Salve,
torno a scrivere ancora una volta sull'annosa questione dei minimali INPS.
E' chiaro che per chiunque, volente o meno, necessiti dell'iscrizione alla camera di commercio sarà poi soggetto ai minimali inps.
Ora, oltre l'ingiustizia 'etica' dei minimali e lasciando da parte le frasi ridicole del tipo 'se apri una partita iva è OVVIO che almeno quella cifra la guadagni', dimenticandosi di essere nel 2012 e che ci sono centinaia di modi per lavorare e guadagnare molto meno, ma almeno qualcosa guadagnare, mi verrebbe in mente un'altra obiezione che si potrebbe fare all'inps.
Non sto parlando di chissà quale norma o strano 'giochetto' ma, pensate, dell'Art. 53 della Costituzione Italiana che recita testualmente:
"Tutti i cittadini sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività".
Ho evidenziato 'spese pubbliche' per sottolineare che l'articolo non si riferisce 'solo' alle tasse ma bensì anche all'INPS visto che E' una spesa pubblica.
E qui sorge il mio dilemma.
Io apro la P.IVA mi iscrivo alla camera di commercio e mi arrivano i minimali INPS da pagare. Io non li pago. O per meglio dire, li pago solo e soltanto in percentuale su quello che fino a quel momento ho fatturato e mando contestualmente all'INPS una bella raccomandata da un avvocato spiegando le mie ragioni.
Ora, secondo voi, il mio ragionamento ha senso? E' chiaro che l'INPS se ne infischierebbe e vorrebbe lo stesso tutti i minimali ed è altrettanto chiaro che quindi finirebbe in una causa...e da questo punto di vista in qualche modo me la sbrigo. Ad essere sincero conosco 'bene' sia le leggi costituzionali che l'iter da seguire nel caso in cui vi siano norme/leggi che vadano loro contro, non conosco ancora quello che accadrebbe nel frattempo che il giudice, o meglio la corte costituzionale, decida di fare.
E' probabile che convenga di più pagare e fare causa contestualmente.
Quello che vi chiedo è più un'opinione sul fatto che il mio ragionamento sia quantomeno sensato e se magari qualcuno conosce/ha avuto a che fare con questioni del genere.
Grazie a tutti
p.s. Scusate ho dimenticato di citare un fatto al quanto interessante...la sentenza n. 256 del 1992 della Corte Costituzionale in merito a quella che allora si chiamava 'tassa salute' sempre richiesta dall'INPS.
Cito questa sentenza giusto per chiarire il fatto che l'INPS e i contributi previdenziali e assicurativi siano una spesa pubblica e che quindi l'Art. 53 calza a pennello.