Ciao Massimiliano, il link è questo: inps.it/portale/default.aspx?itemdir=6323. Devi mettere prima del link le tre w, perchè il sito dell'INPS lo richiede ed io non posso inserirlo quì non essendo ancora un utente premium di questo forum
Puoi leggere in questo documento informativo che chi è già iscritto ad altra cassa per un'attività prevalente, non è iscrivibile alla gestione commercianti. Ma l'iscrizione alla cciaa dovrebbe rimanere come anche il mantenimento della contabilità separata tra attività professionale e imprenditoriale. Non ho però idea di come la quota contributiva del reddito da attività commerciale vada trattato, ovvero se si deve pagare la quota alla cassa professionale o non pagare nulla.
sabaiano
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RE: Adsense, ho già partita iva per altra attività e altra cassa
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RE: Adsense, ho già partita iva per altra attività e altra cassa
Ciao mazzimiliano, anche io sto cercando di capire la stessa cosa e al momento non mi sembra di venirne a capo. Ti dico quello che fino ad ora sono riuscito a capire dopo una ricerca che dura ormai da qualche mese:
Per quanto riguarda l'iscrizione INPS alla gestione commercianti, non si dovrebbe essere obbligati. Sullo stesso sito dell'INPS c'è un documento informativo che dice che non sono obbligati all'iscrizione chi è già iscritto ad altra cassa previdenziale (lunedì magari ti cerco il link se vuoi continuare la discussione).
Per quanto riguarda invece l'iscrizione alla cciaa per alcuni commercialisti è indispensabile in quanto si tratterebbe di attività commerciale. Si tratterebbe di attività di procacciatore di affari oppure di vendita di spazi pubblicitari. Per entrambe è prevista l'iscrizione alla cciaa. Ci sono infatti due sentenze, una delle quali,di cui non ricordo al momento gli estremi, che indica che esporre banner e link è attività assimilabile a quella di procacciatori di affari mentre la seconda direbbe che esporre banner equivale a partecipare ad una attività di campagna pubblicitaria.
In realtà Adsense è un po' diverso, in quanto il contratto di Adsense praticamente ti vieta di fare il procacciatore, per questo a mio modestissimo parere (chi ti scrive non è un commercialista) la prima sentenza che ti ho richiamato non è applicabile al caso di Adsense. La seconda sentenza invece dovrebbe essere più pertinente ma non l'ho ancora trovata e quindi non posso esprimere un parere.
Secondo me l'attività di Adsense potrebbe essere un'attività libero professionale, se uno per esempio mette gli annunci su un sito dove scrive contenuti riconducibili ad una professione intellettuale, mentre se uno li inserisce in un sito dove già svolge un'attività commerciale c'è poco da dire: è attività commerciale. Ovviamente la prima conclusione è mia personale e quindi non vale un bel niente, ma credo che non sia priva di fondamento in quanto per valutare un'attività non bisognerebbe guardare il mezzo con cui si guadagnano i soldi, ma in che cosa consiste l'attività. Se io ogni giorno scrivo di Biologia sul mio blog e guadagno un sacco di soldi perchè scrivo contenuti interessanti, io guadagno perchè ad Adsense ho venduto dei contenuti, non ho venduto spazi pubblicitari, perchè quegli spazi pubblicitari non avrebbero nessun valore senza i contenuti. Per questo ritengo che bisogna valutare l'attività che si fa per guadagnare. Se io pago un SEO per uscire nei primi posti dei motori di ricerca con contenuti scopiazzati, allora è prevalente l'attività imprenditoriale e quindi uso Adsense come un commerciante. Ma se scrivo un contenuto interessante e vengo premiato dai motori di ricerca per la qualità dei miei contenuti allora secondo me uso Adsense come libero professionista. Ma ripeto questi sono solo miei ragionamenti.