Gentile Forum,
il problema immagino sia già stato affrontato più volte in questo forum, però vorrei capire se il mio caso può avere una soluzione diversa. In sintesi: settimana scorsa si è rotto il mio tubo dell'acqua nella parte condominiale (area dei parcheggi) del condominio (finito di costruire 6 anni fa circa), tubo di collegamento tra contatore e ingresso in appartamento, quindi di mio uso privato. Danno riparato da intervento urgente di un idraulico, contattato da Amministratore, aggiungo che l'idraulico che ha fatto l'impianto è fallito o meglio scappato dopo aver finito i lavori, quindi non c'è possibilità di copertura in garanzia da parte sua. C'è stata un'ingente fuoriuscita di acqua dovuta al tubo scoppiato, oltre 10000 metri cubi!! L'idraulico (che tra l'altro lavora con la sua impresa anche per l'acquedotto erogatore) che ha fatto l'intervento d'urgenza per riparare il danno del tubo interrato scoppiato, ha detto che il danno può essere stato causato da eccesso di cloro ed eccesso di pressione da parte dell'acquedotto, che infatti si trova a meno di 1 km in linea d'aria da casa mia, che ha causato lo scoppio del tubo in polietilene, di scarsa qualità. Ovviamente si tratta di una "perizia" ufficiosa da parte dell'idraulico e quindi tutta da dimostrare. L'acquedotto ha anticipato che dovrò pagare con tariffa agevolata la quantità d'acqua dispersa per la rottura della tubazione e immagino non sarà una bolletta leggera. Per finire mi sembra che per legge al momento della fine dei lavori del condominio, l'idraulico o chi ha eseguito le opere di allacciamento idraulico debba consegnare una dichiarazione di conformità di impianto all'ente erogatore di acqua. Vi chiedo pertanto, se si appurasse che le tubazioni interrate fossero state realizzate con materiale scadente e non idoneo (aspetto ovviamente tutto da dimostrare) considerando soprattutto il fatto che lo stabile si trova molto vicino all'acquedotto, quindi con valori di pressione molto alti, si potrebbe ipotizzare una correità nell'autorizzazione concessa dall'acquedotto? In caso affermativo avrebbe dovuto l'acquedotto segnalare la non conformità del materiale utilizzato per la tubazione interrata trattandosi di stabile molto vicino alla torre di erogazione quindi soggetto ad una pressione maggiore? Infine se sulla Carta dei Servizi dell'acquedotto è riportato che "l'Azienda effettua un servizio di ricerca programmata delle perdite sulle reti idrica e fognaria...con l'obiettivo di rilevare anomalie nei parametri, indicatrici di perdite da ricercare poi per singoli punti", è possibile che non si siano accorti di oltre 1000 metri cubi di consumi (ultimo inciso: contemporaneamente si è rotto pure il tubo interrato di un altro condomino, con fuoriuscita di oltre 3000 metri cubi) più i 3000, indicatrici di un eccesso di consumi per una zona quasi esclusivamente residenziale?
Per concludere posso già immaginare quale sarà la soluzione al problema, però ritengo sia sempre importante mettere in campo la voce dei cittadini e mettere in dubbio tutto ciò che per troppo spesso diamo per scontato.
Vi ringrazio del supporto e vi saluto,
Simone Biffis
simone.82
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Tubo acqua interrato scoppiato
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RE: Inps dipendente part time partita iva
Gentile Studio Marra, grazie per la veloce e precisa risposta, un dubbio in meno è un problema in meno!! grazie ancora e buona giornata,
Simone. -
Inps dipendente part time partita iva
Buonasera a tutti del forum, mi sono appena iscritto ed è la prima volta che scrivo. Immagino, sfogliando i vari forum, che il mio quesito sia stato posto molte volte e la risposta sarà forse scontata per i più, però anticipo subito che non capendo molto del tema in questione penso sia meglio affidarmi a voci più qualificate onde evitare problemi o errori che potrei pagare più avanti. In sintesi: sono dipendente part time con contratto CCNL Artigiani Metalmeccanici - 20 ore settimanali, da 10 giorni ha aperto partita iva regimi minimi come grafico pubblicitario - codice ateco 741029 - in quanto ho iniziato la nuova attività di grafico freelance, immagino potendomi ritenere "libero professionista", attività che non è in contrasto con il lavoro part time. Ho già avuto conferma che per quanto riguarda il versamento dei contributi mi verrà applicato il 17%, in quanto anche dipendente part time e tutto quello che ne comporta a livello contributivo. Il mio dubbio e la mia richiesta è la seguente: devo comunicare entro 30 giorni dall'inizio dell'attività all'INPS la tipologia di contributi, però non volendo, almeno per ora, affidarmi alle "grinfie" di un commercialista, volevo sapere se questa comunicazione posso farla direttamente io all'INPS, presentando il modulo scaricabile dal loro sito per la gestione separata (modello COD. SC04) o l'attestazione dell'iscrizione alla gestione separata deve per forza passare attraverso la certificazione di un commercialista o studio fiscale?? in parole povere, posso scaricarmi il modulo, compilarlo come autocertificazione, portarlo all'INPS e la pratica è finita e non devo più preoccuparmi?? in caso sarà l?INPS che provvederà a verificare la rispondenza tra lavoro dipendente e attività di libero professionista??
grazie a tutti per il vostro aiuto e scusate ancora se sarà l'ennesimo argomento in merito...però purtroppo la legge non ammette ignoranza e non vorrei pagarne le conseguenze!!
grazie ancora, Simone.