Ciao e grazie x le risposte.
La sezione articoli avrà una sottocategoria a sé stante. Il numero dei prodotti varia tra i 70 e i 100 mila.
Anche io nei precedenti e-commerce ho usato la prima variante con buoni risultati, tuttavia volevo capire se la struttura all'interno dell'url ha senso oppure no...

Salve,
avrei bisogno di una informazione relativamente alla gestione dell'URL ai fini Seo nel 2017.
Devo settare la struttura di un nuovo e-commerce e volevo sapere se é preferibile un url strutturato o un url corto.
Esempi:
Corto: Dominio.it/prodotto
Medio: Dominio.it/categoria3/prodotto
Lungo: Dominio.it/categoria1/categoria2/categoria3/prodotto
Ogni opinione é ben accetta!

Riesumo questa vecchia discussione per farvi che ho cambiato tutti gli url con l'underscore e li ho trasformati in segni meno; inoltre ho inserito una regola redirect 301 nel file htaccess per non perdere il posizionamento.
A distanza di un mese ho rilevato lievi miglioramenti nelle serp, quindi riscontro positivo!

E' normalissimo, un e-commerce è come una start-up e quindi non si può pretendere che renda già dopo due settimane!
Le campagne Adwords ti permettono di vendere da subito ma ovviamente devi fare i conti con la concorrenza, specialmente in fatto di prezzi: ad esempio questo prodotto bizzstore.it/lcd-led-20/1697-monitor-led-p201-20-5ms-250cd-m2-1000-1-60hz-black-0887111741714.html , si può trovare su altri siti ad un prezzo di 110-120 euro contro i 134 del tuo sito.
Per migliorare il posizionamento ti consiglio di:

• Iniziare una campagna di link-building
• Inserire descrizioni e testi tuoi, altrimenti rischi di essere penalizzato nel posizionament per contenuto duplicato
• Migliorare alcune cose sul sito a livello seo, tipo accorciare gli url dei prodotti, inserire tutti gli attributi ALT nelle immagini, togliere gli h2 come questo "<H2>: Prodotto aggiunto al tuo carrello" e mettere h2 inerenti al prodotto/categoria/marchio ecc...
  Per migliorare l'usabilità del sito io cambierei il colore dei caratteri delle descrizioni (grigio su grigio si legge poco)
  Per aumentare i click, anche se non sei tra i primi della SERP, ti consiglio di inserire delle meta description accattivanti.
  Infine ho visto che hai già 144 fan facebook; spero siano tuoi amici ... l'acquisto di like di facebook io lo ritengo una tecnica da black hat, anche se magari google la considera lecita...

Si:
mediaworld.it -> Mediamarket
ibs.it -> Internet book shop
L'importante è mettere la partita IVA.

Io non credo si possa dare un "punteggio" SEO a un sito
L'unico punteggio che io valuto sono le visite da ricerca organiche al sito a distanza di alcune settimane dalle modifiche fatte sul e fuori dal sito.
Tuttavia ci sono dei programmi che possono aiutarti nelle tue valutazioni; in particolare io uso:

• visual-seo, per analizzare diversi aspetti seo del sito, ti suggerisce cosa migliorare, ti permette di creare reports e cosa più importante di tutte è fatto da un italiano! (Federico Sasso, lo trovi anche su questo forum)
• majestic seo, hfres e google webmaster tools per valutare la linkbuilding
• il componente aggiuntivo di Firefox SeoQuake per una panoramica immediata sui principali fattori on-site di qualsiasi sito
• google analytics per valutare i risultati del sito (visite, visitatori, conversioni, freq rimbalzo, ecc...)

Poi ci sono tantissimi tools specifici ad ogni aspetto seo, tuttavia io credo che sia il fattore umano a determinare la riuscita di un sito o, per meglio dire, di un progetto.

Puoi mandare la lista in pvt? grazie

link in pvt, grazie

link in pvt, grazie

Riesumo la discussione perchè mi è capitato un fatto assai strano...
Gestisco un e-commerce completamente in HTTPS e recentemente una ditta che si occupa di SEO e posizionamento mi ha consigliato di rimuovere il certificato. Perchè? "Perchè HTTPS rende difficoltosa la link building"
Qualcuno ha avuto esperienze negative nel posizionare siti HTTPS? Oppure potete spiegarmi l'affermazione di cui sopra?

Credo che il tuo problema più grande sia la mancanza di link in entrata di qualità. Da un rapido controllo con majestic seo mi pare che tu abbia solo link da directory o siti con poca autorevolezza. Sul forum troverai moltissimi spunti su come fare linkbuilding o, ancora meglio, ottenere link spontanei (link earning). Ricordati che i link che funzionano sono quelli che ti generano traffico, ossia devi creare interesse!
Dopo tutte queste belle parole ti dirò che io predico bene e razzolo male :D... è difficile avere dei buoni link in entrata con un sito qualsiasi, e so benissimo che con un e-commerce diventa un'impresa. Qualche idea: creare un blog dedicato al settore, fare video sui prodotti (ricorda che devono attirare visite!), infografiche, creare buoni o promozioni da dedicare a partner che ti linkano, contattare i produttori e fatti linkare come distributore, ecc...

Io farei anche alcune modifiche al sito:

• Migliorare la gerarchia H1, H2, H3... su categorie e prodotti. Ad esempio nella categoria abbigliamento ciclismo io metterei <H1>Abbigliamento ciclismo</H1> al posto dell'attuale <H1>Abbigliamento</H1>. Inoltre io aggiungerei H2, H3, ecc... nella descrizione completa della categoria o del prodotto (che ora manca completamente).

• Migliorare la gestione dei Title
  Pagina di esempio: storeforcycling.com/abbigliamento-ciclismo-4/maglie-ciclismo/nalini-fdj-pro-team-jersey-8340.html
  Title: "Maglia Ciclismo Mancia Corta Nalini FDJ Pro Team - Maglie Ciclismo - Abbigliamento"
  Io toglierei le ripetizioni Maglie Ciclismo e Abbigliamento in modo da accorciare il title. Inoltre metterei prima la marca e poi la descrizione del prodotto; questo perchè sicuramente hai già una categoria "Maglie ciclismo" e quindi chi cerca maglia ciclismo deve capitare sulla pagina della categoria, non su questo prodotto.
  Questa pagina prodotto invece deve essere trovato da chi cerca la marca o il modello specifico.

-Migliorare il metadescription
Nella stessa pagina di prima il metadescription è "Nalini FDJ Pro Team Jersey"; ad oggi la metadescription non dovrebbe servire per il posizionamento ma, essendo visibile sulla SERP, potrebbe aiutarti a portare delle conversioni anche se non sei nelle prime posizioni.

-Accorciare l'url
Io preferisco gli url parlanti ma non troppo lunghi; nella solita pagina è "storeforcycling.com/abbigliamento-ciclismo-4/maglie-ciclismo/nalini-fdj-pro-team-jersey-8340.html"; io toglierei la suddivisione a categorie e metterei solo la descrizione sintetica del prodotto, ad es: storeforcycling.com/nalini-fdj-pro-team-jersey-maglia-ciclismo-8340.html . Se possibile cercherei di togliere l'id 8340 e l'estensione .html.

Buon lavoro!

@ilgio said:

mi potrebbe contattare per un sito ecommerce completo?
Dipende cosa intendi: ti serve qualcuno che realizzi il solo sito e-commerce oppure vuoi una persona che ti segua nelle varie fasi del progetto per la vendita online?

@MarKoala said:

Salve,

una domanda forse banale. Se ho un negozio fisico in cui vendo oggetti di mia produzione e decido di provare a incrementare le vendite tramite il web utilizzando opportunità quali:

• un profilo Amazon,

• inserzioni su Subito.it

• inserzioni su ebay / ebayannunci.

• Se utilizzi Amazon devi avere un codice a barre per ogni prodotto che vendi, anche se artigianale; devi quindi acquistare attraverso appositi rivenditori (anche online) un codice a barre per ogni prodotto. Ad esempio se produci due abiti identici per modello ma differenti per colore devi comunque avere 2 codici a barre differenti. In italia si usa EAN13 come barcode (mi sembra che per l'Italia il codice incominci per 8).

• Subito.it accetta solo prodotti di seconda mano, come da regole "Tutti gli oggetti offerti devono essere di seconda mano."

• Con Ebay/Ebayannunci non dovresti avere problemi.

@MarKoala said:

Necessito di qualche licenza particolare? devo stare attento a qualche profilo giuridico / fiscale? incorro in qualche costo?

Sicuramente devi:

• Presentare una SCIA nel comune in cui hai la sede legale dove dichiari l'inizio dell'attività di vendita online
• Presentare della documentazione alla camera di commercio (per maggiori info rivolgiti alla tua associazione di categoria).

@MarKoala said:

So che se apro un sito di e-commerce ho spese di hosting, necessiterò indicizzazione e avrò un tot di spese fisse che immagino con Amazon & co non avrei ( a parte l'eventuale % dei portali in questione).

Un sito di e-commerce ha dei** costi fissi**, devi lavorare molto per avere dei risultati e non avrai immediatamente un riscontro in termini di visite e di vendite.
Amazon & co ti permette di fare delle vendite immediatamente, hai un bacino maggiore di utenti, non devi lavorare moltissimo per ottenere risultati ed hai dei costi fissi minimi+provvigioni
Quindi nel breve periodo è più conveniente utilizzare piattaforme come Amazon o ebay; nel medio e lungo periodo però l'utilizzo di queste piattaforme diventa penalizzante in quanto all'aumentare del fatturato avrai comunque un aumento proporzionale dei costi (la percentuale di commissioni rimane fissa). Inoltre ti potranno essere imposte decisioni unidirezionali e tu sarai costretto ad accettarle.
Per farti un esempio concreto Amazon normalmente costa all'esercente 40?/mese + 15% di commissioni **sul pagato **(ossia sulla vendita del prodotto ed anche sulle spedizioni).
Un sito di e-commerce nel breve periodo è poco redditizio, ha dei costi fissi che possono essere anche ingenti e comunque necessita di un supporto da parte di un specialista SEO per poter posizionare il sito. Se il sito viene ideato, gestito e mantenuto correttamente, nel medio e lungo termine è più redditizio di Amazon e co in quanto i costi rimangono fissi mentre il fatturato aumenta; inoltre un sito di cui tu sei proprietario ti da una certa autonomia che Ebay, Amazon e co non ti danno.
Il mio consiglio è di utilizzare sia amazon & co e allo stesso tempo incominciare a realizzare un sito e-commerce; in questo modo potrai avere delle entrate immediate e allo stesso tempo potrai preparare il terreno per la vendita senza intermediari.
@MarKoala said:

Esistono poi differenze tra aprire un profilo personale (anche pseudo fittizio) e un profilo negozio (ha più costi?)

Immagino che tu ti riferisca ad Ebay; in questo caso, se tu vendi in modo continuativo e non occasionale, devi per forza aprire un profilo negozio e legarlo ad una partita IVA, tanto più se il prodotto lo produci tu.
Anche qui i costi sono variabili: pages.ebay.it/help/sell/businessfees.html

Anch'io sono per il vivi e lascia vivere, e quindi non penso segnalerò la cosa.
A parte le segnalazioni Google non ha altri sistemi per verificare la correttezza delle informazioni?

In questi giorni sto studiando quale formato di markup utilizzare per poter avere dei rich snippets nei risultati delle ricerche di google; il sito (un e-commerce) utilizza il linguaggio XHTML e probabilmente sceglierò RDFa.

Osservando e-commerce che avessero già implementato soluzioni simili mi sono imbattuto in un sito che ha sfruttato i rich snippets in modo "ambiguo", e da qui il titolo di questo topic. Mi spiego:
Cercando un prodotto su google, il sito in questione presenta un rich snippets riguardante il **prezzo **del prodotto: Ad esempio "Da 5 Euro a 10 Euro".
Mi aspetto quindi di trovare due versioni dello stesso prodotto, una base da 5 euro e una più completa da 10; oppure una determinata offerta che mi permette di acquistare lo stesso prodotto a 5 euro al posto di 10.
Entrando nella pagina del prodotto invece trovo il prodotto a 10 euro. Non ci sono altre versioni dello stesso prodotto, nè offerte.
Perché allora nello rich snippet sono indicati i 5 euro?
In fondo alla pagina c'è una sezione a un prodotto raccomandato da 5 euro, diverso per caratteristiche da quello da 10 euro, con il prezzo indicato come dato strutturato.
Qualcuno potrebbe dire che è una svista del webmaster, ma per me è una bella furbata
Non aumenterà le vendite dell'e-commerce, ma sicuramente aumenterà i clic.
Voi cosa ne pensate? Anche se non migliora il posizionamento del sito, questa tecnica la considerate black hat? Google come controlla la veridicità dei rich snippets che pubblica sulla serp?

In realtà sono tutti url formati da 2-3 parole che sono le parole chiave della ricerca.
Cercando l'ultimo termine_id su google il sito esce sempre nelle prime posizioni, quindi il discorso delle variabili di programmazione spiegato nel video è ancora valido nel 2014...

@Federico Sasso said:

Esiste una piccola differenza nella gestione da parte di Google di trattini e undescore negli URL:
I trattini sono considerati separatori di parola, gli underscore no. Era vero nel 2011 e mi risulta non sia cambiato.

La ragione storica è che l'underscore è molto usato nei nomi di variabili e costanti nei linguaggi di programmazione; il team originario di programmatori di Google era più sensibile alle esigenze dei programmatori e presero questa decisione.

Il peso è trascurabile (Wikipedia d'altronde usa gli underscore e non sembra esserne danneggiata), e vale la seguente regola del nove:
per i nuovi URL, adottare il trattino come separatore, ma se si hanno degli underscore in URL pre-esistenti non vale la pena cambiarli.

Matt Cutts nel 2001 spiegò chiaramente la questione in uno dei suoi video: www .

Ecco, l'ho scritto, so che Enrico Altavilla disapproverà la "perdita di tempo"

Ottima spiegazione!
Proverò a cambiare l'url di una sola pagina per vedere l'impatto sul posizionamento, se ci sono variazioni vi faccio sapere.

Argomento sicuramente già trattato, ma io non lo avevo mai affrontato (beata ignoranza); visto che curo un sito con URLs al cui interno ci sono underscore volevo capire se vale la pena di tenere gli URL così come sono oppure se cambiarli con conseguente redirect 301.
L'url tipico è questo: miosito.it/questo-e-un-url_id (id è il numero identificativo della pagina).

Ho trovato questo articolo di Enrico Altavilla del 2011 in cui si afferma che l'utilizzo o meno dell'underscore ai fini seo ha poca rilevanza: lowlevel.it/le-10-cagate-seo-di-cui-non-si-dovrebbe-parlare-piu
Mentre in questo di Davide Pozzi del 2014 si afferma che è ancora importante evitare l'underscore nel url: blog.tagliaerbe.com/2014/01/local-seo.html
Google consiglia di non utilizzare l'underscore: support.google.com/webmasters/answer/76329

Voi che ne pensate? Qualche esperienza/consiglio?

Il problema sta nel modulo productscategory, un modulo aggiuntivo che nella scheda prodotto visualizza tutti i prodotti appartenenti alla stessa categoria. Personalmente non lo uso in quanto non lo ritengo uno strumento utile ad aumentare le conversioni o la permanenza degli utenti sul sito.
Per risolvere il tuo problema basta andare nella cartella del modulo, ossia modules/productscategory, editare il file productscategory.tpl e cambiare questa riga (riga tratta dal modulo installato sull'ultimo aggiornamento della versione 1.5 di Prestrashop):
<h2 class="productscategory_h2">{$categoryProducts|@count} {l s='other products in the same category:' mod='productscategory'}</h2>
al posto degli h2 metti l'elemento html che più ti aggrada (ad esempio p).
Attenzione però: se fai un upgrade del modulo perdi le tue modifiche! Per evitare questo inconveniente puoi fare un override del modulo come indicato in questa guida: doc.prestashop.com/display/PS15/Overriding+default+behaviors#Overridingdefaultbehaviors-Overridingamodule'sbehavior
Visitando il sito ho notato che ci sono altri H4 legati al modulo carrello, al modulo produttori, ecc... per toglierli puoi fare la stessa operazione nei relativi moduli.
Buone vendite

Hai il sito su un servizio di hosting o lo stai provando in locale?
Quali sono le caratteristiche tecniche del server/pc?