Certamente, il nuovo regime dei minimi è più che consigliato, dal momento che prevede un'imposta sostitutiva del 5% in luogo dell'Irpef alle aliquote previste dalla legge. Bisogna capire però se possiedi i requisiti, e bisogna che valuti anche i costi "accessori", fra i quali l'Inps gestione commercianti e i diritti camerali. I 30.000 annui di compensi significano che non puoi vendere per un importo superiore a 30.000 euro, pena la decadenza dal regime (superando i 45.000 bisogna anche applicare l'Iva), ma ci sono altri paletti da verificare prima (cessioni all'esportazione, acquisto di beni strumentali oltre 15.000 ecc.).
Saluti
Studio Emmi

Buonasera sanny90
Non ha capito se entrambi volete esercitare tutte e due le attività o se ciascuno ne esercita solo una.
Comunque non ci son problemi fiscali nel gestire due attività allo stesso indirizzo.
I problemi secondo me sono legati alle autorizzazioni per esercitare queste attività.
Per la prima attività (assistenza, ecc) non ci sono particolari problemi. Basta disporre della abitabilità, impianti a norma, ecc. per gestire una attività di riparazione. Se sei artigiano ti devi iscrivere alla CCIAA e pagare i contributi Inps relativi.
Per la seconda attività, se ci sono clienti o terzi che frequentano il tuo negozio (piano sottostante), devi essere sicuro che lo stesso sia adatto per esercitare l’attività di internet, giochi, ecc. (planimetrie, servizi igienici, impianti, ecc.).
Il regime dei minimi riguarda il singolo contribuente (ditta individuale, professionista) e quindi potete aderire ognuno con la Vostra partita Iva, se ne ricorrono le condizioni, in quanto siete due ditte individuali.
Spero di essere stato chiaro
Saluti