Buongiorno,
vorrei porre il mio quesito relativo ad una consulenza svolta e non ancora pagata.
Di seguito cercherò di esporre i fatti:
L'azienda A è proprietaria di un immobile indiustriale.
L'azienda B è una ditta che opera nel settore delle energie rinnovabili, provvedendo alla commercializzazione e realizzazione di impianti fotovoltaici.
L'azienda A stipula accordi con l'azienda B la realizzazione di un impianto fotovoltaico sul tetto dell'immobile di proprietà.
L'azienda B affida verbalmente l'incarico di progettazione al professionista C.
Il professionista C procede ai necessari sopralluoghi con i rappresentanti dell'azienda A.
Il professionista C, redige la documentazione necessaria ai fini del rilascio dell'autorizzazione a costruire (DIA), che viene firmata dal legale rappresentante dell'azienda A. Tale documentazione individua chiaramente il professionista C come progettista e direttore dei lavori delle opere in progetto.
Il comune risponde positivamente autorizzando i lavori.
Successivamente la realizzazione dell'impianto non viene eseguita,
pertanto A e B cessano i rapporti.
Il professionista A invia nota professionale all'azienda A, basandosi sul fatto che risulta nomina scritta sulla documentazione presentata in comune.
L'azienda A risponde al professionista C diffidandolo da ogni ulteriore richiesta, in quanto ritiene che sia irrilevante che abbia materialmente predisposto gli elaborati progettuali o abbia assunto l'incarico di direttore dei lavori; l'azienda A sostiene che ciò sarebbe avvenuto su mandato (verbale) dell'azienda B e solo nei confronti di questa il professionista C potrà rivalersi.
Adesso chiedo la vostra opinione, nel tentativo di capire come debba agire il professionista C al fine del recupero del credito.