Buongiorno,
illustro brevemente il mio problema.
Questa la situazione:
cit. "Nei comuni ad alta densità abitativa, è possibile stipulare un contratto con canone concordato tra le organizzazioni dei proprietari e degli inquilini in base alle caratteristiche dell?immobile. In questi casi si assiste ad una riduzione del canone di circa il 40% rispetto a quello di mercato (3 anni più altri 2 di rinnovo).
Disdetta. Il proprietario deve inviare una raccomandata almeno sei mesi prima della scadenza per informare l?inquilino della decisione di cessare il rapporto di locazione. Entro 60 giorni l?inquilino deve dare risposta, altrimenti il contratto s?intende scaduto alla data di cessazione e si possono iniziare le procedure di sfratto.
Il proprietario può disdire il contratto alla prima scadenza solo in alcuni casi come ad esempio l?utilizzo per se stesso o per parenti fino al 2° grado, integrali ristrutturazioni e, solo per le locazioni abitative, la necessità di vendere l'immobile ma solo a patto che non possieda altri immobili ad uso abitativo oltre a quello in cui abita.
Se l?inquilino lascia un immobile locato alla prima scadenza del contratto a seguito d?illegittimo esercizio della facoltà di disdetta da parte del proprietario, ha diritto al ripristino del contratto alle medesime condizioni o, in alternativa, ad un **indennizzo **(?!) pari a 36 mensilità per le locazioni abitative." fine cit.
Ora, la mia situazione è la seguente: prima casa divisa in due unità di cui una affittata, l'altra a disposizione mia benchè residente con prima casa in altra città. Ho necessità di vendere entrambe le unità abitative (che costituiscono corpo unico) e mando disdetta regolare senza opposizione dell'inquilino. Notare che l'inquilinio proprio grazie alla mancata divisione dell'unità dal suo ingresso NON paga acqua e luce.
Mi sarebbe assai utile capire cosa s'intenda in concreto per ***prima scadenza *** e se rischio che l'inquilino rimanga in casa oltre i termini (30 novembre 2008) quali sono le modalità per obboligarlo a uscire (forze dell'ordine)?
SE, visto che lì non ci abito, dopo il 30 novembre spegnessi le mie competenze di luce, cosa potrebbe accadermi?
Riguardo l'illecito esercizio della facoltà di non rinnovare il contratto, in quali tempi l'inquilino potrebbe ricorrere per l'indennità di 36 mesi, e - ripeto - è questo il mio caso, o vista la scadenza dei 3 anni del mio contratto con canone concordato questa non è ritenuta prima scadenza ?
Sottolineo il fatto che la vendita è una necessità improrogabile.
Grazie.