Grazie mille per la risposta, molto utile.
Ciao e a presto,
Sophie
sophie.74
@sophie.74
Post creati da sophie.74
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RE: Aprire partita iva su richiesta del datore di lavoro
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Aprire partita iva su richiesta del datore di lavoro
Salve,
vi vorrei chiedere due informazioni che cercando su internet non sono riuscita a reperire, ma magari voi potete essermi d'aiuto.Sto lavorando come grafico per una ditta con contratto a progetto da cinque anni (un contratto annuale ogni anno) e adesso con il Jobs Act il datore di lavoro si vede costretto ad assumermi ma non desidera dipendenti. Mi ha chiesto pertanto di aprire la Partita Iva (quindi entrerei nel regime dei minimi) per poter proseguire la collaborazione altrimenti mi lascia a casa.
Mi è stato però detto che non si può aprire la Partita IVA per continuare a lavorare per lo stesso posto di lavoro in quanto sarebbe una Partita Iva "farlocca" e lo Stato cerca di evitare questo tipo di aperture. È così o si può aprirla? Il mio attuale datore di lavoro diventerebbe comunque il mio unico cliente.
La seconda domanda riguarda il fatto che io dal 2008 al 2012 avevo la partita Iva e facevo parte dei regimi dei minimi sempre lavorando come grafico (categoria arti e professioni). Da gennaio 2016 posso riaprirla o per me non è più possibile?
Vi ringrazio molto per la cortese attenzione,
Sophie -
fatturazione con interesse di mora
Salve, spero di non sbagliare a postare per quello che chiedo, nel caso mi scuso.
Dal 2008 ho aperto la partita IVA e appartengo ai regimi diei minimi, sono una libera professionista nel settore grafico.
Il mio problema è che ho un cliente che non mi paga e per varie cause la cifra è piuttosto consistente. Ha chiaramente espresso, in modo solo verbale, il desiderio di non pagarmi.Vorrei emettergli delle fatture che in realtà sono delle proforme di fattura in modo che così non mi paghi la ritenuta d'acconto se prima non ho percepito il pagamento (purtroppo, lui, nelle altre fatture che gli avevo emesso, mi ha pagato solo la ritenuta d'acconto in modo che io adesso mi trovo a pagare tasse su un guadagno che non ho mai percepito).
Quello che vorrei sapere è se io posso applicare alle proforme di fattura un tasso di interesse di mora. E se sì come lo devo calcolare e che dicitura scritta sul tal proposito devo applicare in fattura.
Grazie per la cortese attenzione,
un caro saluto,
Sophie -
RE: fatturazione con interesse di mora
Grazie, non avevo pensato che potesse far parte del legale, ma in effetti è vero. Pensavo che fosse solo una cosa pratica di fatturazione.
Cero, di sicuro non farò direttamente fattura, l'ho pagata cara in tutti i sensi...
Saluti,
Sophie -
fatturazione con interesse di mora
Salve a tutti,
ho scoperto questo forum molto interessante e ho cercato tra le varie risposte qualcosa che in questo momento mi interessa particolarmente, ma se c'è non sono riuscita a trovarlo e chiedo scusa se per caso avete già trattato il tema.Ciò che mi interessa sapere è se un libero prefessionista appartenente ai regimi dei minimi, quale io sono, può emettere fatture con interesse di mora nel caso la stessa fattura non venga pagata entro i termini dei 30 giorni previsti per legge.
E se sì, quale precisa dicitura bisogna riportare nella stessa fattura.Il fatto personale...
Il fatto che mi riguarda è che un mio cliente, non privato, mi pagava regolarmente le fatture dopodichè ha smesso improvvisamente di pagarle per sua strategia aziendale: purtroppo ho scoperto in un secondo momento, da altri ex collaboratori del mio cliente, che adotta tale strategia di fiducia pagando le prime fatture, per poi "truffare" il collaboratore e quindi smettere di pagare le successive.
Le mie non erano fatture di proforma, avevo da poco aperto la partita iva, non avevo ancora chiaro il concetto di fatturazione perciò non sapevo che fosse possibile emetterle, e le mie erano quindi vere e proprie fatture.
Delle fatture NON pagate il cliente ha versato regolarmente, entro i termini di legge, la ritenuta d'acconto facendo così in modo che io ne paghi tutte le tasse sul guadagno che in realtà non ho mai percepito.
Ormai su questo non posso più farci niente.Ora dovrei fatturargli ancora quasi 15mila euro di lavori ancora non fatturati, e a questo punto devo per forza emettere questa "proforma" di fattura anche se so che certamente il "mio cliente" la ignorerà e non mi pagherà adottando sicuramente qualche altra strategia.
Almeno per metterlo un pò in crisi, mi servirebbe proprio sapere se io posso applicare un interesse di mora e se sì, come riportarlo nella proforma di fattura e come poi lo dovrò calcolare.
Vi ringrazio per la cortese attenzione,
un caro saluto
Sophie