Buongiorno.

Il quesito che Lei ha posto seppur lineare ha delle rilevanze fiscali.

Visto che il suo è un hobby la soluzione migliore per Lei sarebbe quella di cedere il raccolto come attività commerciale occasionale rilasciando una unica ricevuta al cessionario nella quale viene/vengono elencati i prodotti ceduti. Niente autofattura poiché la stessa implica che Lei sia già in possesso di numero di partita IVA.

Qualora la cessione superi i 7000 euro scatta dal quel momento l'obbligo di apertura della partita IVA e dell'iscrizione in CCIAA.

Così facendo Lei dovrebbe scegliere qualificarsi o come coltivatore diretto o come imprenditore agricolo.

Questo comporterebbe l'eventuale assoggettamento al pagamento dei contributi previdenziali agricoli (verifichi presso la INPS di sua competenza l'orientamento della sede in materia).

Se apre la partita IVA dovrà pagare eventualmente l'IRAP.

Nessun obbligo di invio dei corrispettivi.