi di p.iva e sono:
Partita iva REGIME DEI MINIMI e partita iva regime delle nuove iniziative produttive e imprenditoriali.
Per capire la differenza tra le due, dobbiamo prima andare ad esaminare i costi e le tasse che comporta una partita iva. Al momento dell'apertura non dobbiamo pagare nulla, bisogna semplicemente fare richiesta via web al "registro delle imprese" che provvederà a convalidare la tua richiesta smerciandola all'INPS (istituto nazionale previdenza sociale) e alla CAMERA DI COMMERCIO. Questo, ribadisco, non ha nessun costo.
Nel nostro caso, noi apriremo una partita iva REGIME DEI MINIMI, questa partita iva non deve superare un reddito annuale (quindi differenza tra costi e ricavi) di 30.000 euro in un anno. Con tale partita iva i costi sono (nota bene):
-INPS= in un anno i contributi da pagare all'inps ammontano a 2887 euro, questa somma sarà pagata a rate di 3 o 4 mesi, non ricordo bene. Chiamasi modelli F24. Arrivano direttamente a casa, precompilati. Una sorpresina appena varcata la soglia di casa.
-IMPOSTA del 20% sull'utile prodotto. Significa che dai nostri ricavi annuali detraiamo i costi e otteniamo gli utili ( ricavi-costi = utili/reddito). Quest'altra zavorra si paga ogni anno, alla dichiarazione dei redditi.
-Un'altra tassa riguarda sempre l'inps nel caso, e dico, SOLO NEL CASO tu superi il reddito annuale di 14.000 euro; in tal caso si aggiunge un'ulteriore 20% sul reddito.
Insomma, se fai un calcolo approssimativo, per non chiudere il bilancio in rosso, bisogna oltrepassare annualmente la soglia di guadagno di circa 5.000 euro. Questa è approssimativamente la cifra minima delle tasse allo stato. Da dire però, che con la partita iva regime dei minimi:
-non puoi aprire società.
-Non puoi esportare.
In compenso, però:
-Scarichi l'iva (cosa che non puoi fare con la partita iva regime delle nuove iniziative produttive e imprenditoriali. In pratica non la paghi.
-Non paghi l'irap e l'irpef.
Insomma, il discorso della partita iva è un po tumultuoso e molto propenso a scoraggiare chi l'affronta, ma tu non demordere, non saresti la prima alle prese con questi problemi, e non sarai neanche l'ultima, tieni duro!