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    Post creati da tonello

    • RE: Lavoro in nero e denuncia datore di lavoro

      La distinzione tra lavoro subordinato e autonomo "appassiona" la giurisprudenza ed è piuttosto complicata.

      Io non mi sento di consigliargli una causa:
      a1. perchè se sei in nero, così come non dichiari i redditi, non hai nemmeno diritto a TFR, 13ma e 14ma... quindi facilmente il datore di lavoro si inalbera e cercherà tutte le contromisure possibili.
      a2. perchè se esci dal nero sicuramente il datore di lavoro farà una domanda riconvenzionale con cui contesta il mancato preavviso e l'infedeltà del dipendente (e a questo punto potrebbe sparare dei danni molto alti)
      b. perchè se esci dal nero e vieni riconosciuto come lavoratore autonomo allora sarebbe costretto a pagare le tasse sui redditi guadagnati

      certo si potrebbe puntare sul fatto che il datore rischia di più (ma per la sola infedeltà quanto potrebbe chiedere?), ma se non sbaglio è in corso una sanatoria per cui il datore di lavoro potrebbe regolarizzare la posizione con uno sconto di circa un terzo.

      postato in Consulenza Fiscale
      T
      tonello
    • RE: Lavoro in nero e denuncia datore di lavoro

      grazie per la risposta! fulminea!

      da diritto del lavoro ricordo che non esiste un lavoro "in sè" autonomo o subordinato ma quello che conta sono le modalità di esecuzione del lavoro. e a questo aggiungi che, come in tutti i casi, il giusto non sta mai solo da una parte.

      io ho qualche dubbio sulla natura subordinata di quel lavoro:

      • decideva autonomamente quando e cosa fare
      • non aveva obbligo di presenza
      • non aveva orari
      • si prendeva le ferie senza concordarle
      • quando decideva di rimanere a casa non avvertiva

      a questo aggiungi che:

      • lavorando contattava e pubblicizzava la propria struttura
      • ultimamente pubblicizzava pure per un'altra struttura in concorrenza con quella del "datore di lavoro"

      a mio avviso non si può escludere che l'attività venga qualificata come autonoma.
      e qualora venisse qualificata come subordinata:

      • non ha dato preavviso (quindi ci smena mezza mensilità)
      • potrebbe essere accusato di infedeltà (per avere ad esempio utilizzato la mail e i contatti aziendali per pubblicizzare le altre strutture per le quali lavorava)
      • con il fisco sarebbe a posto non avendo dichiarato ai questi redditi?
      • aggiungo: considerando che lavorava 24ore a settimana il TFR, ferie e 13ma come si calcolano?

      perdonami per la valanga di domande...

      postato in Consulenza Fiscale
      T
      tonello
    • Lavoro in nero e denuncia datore di lavoro

      Una domanda per un amico per una questione piuttosto coplessa (in diritto del lavoro sono una frana).
      Questo mio amico ha un b&b di proprietà e ha lavorato per diversi mesi nella gestione di un agriturismo nella zona, presso il quale ha lavorato in nero per diversi mesi (attività da ufficio, più che altro promozione e contatti con agenzie).

      Lavoro: 5 giorni a settimana, circa 6ore al giorno. In verità non vi erano orari ed era libero di effettuare il lavoro da casa o da ufficio (più che altro erano mail e telefono).

      A dicembre si è licenziato e dopo il licenziamento ha chiesto al datore il pagamento di: ferie, 13ma, 14ma e TFR.

      Il datore di lavoro gli ha opposto che si tratta di un lavoratore autonomo dicendo che: non aveva un obbligo di presenza, lavorava indifferentemente da casa da ufficio, il suo stipendio era parametrato agli obiettivi raggiunti, si assentava e prendeva le ferie senza avvisare.

      Il mio amico oppone invece che il lavoro era subordinato poichè comunque gli era stata chiesta la presenza in azienda e lui, in media, 4 giorni a settimana era in ufficio.

      Ha chiesto a me un parere e gli ho risposto che nel suo caso non è chiaro se sia un lavoratore autonomo o privato:

      • se viene riconosciuto come autonomo sono cavoli poichè il suo reddito è sconosciuto al fisco e non ha diritto a nulla di quanto richiesto.
      • se viene riconosciuto come subordinato ha diritto a ferie, 13ma e TFR, non alla 14ma perchè quella deve essere provata per iscritto. non avendo lui dato il preavviso il datore ha inoltre diritto di trattenere mezza mensilità.
        fiscalmente in questo caso cosa accade? il datore verrà costretto a versarei contributi, ma anche lui dovrà pagare qualcosa?
      postato in Consulenza Fiscale
      T
      tonello