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    schumann

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    Post creati da schumann

    • Co co co per professioni intellettuali

      Salve a tutti,
      sono Fabrizio ed è la prima volta che capito in questo forum.
      Vorrei innanzitutto fare i complimenti a tutti voi per l'ottimo lavoro e l'aiuto che date a chi, come me è estraneo a questi argomenti!!

      Premetto che ho cercato nel sito ma ho le idee confuse: spero, quindi, di essere sufficentemente chiaro.

      Sono un giovane medico veterinario iscritto da qualche mese all'ordine (e quindi alla cassa Enpav). Ho ricevuto un'interesante proposta di lavoro da un collega che ha un ambulatorio.
      Ho molti dubbi, però, riguardo al tipo di contratto che mi è stato proposto:
      infatti io dovrei svolgere il lavoro con un determinato orario, dei turni specifici, compresi reperibilità, con 4 settimane di ferie/anno etc. Insomma come se fosse un lavoro "subordinato", da quando mi pare di aver capito dai vostri post. Tutti questo mi è stato detto a voce dal datore di lavoro, il quale però poi mi ha poi sottoposto un contratto che recitava:
      "in questa scrittura privata i due sottoscritti Sign.... e Sign... stipulano un contratto di collaborazione coordinata e continuativa non subordinata della durata di anni 3; con un eventuale periodo di preavviso per dimissioni di 6 mesi etc ".
      nel contratto non si fa riferimento ad alcun tipo di ferie o malattia.
      Inoltre il datore di lavoro mi richiede l'apertura di partita iva, sulla quale mi pagherebbe tutto lo stipendio.

      Da quello che ho capito leggendo sul vostro sito mi verrebe proposto de facto un lavoro subordinato con tutte le conseguenze del caso, quando de iure il contratto che dovrei sottoscrivere lo esclude.
      Leggendo nel vostro sito:
      **
      "Non professionali: i soggetti iscritti in albi professionali non potranno svolgere collaborazioni occasionali aventi ad oggetto l?attività protetta dall?albo. Essi dovranno inquadrare tale attività come prestazione d?opera intellettuale (intendo la libera professione) od impresa, a secondo dei casi.Infatti "Qualora per lo svolgimento di una certa attività sia richiesta l'iscrizione ad un albo professionale, l'avvenuta iscrizione da parte del contribuente fa sì che i redditi percepiti in relazione a tale attività, anche se conseguenti ad una sola prestazione e/o di minimo importo, non possono mai essere inquadrati tra i redditi di lavoro autonomo occasionale" (cfr "Le imposte sui redditi nel testo unico", Maurizio Leo, TOMO I, ed. aggiornata al 30 aprile 2007).

      Si tratta della prosecuzione delle ?collaborazioni occasionali? di una volta. Il committente incarica il collaboratore di svolgere una determinata prestazione senza alcun vincolo di subordinazione ed orario. Il collaboratore renderà la propria opera in completa autonomia per quanto concerne il tempo ed il modo della prestazione.
      Si tratta di collaborazioni dove è assente il coordinamento con l?attività del committente (il collaboratore non si inserisce in una fase del ciclo produttivo, ad esempio). Manca altresì l?inserimento funzionale nell?organizzazione aziendale (il collaboratore non dirige nessuno e magari non ha nemmeno uno spazio fisico a lui dedicato in azienda)."

      A questo punto la mia domande è la seguente:
      Se io dovessi sottoscrivere il suddetto contratto,
      esso sarebbe da considerarsi valido a tutti gli effetti?!

      Mi spiego meglio: in pratica verrei pagato come libero professionista(pagato con partita iva), però dovrei rispettare comunque tutti gli obbligi di un lavoro subordinato (in particolare per quanto riguarda gli orari di lavoro e i termini dimissioni).

      Qualora, ad esempio, io volessi dare le dimissioni prima dei 3 anni, dovrei comunque rispettare i 6 mesi di preavviso?

      Spero di essere stato abbastanza chiaro,
      Gazie mille in anticipo per l'aiuto!
      e buon lavoro!

      postato in Consulenza Fiscale
      S
      schumann