Intanto la ringrazio per le risposte e per la chiarezza di esposizione. Sicuramente mi verranno altre domande... Al momento però sono così tante che non le ricordo tutte.
@Avv. Luciano Cdi said:
Il principio fondamentale è che al di la di qualsiasi regime patrimoniale con il matrimonio si crea una nuova famiglia quindi da ciò la prima risposta alla sua prima domanda:
il suo coniuge non entra nel SUO stato di famiglia bensì con il matrimonio VOI siete una nuova famiglia autonoma rispetto a quelle di origine dei singoli coniugi.
Quindi, dopo aver contratto matrimonio, se dovessi fare per esempio un'autocertificazione di stato di famiglia dovrei dichiarare che il mio nucleo familiare è composto dal sottoscritto e da mia moglie. Questo, senza aver bisogno di produrre documentazione aggiuntiva al momento del matrimonio o dopo. Corretto?
@Avv. Luciano Cdi said:
In caso di comunione o di separazione se Lei lavora e il suo coniuge no (o viceversa) lei avrà il suo coniuge a carico non avendo rilievo in questo caso il regime patrimoniale scelto che serve solo a regolare i rapporti patrimoniali TRA i coniugi senza far venir meno Mai i doveri reciproci discendenti dal matrimonio e primo tra tutti il dovere di assistenza materiale.
Dunque, nel caso di reddito basso, avrei diritto ad assegni familiari o altre cose a sostegno del reddito, indipendentemente dal regime matrimoniale scelto?
@Avv. Luciano Cdi said:
La dichiarazione dei redditi va redatta da ognuno dei coniugi singolarmente.
Anche questo indipendentemente dal regime patrimoniale? E inoltre, il fatto che si debbano fare due dichiarazioni è dovuto al fatto che uno dei due coniugi, nonostante non lavori, ha beni immobili?
Se è così, allora, in separazione dei beni, se per esempio richiedessi l'ISEE, gli immobili del coniuge andrebbero cumulati ai miei redditi?