Salve,
mi chiamo Susanna e da qualche giorno sto seriamente prendendo in considerazione la possibilità di aprire la Partita Iva, sono stata da un consulente per il lavoro, ma, forse a causa della quantità di tasse che mi sono state snocciolate, non ho ben capito il tutto.
Presento la mia situazione:
lavoro con società e agenzie nazionali sia come hostess, che come intervistatrice di mercato, inoltre lavoro come freelance con una società svizzera come coordinatrice di progetti nazionali per il territorio italiano, lavorando a casa mia, in Italia.
La mia domanda è, nella prospettiva che riesca a guadagnare circa 15.000 euro l?anno, mi conviene aprire partita IVA o meglio la gestione separata INPS?
Da tenere in considerazione che la mia fonte principale di reddito sia la collaborazione con la società svizzera, che non riconosce e paga IVA, la proporzione sarebbe di 66% lavoro svizzera e 34% lavoro Italia.
Il consulente mi ha detto che se apro la Partita Iva devo di certo pagare 2800 euro l?anno di contributi INPS indipendentemente da quanto ho fatturato annualmente, oltre le 90 euro di camera di commercio.
Oltre le euro 2800 di inps e le 90 euro di camera di commercio, l?irpef e l?irap?
Alla fine dei conti come posso fare? Rimarrei si e non con 500 euro al mese per vivere.
Mi ha parlato del regime semplificato, ma da quello che ho letto sul forum non conviene quello dei contribuenti minimi, così da versare il 20 % delle tasse totali sul guadagnato oltre ad avere una contabilità elementare?
Inoltre mi ha detto che è necessario che io apra un conto corrente intestato alla società (non mi ha detto se società uni personale o altro), è vero?
Spero qualcuno mi aiuti a sbrogliare la matassa, perché già è difficile trovare lavoro, se ci si mette anche il fisco a queste condizioni io che dovrei fare?
Grazie
Susanna