Buongiorno cari amici, devo sottoporvi i miei dubbi circa il rimborso spese degli amministratori di società. Sulla base della normativa fiscale e delle circolari in tema di rimborsi spese, spese alberghiere e spese rappresentanza, a proposito dei rimborsi da fare agli amministratori di società sono arrivato a codeste conclusioni: 1) se l'amministratore non è dipendente della società o non ha un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa le sue note spese sono sempre indeducibili fiscalmente; 2) le spese per ristoranti possono essere considerate come spese di rappresentanza qualora le fatture riportino più di un coperto.
Sono corrette queste conclusioni?
sergio99
@sergio99
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Rimborso spese amministratore società
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Licenziamento per modifica oggetto sociale
Buongiorno amici, ho una questione da sottoporvi:
una S.p.A. che lavora nel campo della metalmeccanica ha modificato il suo oggetto sociale inserendovi anche la gestione di supermercati (esercita la propria attività al'interno di uno spazio abbastanza grande).
Ebbene, la persona che mi ha chiesto consiglio (sono abilitato consulente del lavoro) mi ha detto che sembrerebbe intenzione dei soci della società quella di sopprimere il ramo metalmeccanica dell'azienda per poi vendere le proprie quote ad un nuovo soggetto economico che si occuperà della gestione del supermercato. Sembra infatti che per motivi di finanziamenti pubblici e varie agevolazioni ottenute nel passato, l'azienda per diversi anni non può cambiare il soggetto giuridico e quindi la partita IVA e via discorrendo.
L'intenzione dei soci attuali sembra quella di procedere a licenziamenti per giustificato motivo oggettivo proprio in ragione del cambio dell'oggetto sociale e quindi della riorganizzazione aziendale.
La persona che mi ha contatto mi ha chiesto se tali licenziamenti si possano considerare legittimi.
Ho cercato un pò in giro e non ho trovato la dizione di "licenziamenti per modifica dell'oggetto sociale". Però andando per analogia credo che i paventati licenziamenti possono ritenersi legittimi in quanto credo che si rientri proprio nel campo dei licenziamenti per giustificato motivo oggettivo. Infatti (Cass. 4 novembre 2004 n.21121) il licenziamento per giustificato motivo oggettivo è legittimo se il datore di lavoro opera un riassetto organizzativo effettivo e non pretestuoso;ed ancora (Cass. 24 febbraio 2005 n. 3848) è legittimo se giustificato da una riorganizzazione aziendale finalizzata ad una più economica gestione dell'impresa. Ed ancora potrei citare altre sentenze della Cassazione dove viene giustificato il licenziamento per soppressione del reparto ed anche per motivi tecnologici.
Quindi in questo caso il licenziamento per cambio dell'oggetto sociale a maggior ragione credo che debba rientrare nel campo del licenziamento per giustificato motivo oggettivo; fatto salvo credo l'obbligo di "repechage" per quelle figure (ad es. i contabili e gli amministrativi) che possono anche lavorare all'interno della nuova organizzazione aziendale.
Che ne pensate?
Grazie per le Vs. risposte -
RE: Fiscalità cooperativa di servizi con progetti sul sociale
E' giusto come dici tu, ma esistono disposizioni in tal senso? Il testo unico non è esplicito al riguardo dei contributi che riceve una società che non è Onlus.
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Fiscalità cooperativa di servizi con progetti sul sociale
Buonasera amici, devo sottoporvi un quesito (o forse più di uno), per me molto importante. Da circa 4 mesi lavoro come contabile presso una società cooperativa arl. La società oltre a svolgere servizi di consulenza e pianificazione per le imprese, svolge in maniera prevalente attività di formazione professionale e di progetti sul sociale. Per la formazione e per il sociale (progetti finanziati con i POR e fondi europei) la cooperativa riceve dei contributi pubblici a fronte della relativa rendicontazione. La rendicontazione è funzionale al ricevimento dei contributi, infatti i contributi che la coop riceve sono in misura pari alle spese sostenute per i vari progetti; tali contributi possono essere anche in misura inferiori ai costi sostenuti, mai di più. Ebbene, durante l'esercizio con i decreti di ammissione al finanziamento si fanno le solite scritture :
Credito verso Ente -a- Proventi progetto 1000,00A fine esercizio se ho ricevuto solo una prima tranche pari ad esempio a 100 (avendo rendicontato tanto quanto) per la parte di proventi non ancora ricevuti e che non hanno avuto i correlativi costi (e quindi nemmeno rendicontati) civilisticamente devo sicuramente effettuare il risconto passivo per 900. Per la parte fiscale devo comunque portare in diminuzione sul modello Unico anche 900 ?
Io sono propenso per questa soluzione , ciò in considerazione del fatto che l'attività relativa ai progetti è senza scopo di lucro (tipo Onlus), ed infatti ricevo 100 se ho speso 100, senza che ci possa essere un surplus; alla fine per l' appunto non ci si deve guadagnare nulla e quindi credo che nemmeno si debbano pagare imposte.
Per i contributi si fanno note debito o esenti IVA art. 10 (ad es. formazione professionale) o non imponible art. 2 (cessioni in denaro da parte dell'Ente pubblico a fronte dei progetti che man mano si realizzano e si rendicontano).
La contabilità in partita doppia è separata per progetti.
Per le attività di servizi fatturate con IVA al 20 % mi porto a tassazione i relativi proventi al netto dei costi deducibili fiscalmente.
Ritenete giusta la soluzione che ho prospettato?
Grazie -
Contratto Datore-CED-Consulente lavoro
Buonasera amici, voglio sottoporre alla Vs attenzione questo schema di contratto per il conferimento di incarico al CED ed al professionista abilitato alla luce delle leggi in materia di consulenza del lavoro e delle varie circolari ministeriali, dell'INPS e dell'INAIL.
Vorrei sapere la Vs opinione ed eventualmente se posso trovare degli schemi in qualche sito o magari se è possibile me li postate Voi stessi.IL sottoscritto......, nato a?.. il ...., residente a ...... in via ......, nella qualità di amministratore e legale rappresentante della società........ con sede legale in .....via...., C.F. e P.IVA ...., ai sensi e per gli effetti dell?articolo 1, comma 5, della L. 12/1979 e delle successive modificazioni di cui all?art. 5-ter del D.L. n. 10/2007 convertito in L. n. 46/2007,
INCARICA
la società di servizi di elaborazione dati....., con uffici siti in.......nella via......, a svolgere tutte le operazioni di calcolo e stampa relative agli adempimenti in materia di amministrazione e gestione del personale, nonché di svolgere tutte le attività strumentali ed accessorie relative agli adempimenti in oggetto nei limiti previsti dalla legge 12/1979.
Per tutti gli adempimenti in materia di amministrazione e gestione del personale non rientranti ai sensi di legge tra le attività previste per i Centri Elaborazioni Dati,DELEGA
a far data dal.......il Sig. .....nato a ....il ...residente a....., nella sua qualità di consulente del lavoro iscritto al n. ....dell?albo dell?Ordine dei Consulenti del Lavoro del Consiglio Provinciale di.....a svolgere per proprio conto gli adempimenti ed ogni altra funzione affine, connessa e conseguente, di cui all?art. 2 della L.11.01.79 n. 12.
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Ammissibilità fatture socio unico alla sua società unipersonale
Buongiorno cari amici, scrivo per sottoporvi un quesito, precisamente questo:
secondo voi è ammissibile che in una srl a socio unico il socio unico emetta sulla stessa delle fatture per prestazioni professionali?
Grazie