Credo che prima di tutto ogni datore di lavoro debba imparare per potersi muoversi da solo, oppure avere vicino un consulente, poiché il terreno legislativo italiano è un campo minato.
Dal punto di vista di chi legge, le deduzioni che Lei ha tratto sulla situazione della lavoratrice e della gravidanza, pur comprensibili, forse non sono state troppo felici ai fini del rispetto dei diritti della lavoratrice stessa, che lavorava "in nero".
Adesso, però, Le è arrivata una convocazione, ma da quello che Lei espone la lavoratrice non era impiegata nella Vs. impresa ed aveva un rapporto di lavoro subordinato con un'altra. Lei potrebbe accertare che quanto Le aveva anticipato la lavoratrice ( come? in forma scritta od orale? ) sia vero? Che aveva cessato il vecchio rapporto di lavoro? C'era stata una promessa di assunzione regolare?
Saluti cordiali