Ho lo stesso problema di altri con una piccola (!!) differenza: sto per accedere alla mobilità volontaria in un'azienda in crisi e ho 32 anni di contributi. Qualche anno fa ho aperto una partita iva per fare delle consulenze. Questa iscrizione, con un massimale di 20.00 euro l'anno (ovviamente per me insuperabili anche perchè non c'è così lavoro) è privilegiata solo per chi ha già un lavoro come dipendente e non ha regime di IVA e non fa cumulo con il reddito dipendente. Pensavo di rimanere in mobilità per sviluppare ulteriormente questa attività per raggiungere i 40 anni di contributi. La mobilità che mi viene proposta è di tre anni e i contributi sono molto preziosi, ne aggiungerei altri 5 a seguire se la mia attività prenderà corpo. Se qualcuno può darmi una risposta sarei davvero grato e metto a disposizione la mia professionalità nell'ambito di AMIANTO e Facility per eventuali altre risposte.
Grazie, Roberto.
@GianniZeta said:
Buon giorno a tutti,
sono alla mia prima discussione in FORUM GT.
Per caso, navigando in cerca di risposte sono approdato in questo sito scoprendo fra l'altro che altri prima di me hanno posto interrogativi simili.
Ma veniamo al dunque, nel corso della mia carriera lavorativa ho accumulato 38 anni di contributi, non ho potuto raggiungere i 40 anni di lavoro perché ora sono in mobilità, non ho potuto come accadeva nel passato usufruire delle agevolazioni del "lavoratore precoce".
Ora all'età di 56 anni è difficile essere reinserito come dipendente, ho però una discreta richiesta di consulenze tecniche presso aziende che seguivo precedentemente con la mia attività di lavoratore dipendente.
Ora vorrei fare le cose per bene, so che con la nuova finanziaria esiste la possibilità di essere un lavoratore in regime di CONTRIBUENTE MINIMO.
La domanda è: posso essere un lavoratore autonomo senza perdere i benefici contributivi della mobilità?
Grazie a tutti.
GianniZeta