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    sharkfear

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    Post creati da sharkfear

    • Raccomandata di messa in mora

      Ciao a tutti, volevo chiedere se la lettera che riporto sotto è valida come lettera di messa in mora oppure ha qualche vizio di forma.
      Tale raccomandata è stata inviata oltre un mese fa all'azienda debitrice ed è stata totalmente ignorata...
      Il fatto che io abbia messo come oggetto "**Sollecito pagamento spettanze arretrate" invalida tale documento come messa in mora?
      Se eventualmente procedessi prima di avviare il decreto ingiuntivo, con una nuova raccomandata di messa in mora scritta però da un avvocato, sarebbe legittimo addebitare il costo della lettera visto che comunque il dover ricorrere ad un legale è stato indotto dal fatto che l'ex datore di lavoro si rifiuta di parlarmi per darmi spiegazioni?
      **
      OGGETTO: Raccomandata A/R ? Sollecito pagamento spettanze arretrate.

      Con la presente si sollecita formalmente la liquidazione delle seguenti competenze, derivanti dal rapporto di lavoro iniziato presso la Vostra società il xxxxxx e conclusosi in data xxxxxxx:
      ? XXXXX - Spettanze relative al cedolino emesso in data XXXX
      ? XXXX - Tfr, cedolino emesso in data XXXX
      Per un totale di ? XXXXXX.
      In data odierna non è ancora pervenuta la liquidazione dei suddetti importi ed essendo trascorse diverse settimane senza un Vostro riscontro alle ripetute richieste di informazioni, da parte dello scrivente, in merito alla possibile data di emissione di tali bonifici, si richiede con sollecitudine che questi vengano effettuati entro 5 giorni lavorativi dal ricevimento della presente.
      In caso di mancato accredito entro tale scadenza, il sottoscritto si rivolgerà alle sedi competenti per ottenere quanto di diritto.
      Cordiali Saluti.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      S
      sharkfear
    • RE: Decreto ingiuntivo

      Mi sono rivolto al sindacato, ma per la consulenza chiedono 150 euro di iscrizione ed il 5% sul credito recuperato...
      A questo punto forse è opportuno valutare se rivolgermi direttamente ad un avvocato... dove se andasse tutto liscio con l'emissione del decreto ingiuntivo, potrei addebitare tutte le spese legali all'azienda morosa.
      Dal momento che si affida la pratica ad un avvocato, in media quanti giorni ci vogliono perchè il giudice emetta il decreto ingiuntivo?
      I documenti in mio possesso sono: i cedolini relativi agli importi del credito ed una raccomandata scritta di mio pugno di oltre un mese fa dove ho sollecitato formalmente l'azienda a provvedere al pagamento (naturalmente ignorata) e la ricevuta di ritorno della stessa raccomandata.
      Il fatto che io abbia inviato la raccomandata alla sede operativa/commerciale dell'azienda e non alla loro sede legale, può essere usato come giustificativo da parte dell'azienda per ottenere la revoca del decreto ingiuntivo?
      Grazie a tutti per le informazioni. Ritengo questo forum di "alto livello".

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      S
      sharkfear
    • RE: Decreto ingiuntivo

      Grazie per le informazioni. L'azienda in questione è in attività e non dovrebbe avere problemi di solvibilità. Quindi le spese sarebbero a mio carico soltanto se il bonifico arrivasse prima dell'emissione del decreto ingiuntivo, giusto?
      Quali sono le tempistiche per la sua emissione e le spese medie per una pratica di questo tipo?

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      S
      sharkfear
    • Decreto ingiuntivo

      Ciao a tutti e complimenti per il forum...
      Ecco i miei quesiti:
      A metà ottobre ho dato le dimissioni in un'azienda dove ero assunto a tempo indeterminato. L'azienda in questione ha pagato con notevole ritardo le spettanze relative ai mesi di settembre ed ottobre, mentre per quanto riguarda la tredicesima ed il tfr (di cui sono in possesso dei relativi cedolini) a distanza di oltre 3 mesi non ha ancora provveduto a fare il bonifico. Premesso ciò, dopo diverse telefonate in cui il titolare dell'azienda non si è mai reso reperibile e diverse mail di richiesta di delucidazioni in merito mai prese in considerazione, ho provveduto ad inviare una raccomandata A/R diffidando l'azienda al pagamento del dovuto entro 5 giorni pena l'avvio delle vie legali. Naturalmente l'azienda ha ignorato il mio sollecito...
      Mi sono rivolto alla direzione provinciale del lavoro (ex ispettorato del lavoro) dove ho presentato denuncia verso l'azienda in questione. Mi è stato detto che i tempi sono molto lunghi ed i risultati incerti e poco efficaci. Hanno avviato una procedura chiamata "conciliazione monocratica", dove il massimo che rischia l'azienda se non pagherà dietro loro richiesta, sarà un controllo ispettivo da parte di un ispettore del lavoro.
      Siccome l'azienda in questione è molto furba, credo che non abbia nulla da temere per quanto riguarda il controllo ispettivo (infatti i contributi all'inps li hanno pagati regolarmente), quindi credo che la via della conciliazione monocratica non avrà l'esito sperato e prolungherà ulteriormente il calvario. L'impiegata mi ha detto che ci vorranno circa 3 mesi prima che prendano solo in considerazione la mia pratica...
      Le opzioni che mi rimangono sono: vertenza sindacale e causa legale...
      La prima opzione potrebbe avere effetto ma con tempi lunghi, penso che il sindacato riuscirebbe ad ottenere qualcosa soltanto tramite un loro legale.
      Per quanto riguarda le vie legali, lo svantaggio sono naturalmente i costi che, se tutto va per il verso giusto potrebbero essere addebitati all'azienda, ma se qualcosa va storto sarebbero a carico del sottoscritto.
      Tramite avvocato si potrebbe fare richiesta al giudice del lavoro di emettere decreto ingiuntivo nei confronti dell'azienda, costringendola a pagare il dovuto oltre che le spese legali, ma se per qualche motivo l'azienda facesse il bonifico prima che gli venisse notificato il decreto ingiuntivo dall'ufficiale giudiziario, il decreto sarebbe invalidato e le spese legali non sarebbero più addebitabili all'azienda, per cui è un po' rischioso. L'azienda, o il titolare, potrebbe rendersi irreperibile dall'ufficiale giudiziario e quindi non avere notifica del decreto ingiuntivo... a questo punto allarmata le basterebbe fare il bonifico per tempo e mettersi in salvo...
      A questo punto forse la via più sicura dal punto di vista economico rimane quella del sindacato, dove a fronte del costo di iscrizione, non ci sono altri rischi di "sorprese", il problema rimangono i tempi lunghi.
      Cosa consigliate? Un'altra domanda: avendo già avviato la procedura della conciliazione monocrativa tramite la direzione provinciale del lavoro, posso avviare ugualmente la vertenza sindacale oppure la cosa è incompatibile?
      Mi dà fastidio dover perdere tempo e denaro per ottenere ciò che mi spetta di diritto, possibile che in questo paese gli imprenditori possano fare ciò che più gli fa comodo?

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      S
      sharkfear