Cari utenti del forum,
Lavoro da parecchio tempo come freelance, occupandomi di consulenza informatica, marketing e comunicazione.
Da qualche tempo, essendo madrelingua inglese, mi occupo qualsi esclusivamente di copywriting (sia italiano che inglese), e di traduzioni.
Un mio amico mi ha suggerito di informarmi riguardo al regime fiscale per i diritti d'autore, utilizzato da traduttori, compositori, scrittori, programmatori, artisti, ecc.
Questo 'regime' è ben più interessante di quello dei minimi, che utilizzo ora. Alcune sue caratteristiche:
- Una deduzione forfettaria del 25%
- L'imponibile è calcolato sul 75% del compenso lordo (per chi ha meno di 35 anni, addirittura sul 60%)
- Non soggetto a contributi INPS
- Non è richiesta la P.Iva
- Non si emettono fatture, ma 'note', con rit. acc. (20%)
Il mio lavoro consiste nello scrivere, e appare rientrare in questo regime.
Vi chiedo:
- E' possibile usufruire di questo regime anche nel caso in cui i propri clienti siano pochi, o addirittura uno solo, con cui collaboro continuativamente?
- Se, fino ad ora, ho fatturato utilizzando P.Iva e regime dei minimi, posso passare a questo altro sistema, per ricevere pagamenti relativi allo stesso tipo di lavoro svolto fino ad ora?
Scusate l'uso barbaro della terminologia fiscale. Non sono (come è evidente), un esperto in materia.
Ringrazio chiunque sia di aiuto.
Ciao!
Matt