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    • Spoleto: apre il Museo delle armi medioevali presso Palazzo Leti Sansi

      Grande successo per l?inaugurazione del Museo delle Armi medioevali, avvenuta sabato scorso, 29 agosto, presso il seicentesco Palazzo Leti Sansi nel cuore di Spoleto; un'iniziativa prodotta dall'Associazione Spoleto Arte con il patrocinio e la collaborazione della Città di Spoleto.
      A documentare l?avvio di questo originale ed entusiasmante evento, ideato dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di ?Spoleto Arte?, importanti tv e testate giornalistiche tra cui la Rai e Umbria Tv, ma anche illustri personalità, come il Vicesindaco di Spoleto Maria Elena Bececco e il noto imprenditore dell'olio, Monini, da sempre attivo nella promozione della Città spoletina.

      L?inaugurazione, ad ingresso libero per tutti, ha attirato famiglie e bambini ma anche appassionati d'armi e storici dell'epoca medioevale, che hanno potuto vedere con i propri occhi le numerose e straordinarie armi esposte, accurati manufatti che riproducono fedelmente gli equipaggiamenti bellici che risalgono alle prime tre decadi del 1300, e constatare, così, come strumenti di guerra e strategie di combattimento si siano trasformate nel corso del tempo. Ma non solo: le varie didascalie, il materiale audio-visivo del Museo, le spiegazioni del contesto storico, gli allestimenti di cavalieri e mercenari che mettono in scena la vita e le guerriglie medioevali, hanno fatto passare a tutti una giornata speciale.

      L'organizzatore Salvo Nugnes così ha presentato il Museo delle Armi: "Ho pensato ad un luogo dinamico, divertente ed interessante, all'interno del quale appassionati, bambini e famiglie potessero trascorrere del tempo piacevolmente condividendo una speciale esperienza culturale, arricchendosi con le curiosità della nostra storia e portando con sé la voglia di ritornare".

      Il Museo resterà aperto al pubblico fino a fine ottobre, dal martedì alla domenica.

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    • Intervista a Gabriella Martino per la mostra ?Spoleto Arte?

      È stata prorogata fino al 27 agosto la mostra Spoleto Arte. Questa esposizione collettiva, a cura di Sgarbi, è composta dalle opere di Amanda Lear, insieme a quelle di altri novanta artisti. È stata organizzata dal Dott. Salvo Nugnes, presidente di Spoleto Arte. Uno degli artisti ad aver esposto presso la mostra, allestita negli spazi dell?antico palazzo Leti Sansi, è la fiorentina Gabriella Martino. Dopo aver conseguito la laurea in Critica Letteraria, riscuote molto successo come scrittrice, poetessa, saggista, giornalista. Collabora inoltre a varie iniziative culturali ed è uno dei Soci Fondatori del Gruppo di Servizio per la Letteratura Giovanile. Anche il mondo dell?arte l?affascina; diventa infatti un?affermata pittrice, le cui opere sono presenti in raccolte pubbliche e private, sia in Italia che all?estero. A Spoleto ha esposto quattro suoi lavori; qui di seguito sono riportate le sue risposte ad alcuni quesiti riguardo l?esperienza a Spoleto Arte:

      1. Abbiamo avuto notizia della sua presenza alla grande mostra di "Spoleto Arte" curata da Vittorio Sgarbi, allestita presso Palazzo Leti
        Sansi a Spoleto; come nasce l'occasione di partecipare a questa importante iniziativa? È la prima volta che espone a Spoleto?

      Ho, semplicemente, accettato l'invito inviatomi per e-mail. Tra tutte le mie lunghe e affollate esposizioni mancava "Spoleto Arte". Così, di getto, senza rifletterci ho subito deciso per il "sì". *

      1. Quali opere ha esposto in mostra? Con quali tecniche sono realizzate e a quali tematiche si ispirano?

      Le mie opere non restano aggrappate a una tematica e, neppure, a una tecnica. La ripetizione mi annoia. Sin da piccina (due anni) ho mostrato di essere dotata di tanta fantasia, memoria, inventiva, estro, comunicativa; manifestavo la gioia di aiutare e far sorridere gli altri giocando con colori, pastelli, parole, favoleggiando; allorché mio fratello allungava la mano verso la chitarra iniziavo a cantare e ballare. Le opere esposte a "Spoleto Arte" sono state scelte dal Prof. Vittorio Sgarbi, dalla Commissione, dal suo Staff e col mio avallo. Fino a quel momento le avevo rinchiuse in casa per motivi personali. *
      *
      A. Inizio da "L'anima immemore si libra d'arcano, 1983, acquarello su cartoncino": questa opera racchiude la tematica del risveglio, della resurrezione giacché... dopo oltre vent'anni, all'improvviso, l'anima ammutita ha riscoperto la capacità di vibrare ancora, illuminarsi, guardarsi intorno; il librarsi di tempi lontani, essere se stessa, avere la libertà di stendere la mano per afferrare uno dei pennelli tenuti nascosti insieme a una confezione di acquarello azzurro, un foglio da disegno... un recipiente con acqua...e via con gesti istintivi, sicuri, senza programmi, soste, ripensamenti, calcoli. Solo nei giorni successivi, rientrando in quella stanza ho visto l'albero azzurro dal robusto tronco e rami svettanti ricchi di foglie e frutti. *
      *
      B. "Preghiera, 2002, acquarello su cartoncino", con la riconquista assoluta dell'Amore del e per il Creatore nonché per il creato. La riacquisizione della mia potenzialità, del mio carattere, del mio essere persona...ancora azzurrità. *
      *
      C. "In cammino, s.d.,t.m. materico su faesite". Volutamente senza data. Per quale motivo? Ovvio, dalla nascita alla morte si è sempre in cammino...Dal mio punto di vista, datare significa poco o nulla, crea incertezza, timore di dimenticare. Ma, non è il numero a permetterci il ricordo, bensì l'essenza, il vissuto, il sentito, l'intuito, l'orma, la leggerezza dell'andare in sintonia con gli altri, tale leggerezza della sabbia del deserto seminata su base statica di faesite che offre anche la possibilità di sfarfallare. *
      *
      D. " Ascoltando Beethoven - al Buio, Vortice in due, 2006, china su cartoncino". La gioia, la libertà, di riascoltare i Grandi della musica classica anche distesa in un letto di ospedale per un arto ingessato, inventandomi tecniche diverse per utilizzare l'amata china senza pennelli e senza penna su cartoni racimolati da scatole varie, doni di amiche. *

      1. La mostra di "Spoleto Arte" ha fatto da simbolica cornice di contorno alla seconda edizione del "Premio Margherita Hack"; un suo pensiero sulla figura dell'esimia scienziata e sul suo prezioso contributo dato nei tanti anni di studi e di ricerche.

      "Margherita Hack": conosciuta a Firenze, molto stimata come persona, quale astrofisica - divulgatrice di grande spessore mondiale. Donna in grado di inserirsi con autorevolezza nel campo scientifico un tempo branca esclusivamente maschile. Con la sua ferrea volontà ha stupito tutti. *

      1. Questo è l'anno dell'Expo; è andato o andrà in visita alla grande esposizione universale? Pensa possa risultare utile e positivo anche per il comparto dell'arte?

      Expo, con la mente sono già presente sin dalla prima ora in questa grande esposizione universale. Di certo mi recherò in visita a Milano. Non è possibile ignorarla o limitarsi all'ascolto, sempre personale, degli altri. Gli eventi, soprattutto quelli così importanti, vanno vissuti di persona non per sentito dire. L'Expo è un Evento assolutamente positivo - vitale sia per l'Italia che per gli italiani veri, che per l'Arte, nonché estremamente utile per risollevare il morale di tutti. *

      1. In concomitanza con l'Expo c'è anche la prestigiosa Biennale Venezia; come considera questa vetrina internazionale e quale sinergia può esserci con l'Expo?

      La sempre prestigiosa Biennale di Venezia! Altra nostra perla e di tutti coloro che non rinunciano alla presenza in codesto evento tanto atteso non solo dagli artisti?*
      È sempre allettante, seducente la nostra vetrina internazionale, ora più che mai giacché la sincronia con l'Expo crea nuovi interessi, altri visitatori, non solo per il presente ma anche e soprattutto per i giorni e gli anni a venire.
      Sinergia? Certo l'incontro crea sempre un processo potenziato, un'azione superiore per quantità e qualità.

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    • A Palazzo Leti Sansi di Spoleto il museo delle armi medioevali per bambini, famiglie

      Sarà il seicentesco Palazzo Leti Sansi la location che ospiterà il nuovo Museo delle Armi, una iniziativa prodotta dal manager Salvo Nugnes di "Spoleto Arte" con il patrocinio e la collaborazione della Città di Spoleto.

      L'esposizione inaugurerà sabato 29 agosto e presenterà un percorso che passa attraverso l'evoluzione dell'uomo, che ripercorre la trasformazione delle armi e delle strategie dell'arte del combattimento e della guerra. Le armi, oggetti straordinari nati dalla creatività umana per l'esigenza di progredire, di difendersi e di procurarsi del cibo sono i manufatti centrali attorno ai quali è stato realizzato il progetto curatoriale.

      All'interno delle sale espositive si potranno ammirare armi risalenti alle prime tre decadi del 1300 e non solo. L'allestimento, pensato per far vivere un'oretta di svago a famiglie, bambini ed adulti permetterà di visionare didascalie e materiale video con spiegazioni del contesto storico e, ci si potrà divertire, immortalandosi a fianco di un cavaliere o di un mercenario all'interno delle ricostruzioni sceniche della vita e delle guerriglie medioevali.

      L'ideatore Salvo Nugnes presentando il Museo delle Armi dice: "Ho pensato ad un luogo dinamico, divertente ed interessante, all'interno del quale appassionati, bambini e famiglie potessero trascorrere del tempo piacevolmente condividendo una speciale esperienza culturale, arricchendosi con le curiosità della nostra storia e portando con sé la voglia di ritornare".

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    • Palazzo Leti Sansi di Spoleto inaugura il museo delle armi medioevali

      Sarà il seicentesco Palazzo Leti Sansi la location che ospiterà il nuovo Museo delle Armi, una iniziativa prodotta dal manager Salvo Nugnes di "Spoleto Arte" con il patrocinio e la collaborazione della Città di Spoleto.

      L'esposizione inaugurerà sabato 29 agosto e presenterà un percorso che passa attraverso l'evoluzione dell'uomo, che ripercorre la trasformazione delle armi e delle strategie dell'arte del combattimento e della guerra. Le armi, oggetti straordinari nati dalla creatività umana per l'esigenza di progredire, di difendersi e di procurarsi del cibo sono i manufatti centrali attorno ai quali è stato realizzato il progetto curatoriale.

      All'interno delle sale espositive si potranno ammirare armi risalenti alle prime tre decadi del 1300 e non solo. L'allestimento, pensato per far vivere un'oretta di svago a famiglie, bambini ed adulti permetterà di visionare didascalie e materiale video con spiegazioni del contesto storico e, ci si potrà divertire, immortalandosi a fianco di un cavaliere o di un mercenario all'interno delle ricostruzioni sceniche della vita e delle guerriglie medioevali.

      L'ideatore Salvo Nugnes presentando il Museo delle Armi dice: "Ho pensato ad un luogo dinamico, divertente ed interessante, all'interno del quale appassionati, bambini e famiglie potessero trascorrere del tempo piacevolmente condividendo una speciale esperienza culturale, arricchendosi con le curiosità della nostra storia e portando con sé la voglia di ritornare".

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    • Spoleto: intervista Mauro Martin per la mostra Spoleto Arte

      Grande afflusso di pubblico alla mostra “Spoleto Arte” di quest’anno, con la cura del Prof. Vittorio Sgarbi e l’organizzazione del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di Spoleto Arte. La prestigiosa mostra, allestita all’interno del sontuoso Palazzo Leti Sansi, nel centro della città umbra di Spoleto, tra via Arco di Druso e Piazza del Mercato, è stata prorogata fino al 27 agosto 2015, consentendo così a chi ancora non avesse avuto il piacere di farvi visita, di ammirare le variegate e mirabili opere esposte, tra cui anche le tele della poliedrica Amanda Lear. Tra gli artisti partecipanti troviamo anche il pittore Mauro Martin, il quale, intervistato per l’occasione, ci parla della pittura della celebre musa ispiratrice di Salvador Dalì, ma anche dell’opera che lui stesso ha esposto in mostra e dei suoi progetti futuri. Di seguito l’intervista:

      1. Abbiamo avuto notizia della sua presenza alla grande mostra di "Spoleto Arte" curata da Vittorio Sgarbi, allestita presso Palazzo Leti Sansi a Spoleto; come nasce l'occasione di partecipare a questa importante iniziativa? È la prima volta che espone a Spoleto?

      Mi è stato proposto dalla vostra organizzazione e ho trovato l’offerta decisamente interessante. Si, è la prima volta che espongo a Spoleto.

      1. Tra i partecipanti all'esposizione c'è anche la vulcanica e carismatica Amanda Lear, personaggio di fama internazionale; cosa pensa della sua arte pittorica? Ritiene, che abbia delle affinità con lo stile espressivo del suo mentore Salvador Dalì?

      Non sono un critico d’arte, ma dopo aver visitato il sito luxgallery.it, dove ho visto diverse sue opere (15), ritengo che la Signora Amanda faccia riferimento alla pittura del ‘900 europeo nel suo insieme, scegliendo via via le fonti d’ispirazioni che meglio si adattano alle esigenze pittoriche del momento. Infatti, le sue opere spaziano, per la composizione e il cromatismo, da Cézanne a De Chirico, passando per Klimt.
      Non mi pare ci siano particolari affinità con lo stile di Salvador Dalì, invece, mi piace pensare, che da “spirito libero” qual è, abbia colto dal maestro il senso del “fare arte”, piuttosto che imitarla.

      1. Quali opere ha esposto in mostra? Con quali tecniche sono realizzate e a quali tematiche si ispirano?

      Ho esposto un’opera, “Sailing” (tecnica mista su tela, cm 60x90), si tratta di una mia lettura, del tutto personale, del pensiero neoclassico con contaminazioni preraffaellite, dove applico rigorosamente la regola minimalista “il meno è più”.

      1. Ci racconta quali sono i suoi progetti futuri e a cosa sta lavorando attualmente?

      Parteciperò alla Fiera di Padova in due sezioni (dipinti e video-arte) e alla mostra (Self)Portrait presso la Cypress College Art Gallery di Los Angeles; inoltre, sono in via di definizione due eventi: a Londra e a New York. Infine, ho programmato in questi giorni, con la vostra organizzazione, la mia partecipazione alla mostra Biennale Milano, presentata dal Prof. Vittorio Sgarbi.
      In questo periodo lavoro a due sessioni fotografiche con le mie modelle preferite, iniziamo tra qualche giorno.

      1. Questo è l'anno dell'Expo; è andato o andrà in visita alla grande esposizione universale? Pensa possa risultare utile e positivo anche per il comparto dell'arte?

      Sicuramente andrò a visitare l’esposizione, francamente mi pare un volano da non trascurare per il comparto dell’arte.

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    • Intervista ad Mauro Martin per Spoleto Arte

      Grande afflusso di pubblico alla mostra ?Spoleto Arte? di quest?anno, con la cura del Prof. Vittorio Sgarbi e l?organizzazione del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di Spoleto Arte. La prestigiosa mostra, allestita all?interno del sontuoso Palazzo Leti Sansi, nel centro della città umbra di Spoleto, tra via Arco di Druso e Piazza del Mercato, è stata prorogata fino al 27 agosto 2015, consentendo così a chi ancora non avesse avuto il piacere di farvi visita, di ammirare le variegate e mirabili opere esposte, tra cui anche le tele della poliedrica Amanda Lear. Tra gli artisti partecipanti troviamo anche il pittore Mauro Martin, il quale, intervistato per l?occasione, ci parla della pittura della celebre musa ispiratrice di Salvador Dalì, ma anche dell?opera che lui stesso ha esposto in mostra e dei suoi progetti futuri. Di seguito l?intervista:

      1. Abbiamo avuto notizia della sua presenza alla grande mostra di "Spoleto Arte" curata da Vittorio Sgarbi, allestita presso Palazzo Leti Sansi a Spoleto; come nasce l'occasione di partecipare a questa importante iniziativa? È la prima volta che espone a Spoleto?

      Mi è stato proposto dalla vostra organizzazione e ho trovato l?offerta decisamente interessante. Si, è la prima volta che espongo a Spoleto.

      1. Tra i partecipanti all'esposizione c'è anche la vulcanica e carismatica Amanda Lear, personaggio di fama internazionale; cosa pensa della sua arte pittorica? Ritiene, che abbia delle affinità con lo stile espressivo del suo mentore Salvador Dalì?

      Non sono un critico d?arte, ma dopo aver visitato il sito www.luxgallery.it](http://www.luxgallery.it/), dove ho visto diverse sue opere (15), ritengo che la Signora Amanda faccia riferimento alla pittura del ?900 europeo nel suo insieme, scegliendo via via le fonti d?ispirazioni che meglio si adattano alle esigenze pittoriche del momento. Infatti, le sue opere spaziano, per la composizione e il cromatismo, da Cézanne a De Chirico, passando per Klimt.
      Non mi pare ci siano particolari affinità con lo stile di Salvador Dalì, invece, mi piace pensare, che da ?spirito libero? qual è, abbia colto dal maestro il senso del ?fare arte?, piuttosto che imitarla.

      1. Quali opere ha esposto in mostra? Con quali tecniche sono realizzate e a quali tematiche si ispirano?

      Ho esposto un?opera, ?Sailing? (tecnica mista su tela, cm 60x90), si tratta di una mia lettura, del tutto personale, del pensiero neoclassico con contaminazioni preraffaellite, dove applico rigorosamente la regola minimalista ?il meno è più?.

      1. Ci racconta quali sono i suoi progetti futuri e a cosa sta lavorando attualmente?

      Parteciperò alla Fiera di Padova in due sezioni (dipinti e video-arte) e alla mostra (Self)Portrait presso la Cypress College Art Gallery di Los Angeles; inoltre, sono in via di definizione due eventi: a Londra e a New York. Infine, ho programmato in questi giorni, con la vostra organizzazione, la mia partecipazione alla mostra Biennale Milano, presentata dal Prof. Vittorio Sgarbi.
      In questo periodo lavoro a due sessioni fotografiche con le mie modelle preferite, iniziamo tra qualche giorno.

      1. Questo è l'anno dell'Expo; è andato o andrà in visita alla grande esposizione universale? Pensa possa risultare utile e positivo anche per il comparto dell'arte?

      Sicuramente andrò a visitare l?esposizione, francamente mi pare un volano da non trascurare per il comparto dell?arte.

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    • Intervista ad Roberto Mazzonetto per Spoleto Arte

      Il pittore del ferro e del fuoco Roberto Mazzonetto nelle sue opere dimostra le grandi capacità tecniche acquisite in anni di lavoro ed è dunque in occasione della mostra ?Spoleto Arte?, cui l?artista ha partecipato nella cornice di Palazzo Leti Sansi, che viene intervistato. La mostra è stata prorogata fino al 27 agosto 2015 ed è organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes e curata dal Prof. Vittorio Sgarbi. Mazzonetto assembla nelle sue opere tecniche differenti unendole inoltre a poesia, sensibilità e piacevolezza. Fu il fascino suscitatogli fin da bambino nel vedere il ferro lavorato dalle mani del padre, artigiano del ferro battuto, a determinarne lo stesso interesse. Così la bottega in cui lavorava e la passione del padre divennero di sua predilezione e la strada maestra che lo portarono lungo il percorso artistico.
      Di seguito l?intervista:

      1. Abbiamo avuto notizia della sua presenza alla grande mostra di "Spoleto Arte" curata da Vittorio Sgarbi e allestita presso Palazzo Leti Sansi a Spoleto; come nasce l'occasione di partecipare a questa importante iniziativa? È la prima volta che espone a Spoleto?
        Sì, è la prima volta che spongo a Spoleto

      2. Tra i partecipanti all'esposizione c'è anche la vulcanica e carismatica Amanda Lear, personaggio di fama internazionale; cosa pensa della sua arte pittorica? Ritiene che abbia delle affinità con lo stile espressivo del suo mentore Salvador Dalì?
        È un?artista poliedrica e la sua pittura lo dimostra. Non ritengo, a mio umile parere, affinità con il grande Salvador Dalì, lei è una cosa a parte.

      3. Quali opere ha esposto in mostra? Con quali tecniche sono realizzate e a quali tematiche si ispirano? Ho esposto l'opera "Paesaggio n°1" , la tecnica è acciaio e ferro.
        L'ispirazione? Boh! Non saprei dire, è una ?roba? tutta mia. Come mi diceva Lorenzo Mortara (critico appassionato d'arte) quando è venuto a trovarmi nella mia bottega: "in tutta la mia vita non ho mai visto niente di simile, e sono anche molto belli". La mia infatti è un?assidua e costante ricerca.

      4. Ci racconta quali sono i suoi progetti futuri e a cosa sta lavorando attualmente?
        In materia di mostre vi sono diverse occasioni che sto valutando, anche all'estero.
        Ho in mente nuove opere che derivano anche da nuove ricerche, ma devo proprio trovare il tempo materiale per esguirle. Per ora, come da sempre, faccio quello che è il mio mestiere principale e che mi dà il sostegno economico necessario. L'arte per ora, economicamente non mi ha dato grandi soddisfazioni. Sono anche all'inizio e quindi non posso certo pretendere. Sicuramente è un buon inizio visto i buoni apprezzamenti di pubblico e di critica, ma è ancora il principio.

      5. Questo è l'anno dell'Expo; è andato o andrà in visita alla grande esposizione universale? Pensa possa risultare utile e positivo anche per il comparto dell'arte?
        Per quanto riguarda EXPO, no non credo che ci andrò, mi hanno disgustato le vicende di malaffare che le sono girate intorno. Che risulti poi utile e positivo, me lo auguro con tutto il cuore per il bene dell'umanità e dei nostri figli: che abbiano un mondo migliore, con più collaborazione e solidarietà. Per il comparto dell'arte, bè, l'arte deve essere nutrimento dello spirito e quindi deve starci.

      6. In concomitanza con l'Expo c'è anche la prestigiosa Biennale Venezia; come considera questa vetrina internazionale e quale sinergia può esserci con l'Expo?
        *Sono due cose davvero differenti non solo per il tema; Expo si svolge solo quest?anno in Italia, la Biennale di Venezia è un avvenimento storico certo che, per chi viene da tutt'altra parte del mondo, risultano "vicine vicine" e quindi.... Poi boh non sono un sondaggista e non so fare previsioni. *

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    • Intervista ad Giuseppe Oliva per Spoleto Arte

      Il manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di Spoleto Arte, ha organizzato la mostra ?Spoleto Arte? che è stata prorogata fino al 27 agosto 2015. Curata da Vittorio Sgarbi e allestita a Spoleto all?interno di Palazzo Leti Sansi, tra gli artisti partecipanti è presente il pittore Giuseppe Oliva che, intervistato in occasione della prestigiosa mostra, ci parla delle sue opere, delle tematiche affrontate, dei progetti per il futuro, del valore e dell?importanza propri della città di Spoleto e dell?Expo.
      Di seguito l?intervista:

      1. Abbiamo avuto notizia della sua presenza alla grande mostra di "Spoleto Arte" curata da Vittorio Sgarbi, allestita presso Palazzo Leti Sansi a Spoleto; come nasce l'occasione di partecipare a questa importante iniziativa? È la prima volta che espone a Spoleto?
        L?occasione nasce sicuramente dall?interesse che, da qualche anno, la Milano Art Gallery ha manifestato nei confronti della mia produzione artistica ed, in particolare, dal suo titolare Salvo Nugnes, che ha avuto -e continua ad avere- fiducia in me, attratto dai miei azzurri e dalle mie geometrie cromatiche. Proprio grazie a lui ho esposto le mie opere a Padova all?interno della Fiera internazionale dell?arte contemporanea, a Venezia, a Possagno e a Milano presso la sua Galleria; per cui non posso che ringraziarlo pubblicamente.
        Per me è il secondo anno a Spoleto Arte: ho già esposto nel 2014 ed è stata un?esperienza esaltante poter partecipare ad una mostra allestita in un bellissimo Palazzo nel pieno centro della Spoleto storica, per cui meta di tanti visitatori. Mi sono trovato molto bene, anche per il riscontro che hanno avuto le mie opere, viste ed apprezzate da molte persone.
      2. Quali opere ha esposto in mostra? Con quali tecniche sono realizzate e a quali tematiche si ispirano?
        Le opere esposte sono 7 e cioè:
        Mare: oltre i riflessi; Bagliori nel verde; Percezioni d?autunno; Danza di riflessi; Trasparenze: percezione di riflessi; Cromatismi materici; Luci ed ombre del mattino.
        Sono tutte opere realizzate a spatola, in cui fondamentale è la presenza del colore, ma soprattutto la materia ed il movimento con cui viene stesa sulla tela. Si tratta di una tecnica che è in grado di dare risalto al particolare che, di volta in volta, voglio mettere a fuoco.
        Infatti in tutte le opere, come del resto in tutta la mia produzione, è sempre presente la ricerca del particolare e cioè il tentativo di focalizzare soltanto una parte del tutto, non tanto per estraniarmi dal mondo e dalla realtà circostante, ma anzi per addentrarmi ed avvicinarmi alla realtà stessa in modo sempre più forte ed incisivo. Si tratta di scorci di mare, del mio mare di Sicilia, che rievocano ricordi e praticamente ?pezzi? della mia vita, emozioni di un tramonto, di un riflesso o semplicemente del suo inconfondibile azzurro. Non un paesaggio, assente qualsiasi ipotesi di forma, ma un sovrapporsi di colori stesi in modo denso semplicemente con una spatola che, in diverse occasioni, ho definito come il sismografo delle mie emozioni e cioè l?appendice meccanica che riesce a trasferirle ed impressionarle sulla tela. In poche parole il particolare che allo spettatore deve dare la sensazione dell?immenso e cioè dell?intera realtà che lo circonda.
        Nell?ultima mostra di Venezia uno dei visitatori, una persona anziana, ad un certo punto mi si è avvicinato presentandosi come un ex critico d?arte e, scusandosi per il disturbo, mi ha fatto i complimenti dicendomi: ?Bravo, in tutte le sue opere esposte ho visto l?infinito anche se non c?è?. Una frase che difficilmente potrò dimenticare perché, con una sintesi straordinaria, riesce a focalizzare la tematica con un?incredibile profondità e precisione.
        *Opere che fanno parte di un informalismo astratto che cerca, non tanto di trasferire allo spettatore delle emozioni, le mie, ma semplicemente di creare in lui i presupposti per sollecitare le sue emozioni, rispolverando, all?atto di un?attenta osservazione, attimi e momenti della sua vita. *
        Ultimamente mi sono dedicato ai riflessi, e cioè a dare vita ad una sorta di realtà distorta, non tanto per evitarla, ma per capirla meglio. In questo modo credo di essere riuscito a riassumere ed incorniciare la capacità di andare oltre, di pensare fantasticando, rimanendo però attaccati alla realtà, al presente, consapevoli che ogni geometria cromatica che la natura ci offre, altro non è che l?espressione poetica della nostra quotidianità, un modo per entrare sempre più prepotentemente dentro la realtà stessa e conoscerla nei suoi meandri più reconditi: una trasfigurazione del reale che esalta la realtà.
      3. Una riflessione di commento su Spoleto, come polo nevralgico di secolare tradizione storica, artistica e culturale.
        *Esporre le proprie opere a Spoleto, per una artista, è sempre una soddisfazione unica, perché è proprio una città in cui, oltre alla storia, si respira arte in ogni suo angolo. *
        Parlare di Spoleto -inevitabilmente- significa parlare di arte in tutte le sue forme e manifestazioni. La presenza del Festival dei due Mondi e, da qualche anno, l?evento ?Spoleto Arte? ne sono una lampante ed inequivocabile testimonianza.
        Nel vissuto di tutti, a livello internazionale, Spoleto è stata, è e rimarrà per sempre una città ?sinomino di cultura? per cui, per me, è veramente un grande onore esserci e considerarmi una piccolissima gocciolina di questo immenso oceano in cui confluiscono cinema, teatro, scultura, poesia e sicuramente pittura
      4. Ci racconta quali sono i suoi progetti futuri e a cosa sta lavorando attualmente?
        Sicuramente continuerò a collaborare con la Milano Art Gallery; in vista ho una personale a Varese verso la fine di settembre in cui ho intenzione di riproporre alcune delle opere già esposte a Milano, Venezia e Spoleto, ed altri nuovi lavori in cui sto cercando di affrontare ancora una volta la tematica dei riflessi e cioè rendere sempre di più, attraverso il colore, la materia ed il movimento della spatola, il concetto dell?oltre, per capire meglio se stessi ed il mondo circostante.
        Partire cioè, come sopra ho già detto, da una realtà distorta, simboleggiata dal riflesso di qualsiasi genere, per addentrarsi sempre di più nel mondo reale ed indurre, a questo punto, lo spettatore ad interagire costringendolo inevitabilmente a vedere il suo ?oltre?, elaborando le sue emozioni, specchio della sua vita e del suo modo di essere.
      5. Questo è l'anno dell'Expo; è andato o andrà in visita alla grande esposizione universale? Pensa possa risultare utile e positivo anche per il comparto dell'arte?
        Non ancora, ma sicuramente lo farò; è decisamente un evento di grande importanza e rilevanza mondiale, per cui sono pienamente convinto che l?internazionalità dell?evento possa essere un buon viatico a livello mondiale per tutto il comparto dell?arte sia da un punto creativo, ma anche -e soprattutto- per la possibilità che tutte le mostre e le esposizioni, oltre a diffondere tendenze a livello internazionale, daranno agli artisti di far vedere le loro opere e le loro creazioni ad un vastissimo pubblico superando così, idealmente, i limiti dei confini nazionali.
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    • Intervista a Gabriella Cocco per mostra Spoleto Arte

      Nel corso degli anni, la pittrice Gabriella Cocco ha maturato un proprio motto simbolico: «Se ci rendiamo conto che l?amore in senso lato è l?ingrediente primario, allora sappiamo vivere». Per l?artista l?importante è riuscire a trasferire nei cuori di chi osserva le sue opere il concetto per cui la vita appartiene all?Uomo se è consapevole che non è mai solo e che tutto, anche le cose più semplici, sono molto importanti. L?opera di Gabriella Cocco è ora in esposizione a Palazzo Leti Sansi in occasione della mostra ?Spoleto Arte?, organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes e curata dal prof. Vittorio Sgarbi. Aperta fino al 27 agosto, l?esposizione è stata prorogata e per l?occorrenza si è tenuta l?intervista a Gabriella Cocco.

      1. Abbiamo avuto notizia della sua presenza alla grande mostra di "Spoleto Arte" curata da Vittorio Sgarbi, allestita presso Palazzo Leti Sansi a Spoleto; come nasce l'occasione di partecipare a questa importante iniziativa?
        *Sono stata contattata direttamente da Spoleto Arte per partecipare a questo evento. *
        Inoltre la prospettiva di poter donare a Papa Francesco il mio quadro, a fine mostra, ha contribuito ulteriormente a farmi accettare con entusiasmo.

      2. È la prima volta che espone a Spoleto?
        No, con l'Ass.ne ?Il Ponte? del Maestro Roberto Ascolese ho partecipato al ?Festival Dei Due Mondi? per ben tre edizioni: Luglio 1994, Luglio 1995 e Luglio 1996.

      3. Quali opere ha esposto in mostra? Con quali tecniche sono realizzate e a quali tematiche si ispirano?
        Espongo ?La Croce? che è stato realizzato con olio su tela. Sono stata ispirata dagli aspetti positivi e negativi della fede e delle azioni politiche del XXI secolo.

      4. La mostra di "Spoleto Arte" ha fatto da simbolica cornice di contorno alla seconda edizione del "Premio Margherita Hack"; un suo pensiero sulla figura dell'esimia scienziata e sul suo prezioso contributo dato nei tanti anni di studi e di ricerche.
        *Indiscutibili le sue capacità di scienziata e grandissimo rispetto per l'amore verso gli animali, ma non condivido e sono perplessa riguardo alla sua affermazione del nulla. *

      5. Questo è l'anno dell'Expo; è andato o andrà in visita alla grande esposizione universale? Pensa possa risultare utile e positivo anche per il comparto dell'arte?
        Non ho visitato l'esposizione universale e non credo la visiterò, non so esprimere un'opinione, in quanto è un evento del quale ho seguito poco.

      6. Si sente ispirato dall'Expo nelle sue creazioni? Ha già realizzato o pensa di realizzare delle creazioni connesse all'Expo?
        Come sopra, essendo un evento lontano dalla mia vita quotidiana, non credo possa influenzare la mia arte.

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    • Intervista a Elettra Spalla Pizzorno per Spoleto Arte

      Una pittrice che bene riesce a donare vita alla tela e ad imprimervi le emozioni che prova, è Elettra Spalla Pizzorno. La sua concentrazione nelle opere che crea è completa tanto che nei vari contesti l?osservatore si sente parte del mondo rappresentato. Tutto ciò viene reso bene nelle opere con cui la pittrice partecipa a Palazzo Leti Sansi in occasione della mostra ?Spoleto Arte?, organizzata dal Dott. Salvo Nugnes, manager della cultura, con la curatela del Prof. Vittorio Sgarbi. Di seguito l?intervista alla pittrice:

      1. Abbiamo avuto notizia della sua presenza alla grande mostra di "Spoleto Arte" curata da Vittorio Sgarbi, allestita presso Palazzo Leti Sansi a Spoleto; come nasce l'occasione di partecipare a questa importante iniziativa? È la prima volta che espone a Spoleto?
        Sì, è la prima volta che espongo a Spoleto; ho ricevuto l?invito anche l?anno scorso, nel 2014, ma non mi è stato possibile parteciparvi. Quindi quest?anno ho esposto le mie opere in questa splendida location di Palazzo Leti Sansi molto volentieri e con tanto entusiasmo.

      2. Quali opere ha esposto in mostra? Con quali tecniche sono realizzate e a quali tematiche si ispirano?
        Le opere che ho esposto sono: ?Mediterraneo 2? e ?Mediterraneo 4?, realizzate con tecnica olio su tela; l'ispirazione è data dal titolo stesso di questi lavori: il Mediterraneo. Io abito in Liguria, a Genova, per cui solitamente dipingo borghi liguri e marini; il mare mi ispira molto e spesso lo dipingo il più verosimile possibile, quasi a sentirne il profumo ed il rumore. In questa nuova serie ho voluto rappresentarlo in forma astratta, lasciando immaginare i suoi colori nei vari momenti della giornata in cui si alternano voli di gabbiani, di rondini, il movimento e la schiuma delle onde o dei pesci che saltano fuori dall'acqua, nella sabbia dorata lasciando comunque libero spazio all'immaginazione. Alcuni visitatori hanno letto nel blu di ?Mediterraneo 4?, l'acqua del fiume con dei sassi che vi si rispecchiano e che si asciugano al sole e mi hanno ringraziato per le forti emozioni che hanno provato.

      3. La mostra "Spoleto Arte" ha fatto da simbolica cornice di contorno alla seconda edizione del "Premio Margherita Hack"; un suo pensiero sulla figura dell'esimia scienziata e sul suo prezioso contributo dato nei tanti anni di studi e di ricerche.
        Non mi sento in grado di dare un giudizio su una Persona così Grande e Intelligente. Per lei provo sicuramente un senso di ammirazione e di orgoglio.

      4. Questo è l'anno dell'Expo; è andato o andrà in visita alla grande esposizione universale? Pensa possa risultare utile e positivo anche per il comparto dell'arte?
        Non sono ancora riuscita ad andare All'Expo di Milano, spero di andarci al più presto.
        Penso risulterà sicuramente positivo, ma dovrebbe e potrebbe esserlo di più.

      5. In concomitanza con l'Expo c'è anche la prestigiosa Biennale Venezia; come considera questa vetrina internazionale e quale sinergia può esserci con l'Expo?
        Ogni vetrina è importante purché ci siano persone giuste, serie e capaci di cura.Vittorio Sgarbi a mio parere non solo è la persona giusta e più competente per farlo, ma è anche il critico più preparato che abbiamo sicuramente in Europa.

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    • Intervista Alessandro Maio per mostra "Spoleto Arte"

      Lo splendore della città di Spoleto è stata celebrata nella pittura dell?inglese William Turner, del danese Johan Ludwig Lund e di molti altri che ne fecero bozzetti con favolosi paesaggi e panorami. L?artista Alessandro di Maio espone la propria opera proprio a Spoleto, nel suggestivo Palazzo Leti Sansi, in occasione della mostra ?Spoleto Arte? che è stata prorogata fino al 27 agosto 2015. La manifestazione artistica è stata organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes ed è stata curata dal Prof. Vittorio Sgarbi; Alessandro Maio per l?occasione è stato intervistato in merito alla mostra, alle proprie opere, all?Expo.

      1. Abbiamo avuto notizia della sua presenza alla grande mostra di "Spoleto Arte" curata da Vittorio Sgarbi, allestita presso Palazzo Leti Sansi a Spoleto; come nasce l'occasione di partecipare a questa importante iniziativa? È la prima volta che espone a Spoleto?
        A Spoleto espongo per la prima volta, avendo già partecipato ad altre collettive curate dal Prof. Sgarbi, ho ricevuto un invito per partecipare alle selezioni.

      2. Quali opere ha esposto in mostra? Con quali tecniche sono realizzate e a quali tematiche si ispirano?
        L'opera è stata scelta dalla commissione preposta alle selezioni, si tratta di un olio e acrilico su tela del 2013. Il titolo è: "Là dove cresce il Rosmarino" che suggerisce un paesaggio, ma di fatto è un dipinto astratto. Ho voluto rappresentare "l'idea" del paesaggio o meglio l'energia potenziale prima che venga "osservata" dalla coscienza, quindi concretizzata in immagine reale, ovvero, la vibrazione d'onda che osservata "decade" in particella. La velatura geometrica rappresenta appunto la concretizzazione.

      3. Tra i partecipanti all'esposizione c'è anche la vulcanica e carismatica Amanda Lear, personaggio di fama internazionale; cosa pensa della sua arte pittorica? Ritiene, che abbia delle affinità con lo stile espressivo del suo mentore Salvador Dalì?
        La convivenza con Salvador Dalì avrà influenzato la sua pittura, ma da grande artista poliedrica quale è Amanda Lear, ha saputo "metabolizzare" gli stimoli e tradurli in un linguaggio unico e personale.

      4. Questo è l'anno dell'Expo; è andato o andrà in visita alla grande esposizione universale? Pensa possa risultare utile e positivo anche per il comparto dell'arte?
        Non sono ancora andato a visitare l'Expo. Spero torni utile anche al comparto dell'arte, che non essendo genere di prima necessità, penso abbia più risentito l'effetto crisi.

      5. Si sente ispirato dall'Expo nelle sue creazioni? Ha già realizzato o pensa di realizzare delle creazioni connesse all'Expo?
        Le mie ispirazioni artistiche provengono dal "tempo" in cui vivo quindi potrei trarre ispirazione anche dall'Expo.

      6. Sgarbi è ambasciatore ufficiale dell'Expo e ha creato un padiglione molto interessante dedicato all'arte; tra le importanti opere esposte quale preferisce?
        Adesso non vorrei passare per chi dà risposte dettate dalle circostanze, seguo gli eventi curati dal Prof. Sgarbi e non posso che confermare la qualità delle mostre da lui curate. Non ho ancora avuto il piacere di visitare il padiglione dedicato all'arte, ho avuto notizia dai media delle opere esposte e le mie preferenze vanno verso gli artisti contemporanei, quali Piero Guccione, Enrico Castellani e Piero Pizzi Cannella

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    • Spoleto arte: grande successo per Sgarbi con il film "Sgarbistan"

      Lo storico Palazzo Leti Sansi a Spoleto, situato tra via Arco di Druso e Piazza del Mercato, ha ospitato la proiezione dell'inedito docu-film "Sgarbistan" con protagonista il noto critico d'arte Vittorio Sgarbi, nelle vesti di attore principale. L'evento si è svolto con successo lo scorso 24 luglio e ha visto la presenza di un pubblico divertito e partecipe, che ha assistito con entusiasmo anche al vivace dibattito a fine programmazione. L'iniziativa è stata organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes durante la grande mostra di "Spoleto Arte" curata da Sgarbi, che resterà allestita in loco fino al 27 agosto 2015 ed è visitabile ad ingresso libero. Tra le interessanti opere in esposizione è possibile visionare gli originali dipinti della poliedrica e vulcanica Amanda Lear, personaggio di fama internazionale e musa ispiratrice del celebre maestro Salvador Dalì.

      La regista e film-maker Maria Elisabetta Marelli ha seguito Sgarbi per 37 giorni distribuiti nell'arco di 3 mesi e ha realizzato un girato di 190 ore, trasformato poi in un montaggio di 75 minuti globali. La Marelli ha raccontato: "Sgarbi è capace di innamorarsi di qualunque cosa lo interessi, un quadro, una donna, un libro, una canzone, un tiramisù, per un tempo inversamente proporzionale all?intensità della passione che lo agita, da cui l'abitudine di divorare tutto, appropriandosene totalmente in pochi minuti. In un pomeriggio è capace di amare, allestire una mostra, visitare una chiesa, tenere una conferenza, dettare un articolo al telefono, rispondere a un'intervista e finire la giornata in un talk show televisivo. Potete immaginare quante cose può fare in 3 mesi?".

      Sgarbi spiega: "Il titolo -Sgarbistan- significa questo è il mondo in cui vive Sgarbi nella vita di tutti i giorni, senza filtri. È quindi un mondo a parte, in cui non ci sono regole che governano normalmente la vita delle altre persone. Il mio è un mondo molto libertano, che negli anni è un po' cambiato, non mi è più possibile vivere come prima, ma in linea generale la mia condotta di vita è sempre stata molto libera e piena d'occasioni e questo viene fuori in modo estremamente chiaro dal film. Il mio regno, senza confini fisici, ma solo intellettuali di cui sono io a decidere. Sgarbi è quindi un'opera ibrida, a metà strada tra l'agiografia, il film comico, la parodia e il reality show".

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    • Spoleto Arte: in esposizione l'arte scultorea di Franco Trevisan

      Si riconferma il successo della grande mostra di "Spoleto Arte" curata da Vittorio Sgarbi e accolta all'interno del Palazzo Leti Sansi, tra via Arco di Druso e Piazza del Mercato, che è stata prolungata fino al 27 agosto 2015. La direzione dell'evento è del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di Spoleto Arte. L'esposizione è visitabile con ingresso libero. Tra i nomi importanti selezionati per partecipare all'iniziativa, c'è l'artista Franco Trevisan, che propone la sua originale arte scultorea.

      Personalità dal talento poliedrico, Trevisan si cimenta anche nella pittura ad acquerello. Inoltre, è medaglista e incisore. Nasce in provincia di Padova, dove vive e lavora attualmente. Inizia fin da giovane a dipingere, sotto l'insegnamento esperto del Prof. Gianni Gazziero. La sua formazione artistica prosegue presso l'Istituto d'arte Pietro Selvatico a Padova. Frequenta il corso a Milano con la Prof.ssa Dalia Bambi e con il gruppo dei pittori vicentini, seguito dal maestro Otello De Maria. Ha partecipato ai corsi di incisioni alla Scuola internazionale della grafica a Venezia, con il Prof. Robert Simon e il Prof. Riccardo Licata dell'Istituto di Belle Arti di Parigi.

      La carriera artistica nell'ambito della scultura inizia negli anni Ottanta, in concomitanza con l'incontro a Venezia dell'artista boliviano Efrain Avila Encina. Da alcuni anni si dedica alla ceramica e alla fusione del vetro. È fondatore del G.C.I., Gruppo Culturale di Iniziativa, e collabora con il gruppo artistico della Saccisica.

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    • Spoleto: intervista Fabrizio Pinzi per la mostra ?Spoleto Arte?

      Esposto a ?Spoleto Arte? Fabrizio Pinzi: il surrealista pittore di mondi fantastici, magici, dominati da colori brillanti, da personaggi che sembrano bloccati in una dimensione misteriosa ed inquietante, quasi aspettino un cenno per risvegliarsi dalla loro immobilità. Nei suoi quadri è come se la componente onirica catalizzi il tutto dandogli luce e tono. Pinzi è stato intervistato in occasione dell?esposizione delle sue opere alla prestigiosa mostra ?Spoleto Arte?, prorogata per il successo riscosso fino al 27 agosto 2015 e curata da Vittorio Sgarbi a Spoleto all?interno di Palazzo Leti Sansi. La gestione organizzativa dell'evento è ancora una volta del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di Spoleto Arte. Intervistato, Pinzi ci parla della sua pittura, dei temi affrontati e dei suoi progetti, ma anche della sua stima per la grande scienziata Margherita Hack e dell?importanza della Biennale di Venezia e dell?Expo. Di seguito l?intervista:

      1. Abbiamo avuto notizia della sua presenza alla grande mostra di "Spoleto Arte" curata da Vittorio Sgarbi, allestita presso Palazzo Leti Sansi a Spoleto; come nasce l'occasione di partecipare a questa importante iniziativa? È la prima volta che espone a Spoleto?
        Già nel 2014 mi è stata offerta la possibilità di partecipare alla mostra "Spoleto Arte" e allora ero rimasto ben impressionato da tutto il contesto che si svolgeva attorno alla mostra. Questa esperienza mi ha portato a partecipare anche all'edizione 2015.

      2. Quali opere ha esposto in mostra? Con quali tecniche sono realizzate e a quali tematiche si ispirano?
        Le opere esposte sono: ?Il gioco del potere?, ?Introspezione?, ?Fantasmi omerici?, ?Passaggio generazionale quale futuro ereditiamo??. La tecnica è olio su tela, quella che io prediligo, e che mi da i risultati migliori. Le tematiche che mi ispirano sono intimamente legate a me e a tutto ciò che mi circonda, con una forte componente onirica che catalizza il tutto.

      3. La mostra di "Spoleto Arte" ha fatto da simbolica cornice di contorno alla seconda edizione del "Premio Margherita Hack"; un suo pensiero sulla figura dell'esimia scienziata e sul suo prezioso contributo dato nei tanti anni di studi e di ricerche.
        Ritengo che tutto ciò che si fa per mantenere e valorizzare il ricordo di illustri italiani valga la pena di essere fatto. In particolare di una grande donna come Margherita Hack, che è stata un esempio non solo di vita, ma anche una grande scienziata.

      4. Ci racconta quali sono i suoi progetti futuri e a cosa sta lavorando attualmente?
        *Attualmente ho in ponte una serie di paesaggi della mia Toscana visti e realizzati alla mia maniera. Inoltre, sto per iniziare una nuova collaborazione con una Galleria Americana, in passato, ho già avuto rapporti con Gallerie Americane ottenendo ottimi risultati.

      1. Questo è l'anno dell'Expo; è andato o andrà in visita alla grande esposizione universale? Pensa possa risultare utile e positivo anche per il comparto dell'arte?
        *Non so se andrò a visitare Expo, ma ritengo che sia un'ottima vetrina per mostrare al mondo quanto siano geniali gli Italiani in tutti i campi partendo dal cibo (che Arte è).
      1. In concomitanza con l'Expo c'è anche la prestigiosa Biennale Venezia; come considera questa vetrina internazionale e quale sinergia può esserci con l'Expo?
        Direi che c'è un'ottima sinergia tra le due cose. Sono entrambe manifestazioni importanti che esprimono e risaltano il modo di essere Italiani che, in fatto di Cibo, Arte, Cultura, organizzazione, non hanno nulla da invidiare a nessuno.
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    • Intervista a Stefania Cappelletti per mostra "Spoleto Arte"

      Parallela al Festival dei Due Mondi di Spoleto, è la mostra ?Spoleto Arte?, curata da Vittorio Sgarbi, che è stata prorogata fino al 27 agosto 2015 ed è allestita a Spoleto all?interno di Palazzo Leti Sansi. L'evento, organizzato dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di Spoleto Arte, ha ottenuto un ottimo riscontro. Tra gli artisti partecipanti alla mostra si inserisce la pittrice Stefania Cappelletti che, intervistata in occasione dell?esposizione, ci parla del percorso svolto, della sua pittura, dei suoi progetti e della presenza all?Expo. Di seguito l?intervista:

      1. Abbiamo avuto notizia della sua presenza alla grande mostra di "Spoleto Arte" curata da Vittorio Sgarbi, allestita presso Palazzo Leti Sansi a Spoleto; come nasce l'occasione di partecipare a questa importante iniziativa? È la prima volta che espone a Spoleto?
        No, non è la prima volta che espongo a Spoleto che, oltretutto, è la mia città.
        *Ho vinto varie volte il Premio Spoleto Festival Art, a cura del Dott. Filipponi, che mi è stato confermato anche quest'anno, con mia grande soddisfazione. *
        Ho partecipato a numerose mostre, interazionali all'estero e anche a Roma, a cura del Prof. Daniele Radini Tedeschi e faccio parte dal 2012 dell'Accademia di S. Lazzaro, da lui presieduta.
        Ho esposto alla Triennale di Roma, a cura del Prof. Tedeschi e Achille Bonito Oliva. Certo, essere inserita in una mostra cosi prestigiosa è fantastico. Da cosa sia dipeso, non lo so, la vita in fondo è come percorrere una strada; durante il cammino spesso si trovano incroci in cui si incontrano persone, creano relazioni, nascono occasioni e il percorso cambia ogni volta che si cambia direzione.
        *Ecco, io ad un incrocio mi sono imbattuta in Spoleto Arte, a cura di Vittorio Sgarbi, e il mio percorso è cambiato, in meglio decisamente.
      1. Tra i partecipanti all'esposizione c'è anche la vulcanica e carismatica Amanda Lear, personaggio di fama internazionale; cosa pensa della sua arte pittorica? Ritiene, che abbia delle affinità con lo stile espressivo del suo mentore Salvador Dalì?
        Secondo me si, in alcuni lavori, penso però che sia scontato; tutti i grandi maestri influenzano i loro allievi, anche se direi che Amanda Lear ha sviluppato un suo personalissimo stile, soprattutto nell'uso del colore. Adoro i suoi lavori, in particolare il ritratto di Andy Warhol e le nature morte con i fiori; sono fantastici.

      2. Quali opere ha esposto in mostra? Con quali tecniche sono realizzate e a quali tematiche si ispirano?
        *Il mio dipinto si intitola ?Flatiron Building NY?. È parte di una serie di dipinti metropolitani dedicati a New York, è un olio su tavola. Non saprei dire perché dipingo così New York, i miei dipinti iniziano in un modo, poi cambiano, dipende dallo stato d'animo, da come ci si sente, da quello che si vuole comunicare, da come si mescolano i colori, non saprei.

      1. Ci racconta quali sono i suoi progetti futuri e a cosa sta lavorando attualmente?
        *Attualmente sono presente con le mie opere qui a Spoleto, con Spoleto Arte 2015 a cura di Vittorio Sgarbi, e con il Premio Spoleto Festival Art 2015 a cura del Dott. Filipponi; a breve, sarò presente all'EXPO 2015, padiglione Cina, a Milano, con 3 opere. Il tutto mi terrà impegnata fino ad agosto e oltre. Poi da settembre altri appuntamenti, ma è presto per parlarne, si vedrà.
      1. Si sente ispirato dall'Expo nelle sue creazioni? Ha già realizzato o pensa di realizzare delle creazioni connesse all'Expo?
        Come già annunciato, sarò all'Expo 2015, padiglione Cina; per l'occasione sono state selezionate tre mie opere a cui sono molto legata. Ci tengo a sottolineare che le ha scelte una commissione tecnica, non dirò altro sulle opere, se non che sono molto belle e che meritano di essere viste dal vivo, invito tutti, pertanto, ad andare a vederle.
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    • Intervista a Silvana Mellacina per mostra "Spoleto Arte"

      Antica capitale dei duchi longobardi, Spoleto è una delle città umbre che ha lasciato il segno nella storia e che ogni estate, dal 1958, diventa cornice del Festival dei Due Mondi e palcoscenico, da anni, della mostra d?arte ?Spoleto Arte? a cura di Vittorio Sgarbi. Anche quest?anno dal 27 giugno, l?evento ha preso luogo nello splendido Palazzo Leti Sansi; questa ?creatura?, nata dalla mente del Dott. Salvo Nugnes, manager della cultura, è stata prorogata fino al 27 agosto 2015 permettendo così a molti visitatori di lasciarsi affascinare ed interessare dalle opere esposte. Tra le pittrici presenti alla mostra c?è Silvana Mellacina, italiana di adozione e nata in Africa da genitori emiliani. Dedita all?arte astratta, le sue tele raccontano di sofferenze e ricordi senza fare riferimento a luoghi precisi; in seguito l?intervista tenuta a Silvana Mellacina:

      1. Abbiamo avuto notizia della sua presenza alla grande mostra di "Spoleto Arte" curata da Vittorio Sgarbi, allestita presso Palazzo Leti Sansi a Spoleto; come nasce l'occasione di partecipare a questa importante iniziativa? È la prima volta che espone a Spoleto?

      Si, è la prima volta che espongo a Spoleto e l?occasione mi è stata offerta da un grande direttore artistico, il Dott. Salvo Nugnes, a cui va il mio ringraziamento personale per avermi selezionata, dandomi l?opportunità di assistere ad un evento speciale.

      1. Quali opere ha esposto in mostra? Con quali tecniche sono realizzate e a quali tematiche si ispirano?

      L?opera esposta dal titolo "Nell'anima" è realizzata con colori acrilici e malte metallizzate spatolate e rappresenta una mia emozione riportata su tela.

      1. La mostra di "Spoleto Arte" ha fatto da simbolica cornice di contorno alla seconda edizione del "Premio Margherita Hack"; un suo pensiero sulla figura dell'esimia scienziata e sul suo prezioso contributo dato nei tanti anni di studi e di ricerche.

      Da sempre ho ammirato la figura di Margherita Hack, donna speciale e grandissima scienziata. Di lei ho amato la libertà di pensiero, la grandissima dignità di donna, l?umiltà, la riservatezza ed il modo semplice e naturale con cui spiegava a noi tutti il meraviglioso, ma complesso Universo. Ritengo il premio istituito a suo ricordo una lodevolissima iniziativa.

      1. Ci racconta quali sono i suoi progetti futuri e a cosa sta lavorando attualmente?

      I miei progetti futuri?? Continuare il cammino nell?arte, nella cultura e nella pittura, cercando costantemente di rinnovare e migliorare la tecnica.

      1. Si sente ispirato dall'Expo nelle sue creazioni? Ha già realizzato o pensa di realizzare delle creazioni connesse all'Expo?

      Si, l?Expo è sicuramente una fonte di ispirazione per la vastità degli argomenti trattati. Non ho al momento ancora fatto nulla al riguardo ma sicuramente mi piacerebbe realizzare qualcosa connesso a tale evento.

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    • Intervista a Gabriella Ventavoli per mostra "Spoleto Arte"

      Gabriella Ventavoli, medico e pittrice, nella sua arte coniuga lirismo e realtà rendendo le proprie opere drammatiche ed estremamente delicate. Ogni quadro segue una sua logica e racconta, come in sequenza cinematografica, una vita fatta di emozioni e segnata da lievi tracce. Tutto ciò che viene rappresentato da Gabriella Ventavoli sembra danzare leggiadro ben descrivendo ciò che l?artista cova nel proprio intimo. Questa pittrice surrealista, in occasione della mostra Spoleto Arte, espone le propie opere a Palazzo Leti Sansi. Curata da Vittorio Sgarbi e organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, la mostra è stata prorogata fino al giorno 27 agosto 2015. Di seguito l?intervista tenuta all?artista:

      1. Abbiamo avuto notizia della sua presenza alla grande mostra di "Spoleto Arte" curata da Vittorio Sgarbi, allestita presso Palazzo Leti Sansi a Spoleto; come nasce l'occasione di partecipare a questa importante iniziativa? È la prima volta che espone a Spoleto?
        È la prima volta che espongo a Spoleto.
      2. Tra i partecipanti all'esposizione c'è anche la vulcanica e carismatica Amanda Lear, personaggio di fama internazionale; cosa pensa della sua arte pittorica? Ritiene che abbia delle affinità con lo stile espressivo del suo mentore Salvador Dalì?
        L'arte pittorica di Amanda Lear è interessante come il personaggio stesso e talvolta risente delle suggestioni di Dalì temperate da uno stile molto personale.
      3. Quali opere ha esposto in mostra? Con quali tecniche sono realizzate e a quali tematiche si ispirano?
        Le opere esposte sono sette, delle quali cinque formano un polittico dal titolo "L'Ultima cena", a significare come le risorse naturali siano tanto gravemente compromesse da non garantire la continuità della vita sul pianeta.
        Le altre due opere rappresentano la bellezza di Madre Natura e il suo sacrificio mortale.
        La tecnica usata è l?acrilico su tela e le opere si ispirano ai temi attuali che riguardano la compromissione delle risorse ambientali.
      4. Ci racconta quali sono i suoi progetti futuri e a cosa sta lavorando attualmente?
        Continuo a lavorare su temi riguardanti l'ambiente. Prossimamente esporrò a Firenze numerose opere dedicate ai temi del mare e della luce.
      5. Sgarbi è ambasciatore ufficiale dell'Expo e ha creato un padiglione molto interessante dedicato all'arte; tra le importanti opere esposte quale preferisce?
        Più che una sola opera apprezzo, in generale, la passione e la dedizione del Prof. Sgarbi all'arte come mezzo universale da diffondere ovunque possa parlare del bene e del bello.
      6. In concomitanza con l'Expo c'è anche la prestigiosa Biennale Venezia; come considera questa vetrina internazionale e quale sinergia può esserci con l'Expo?
        Expo sarà tanto più importante se riuscirà a suscitare interesse per ciò che di più bello abbiamo in Italia, non solo per il nostro straordinario cibo, ma anche per il primato in campo artistico, di cui la Biennale di Venezia vuole essere testimone.
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    • Spoleto Arte: intervista a Carmelo Compare, ?Sognatore sociale?

      La mostra ?Spoleto Arte?, curata da Vittorio Sgarbi e allestita a Spoleto all?interno di Palazzo Leti Sansi, è stata prorogata fino al 27 agosto 2015; l?organizzazione dell'evento è ancora una volta gestita dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di Spoleto Arte. Tra gli artisti partecipanti è presente il pittore Carmelo Compare che, intervistato in occasione della prestigiosa mostra, spiega il valore di opposizione e impegno sociale insito nelle sue creazioni esplicitando la sua visione del mondo attuale, un mondo egoista e senza valori, popolato da uomini soli e vittime sociali. Di seguito l?intervista che bene spiega la sua concezione dell?oggi:

      1. Abbiamo avuto notizia della sua presenza alla grande mostra di "Spoleto Arte" curata da Vittorio Sgarbi, allestita presso Palazzo Leti Sansi a Spoleto; come nasce l'occasione di partecipare a questa importante iniziativa? È la prima volta che espone a Spoleto?

      È la prima volta che espongo a Spoleto grazie alla professionalità del produttore d'arte Salvo Nugnes e al comitato scientifico di Spoleto Arte che hanno scelto le mie opere per esporle sia alla Pro Biennale di Venezia, alla Milano Art Gallery, sia a questa grande manifestazione di Spoleto Arte, curata da Vittorio Sgarbi. Attraverso la sua dialettica, professionalità e preparazione artistica, dimostrata sia all'inaugurazione, sia la mattina successiva al premio ?Margherita Hack?, dialogando con il grande Zichichi il professore mi ha ispirato un'opera che presto porrò in essere, "Il Seduttore d'arte e d'amore".

      1. Tra i partecipanti all'esposizione c'è anche la vulcanica e carismatica Amanda Lear, personaggio di fama internazionale; cosa pensa della sua arte pittorica? Ritiene, che abbia delle affinità con lo stile espressivo del suo mentore Salvador Dalì?

      Riguardo la poliedrica e famosissima artista, ritengo che le sue opere siano molto diverse dal suo mentore, sia come tecnica e stile, sia come espressione artistica, in quanto il grande surrealista Dalì nelle sue opere ricercava una realtà non visibile, atemporale, caratterizzata da immagini irreali. L'arte di Amanda Lear, al contrario, si apre alla Terra e alla vita, cerca un nuovo sfondo in cui rivivere e gli alberi, i fiori, i volti conosciuti e non, diventano compagni e testimoni del suo viaggio interiore ed artistico.

      1. Quali opere ha esposto in mostra? Con quali tecniche sono realizzate e a quali tematiche si ispirano?

      Le opere esposte a Spoleto Arte sono due, "La Ballerina di Birkenau? (dal ciclo Aushwitz) e ?Tracce di Tramonto? (un barcone di migranti arenato su una spiaggia deserta e assolata, mentre le ultime tracce di tramonto, ultime tracce di speranza per un futuro migliore, si dileguano all'orizzonte). Entrambe le opere sono state eseguite con tecnica mista, cartapesta, acrilico e smalto su tela. Sono opere di opposizione e d'impegno sociale, io sono ?un sognatore sociale? governato dagli impulsi del sentimento e dal furore di una fantasia inappagabile. In pochi decenni la terra è diventata un misto di cose diverse, dove i valori umani o comunque non economici sono soppressi, il nuovo ideale è lo scenario quantitativo, la prevalenza della logica del possesso e le vittime più consuete di questo tempo di assassini sono i più s-protetti, i più deboli, i disabili, i disoccupati, le donne, le vecchie e i bambini. Gli uomini parlano, ma non si dicono niente; come isole perdute nella corrente, si nutrono di surrogati di valori che non appagano, ma divorano.

      1. Ci racconta quali sono i suoi progetti futuri e a cosa sta lavorando attualmente?

      I miei progetti futuri? Continuare ad esporre le mie opere in importanti manifestazioni culturali e artistiche, come Spoleto Arte, la Pro Biennale di Venezia ecc. In questo periodo di grande fermento culturale e di crisi politico-sociale, in contemporanea con l'esposizione di Spoleto Arte, le mie opere sono in esposizione nelle collettive ad Assisi (ex pinacoteca comunale) e a Taormina, Palazzo dei Duchi. Dal 31 luglio esporrò a Villa Castelnuovo a Palermo una mostra di scultura a livello nazionale; vi parteciperò con l'opera ?La terra dei melograni? ovvero ?La Strage degli innocenti?. Mentre a novembre esporrò al Palazzo delle Belle Arti, Museo della Permanente, per Milano Expo 2015. Inizierò il più grande progetto a settembre, un'opera di grande dimensioni, con cinque sculture (a grandezza d'uomo) e tre grandi tele che raccontano gli orrori e le stragi della guerra, mentre le sculture rappresentano gli studiosi della guerra, indifferenti di fronte a tanta efferatezza. Spero di poterla esporre l'anno prossimo a Spoleto Arte.

      1. Si sente ispirato dall'Expo nelle sue creazioni? Ha già realizzato o pensa di realizzare delle creazioni connesse all'Expo?

      Ho visitato l'Expo all'apertura, quando non tutti i padiglioni erano aperti, ma devo dire che sono stato subito preso da una forte emozione e ho avvertito un sentimento inusuale: era come se la Terra si fosse fermata per un attimo e fosse tornata ad essere dimora dell'uomo esiliato da ogni dove. Un senso di pace ha pervaso la mia anima inquieta spingendomi a gridare "Pace", infatti la mia ultima opera dedicata all'Expo è "Inno alla Pace".

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    • Mauro Martin espone le sue creazioni in occasione di Spoleto Arte

      A fronte del consenso ottenuto, la grande mostra di "Spoleto arte" a cura di Vittorio Sgarbi, è stata prolungata fino al 27 agosto 2015. L'esposizione, a cui prende parte anche l'artista Mauro Martin, è racchiusa all'interno dell'antico Palazzo Leti Sansi a Spoleto, tra via Arco di Druso e Piazza del Mercato ed è organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di Spoleto Arte.

      Sul linguaggio espressivo di Martin è stato commentato: "Protagoniste indiscusse sono le figure femminili, con forme suadenti, sinuose, morbide, seducenti, intriganti e al contempo eleganti e misteriose, che vengono immerse dentro lucenti cornici di luce, con riflessi luminosi ed enigmatiche trasparenze di avvolgente intensità e sono inserite in ambientazioni sobrie, ricercate e volutamente prive di sofisticati elementi di contorno, per dare la massima centralità alla loro fisionomia e alla loro naturalezza corporale mai forzata".

      E ancora viene messo in evidenza: "Egli si appresta all'atto creativo con semplicità d'approccio e spontaneità espressiva, ma al contempo vuole, con vigorosa consapevolezza, riaffermare e riacquistare la -sacralità- delle forme, nella loro perfetta e impeccabile definizione, scevre da ogni elemento superfluo di esagerata enfatizzazione, per coglierne la valenza primaria e sostanziale".

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    • Spoleto: Intervista Alessandro Testa per la mostra ?Spoleto Arte?

      A fronte del successo riscosso, la mostra ?Spoleto Arte?, curata da Vittorio Sgarbi e allestita a Spoleto all?interno di Palazzo Leti Sansi, è stata prorogata fino al 27 agosto 2015. La gestione organizzativa dell'evento è ancora una volta del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di Spoleto Arte. Tra gli artisti partecipanti si inserisce il pittore astratto Alessandro Testa che, intervistato in occasione dell?esposizione di quattro sue opere alla prestigiosa mostra, ci parla della sua pittura e dei suoi progetti, ma anche della sua stima per la grande scienziata e astrofisica Margherita Hack, in cui onore è stato istituito il ?Premio Margherita Hack?, consegnato a diverse personalità di spicco del panorama attuale italiano, tra cui Carlo Verdone e Federica Pellegrini, proprio a Palazzo Leti Sansi, nel contesto della mostra ?Spoleto Arte?. Di seguito l?intervista:

      1. Sig. Testa, abbiamo avuto notizia della sua presenza alla grande mostra di "Spoleto Arte" curata da Vittorio Sgarbi, allestita presso Palazzo Leti Sansi a Spoleto; è la prima volta che espone a Spoleto?

      Avendo partecipato anche l?anno scorso, per me questa è già la seconda volta che espongo a Spoleto, alla mostra ?Spoleto Arte?.
      *
      2) Quali opere ha esposto in mostra? Con quali tecniche sono realizzate e a quali tematiche si ispirano?
      *
      Le mie opere in esposizione sono quattro, con i rispettivi titoli: Ardore; Piacevolezza; I tesori del mare; Impronte. La tecnica di realizzazione e la loro tematica si basa esclusivamente sul principio di totale libertà, perché io non seguo che il mio cuore.

      1. La mostra di "Spoleto Arte" ha fatto da simbolica cornice di contorno alla seconda edizione del "Premio Margherita Hack"; un suo pensiero sulla figura dell'esimia scienziata e sul suo prezioso contributo dato nei tanti anni di studi e di ricerche.

      La mia stima per la grande astrofisica non può essere che infinita, la stella numero uno dell?Universo. In particolar modo, per me rappresenta la grande libertà di pensiero, la grande semplicità, onestà e determinazione. Un grandissimo esempio per tutta l?umanità.*

      1. Ci racconta quali sono i suoi progetti futuri e a cosa sta lavorando attualmente?

      Io cerco di vivere soprattutto il presente, al futuro penso molto poco. Quando pitturo mi appassiono e creo. I miei progetti futuri li conosco e non li conosco, direi mi interessano relativamente. La mia, vuole essere comunque una continua ricerca all?insegna della creatività. Ora e sempre.*

      1. Questo è l'anno dell'Expo; è andato o andrà in visita alla grande esposizione universale? Pensa possa risultare utile e positivo anche per il comparto dell'arte?

      *Non sono ancora andato. Per me l?arte si deve sempre e comunque confrontare. L?Expo è sicuramente una bella ed interessante vetrina.
      *
      6) Si sente ispirato dall'Expo nelle sue creazioni? Ha già realizzato o pensa di realizzare delle creazioni connesse all'Expo?

      Come ho già spiegato, la mia pittura è, e vuole essere, soprattutto istintiva. Come si suol dire, vado a ruota libera, vado oltre, mi sento ispirato solo dal mio sentimento.

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