Beh sarà un impressione, ma mantengo la mia opinione, soprattutto in periodi relativi a festività come il natale.

Lavorando anche con gli inserzionisti ho riscontrato che chi non aveva business legati in qualche modo agli acquisti di natale ha ridotto o addirittura disattivato le campagne, nell'ottica che la gente in questo periodo difficilmente spende soldi per servizi non correlati allo shopping/alimentare/regali.

Chi rientra in quel business invece li ha aumentati.
Come conseguenza una serie di siti vedono il CPC aumentare, altri diminuire, ma questo non può considerarsi un "andamento di adsense" quanto un "andamento di mercato".
E la stessa cosa succede negli altri media, Tv, giornali e quant'altro.

@bmastro said:

Mah... Ipotizzare una cosa del genere confrontando il rendimento di soli 2 siti e per di più dello stesso account mi sembra molto azzardato.
Vedendo i risultati di un sondaggio, invece, si può tastare la situazione a livello generale.

Veramente ho preso solo ad esempio 2 siti, ma proprio perchè ho una visione su un buon numero di siti/account adsense e mi confronto con molti altri publisher sono giunto a queste conclusioni.

E spesso ho l'impressione che sui forum posti molto più frequentemente chi vede un "drastico calo" rispetto a chi vede un "drastico aumento" (che tende a stare zitto) e ci sia sempre l'impressione generale di un "declino".

Sicuramente sì.
Tra i fattori che determinano il prezzo di un click c'è anche il tasso di conversione generato dai click inviati da un sito, tasso che varia da sito a sito, quindi con ogni probabilità ogni sito avrà CPC diversi.

Io concordo inoltre con mister jinx per quanto riguarda il calcolo del CPC anche se non credo sia all 100% in tempo reale ma con diversi scaglioni e aggiustamenti durante una stessa giornata, e più grandi scaglioni e aggiustamente in periodi più lunghi.

Ritengo che 3 punti specifici su 4 della prima ipotesi, ovvero:
-ha gli ads al posto del contenuto principale" (a meno che il contenuto principale sia proprio assente)

• insiemi di annunci al posto di dove ti aspetteresti i menu di navigazione o i contenuti;
• insiemi di annunci miscelati;

Siano da scartarsi come fattori per identificare un MFA.
Ci sono publisher italiani, che non solo monetizzano molto bene con adsense usando anche tutte e tre queste tecniche, ma che sono addirittura Premium Publisher ai quali viene data la possibilità di modificare ulteriormente l'aspetto degli ads estremizzando ancora di più i punti di cui sopra.

Se non sono MFA per Google che anzi li aiuta, come possiamo considerarli MFA noi?

Non credo neanche che la genericità del contenuto sia da considerarsi un elemento di un MFA.
E soprattutto non penso che avere un modello di business basato sugli ads possa neanche lontanamente essere un indizio: anche la TV o i giornali hanno modelli di business basati sugli ads.
Anche Google stesso ha un modello di business completamente basato sugli ads!

In definitiva concordo che sia molto difficile definire un MFA: sono sicuramente MFA quei siti che usano sistemi di generazione automatica dei contenuti che producono testo che non ha alcun senso per un essere umano, o testo talmente scarso che non produce più informazioni di quante non siano già contenute nel title della pagina o ancora siti che generano pagine di links e snippet di testo presi da siti esterni senza rielaborarli in modo da generare informazioni aggiuntive per il visitatore.

A mio parere un sondaggio non chiarirebbe i dubbi.

Questo tipo di fluttuazioni secondo me sono troppo legate alla tipologia di sito per avere un valore statistico che sia utile per i proprietari di siti.

Ad esempio io ho verificato su due siti diversi andamento completamente opposto: a natale uno con rendimenti alti e l'altro bassi, finito natale e saldi l'opposto.

Il motivo sono sicuro dipenda dal tema dei siti: uno è legato allo shopping (appena finiti i saldi la gente fa i conti e smette per un po' di comprare), l'altro a temi finanziari (calo durante il natale -chi regala un mutuo? -) e forte ripresa successiva.

Credo fermamente che un "andamento" di generale derivante dal funzionamento in sè di Adsense non esista.
Credo invece che esista un andameno derivante dal comportamento degli advertiser, che a loro volta sono influenzati da festività, periodi e andamento dell'economia.

Per questo credo che per quanto sia una normale curiosità che ho anche io, chiedersi "a me è calato Adsense e a voi?" serva a poco, a meno che non si entri molto nel dettaglio di ogni sito specifico.

Non per andare controcorrente, ma i cali e gli aumenti spesso non dipendono solo dalla performance del singolo sito o da "oscure" manovre di Google, ma dal fatto che i periodi combaciano con l'esaurimento e con il rimpinguamento dei budget degli advertisers.

Dalle mie osservazioni esistono oscillazioni periodiche abbastanza costanti in questo senso, sia in base mensile che annuale.

I probabili periodi in cui si verificano le oscillazioni:

• Fine mese (si esauriscono i budget, calo CPC) / Inizio mese (impostazione dei budget, aumento)

• Settembre, periodo post estivo (generale calo CPC per via dei bassi investimenti derivanti da una bassa propensione all'acquisto da parte dei clienti dopo le vacanze).

• Periodo pre-natalizio (generale e ovvio aumento)

E così via... si possono individuare questi trend abbastanza facilmente su siti che hanno una certa stabilità (poche oscillazioni) sia sui micro che macro periodi.

Difficile farlo a tuo nome a questo punto.

Ma il sito era tuo? L'hai chiuso appena sei stato bannato?

Certo questa cosa non depone a tuo favore agli occhi di Google.

Il mio consiglio è quello di aspettare un po' e poi richiedere il reinserimento seguendo le procedure:

Fai la richiesta qui google.com/adsense/support/bin/request.py?contact=appeal_form

Inserisci il maggior numero di informazioni su di te e sul tuo sito e offri di fornire tutte le informazioni possibili: accesso a strumenti di analytics e logs del server, più ti dimostri propenso a fornire prove tangibili della tua innocenza, maggiori sono le possibilità che tu venga preso in considerazione.

Mantieni un tono calmo e professionale.
Se non ti rispondono subito, non ricontattarli immediatamente e aspetta, ricontattali dopo un po'.

Credo che l'unica sia aspettare e prima o poi la situazione si normalizzerà.

In effetti sembra strano ma ci sono altri casi di persone che riportano cali nel ctr coincidenti con problematiche relative al server/hosting.

Nel cambio server il tuo sito è rimasto sempre online?

Anche poche ore di buio potrebbero provocare problemi nel bot Mediapartners di Google, che inizia ad erogare annunci meno pertinenti ed in alcuni casi annunci di pubblico servizio.
Hai controllato che gli annunci erogati siano più o meno gli stessi di prima?

Ovviamente c'è anche la possibilità che si tratti di una coincidenza.

No, i criteri URL monitorano tutte le entrate relative ad un dominio e non hai bisogno di modificare il codice di nessun annuncio.

Oltretutto c'è da considerare che in particolare un utente che installa Adblock, non avrebbe mai probabilmente cliccato su un annuncio.

Che il sistema non sia trasparente è verissimo, anzi il sistema di report di Adsense è ridicolo per un servizio del 2009, soprattutto se comparato alle capacità di Google di elaborare ed incrociare i dati.

Quindi tutti i dati che i publisher non vedonoo (quale link è stato cliccato? Quale annuncio mi ha pagato 3 euro a click e quale 0,01? Quale advertiser ha il miglior/peggior CTR?) non li vedono perchè Google preferisce così.

Sembra che non vogliano che si possa diventare troppo "analitici" rispetto agli introiti... "Ottimizza, ma non troppo".

Che poi è la stessa politica che ha Google verso il SEO, con la differenza che in quel caso secondo me è molto più comprensibile, visto che conoscere gli algoritmi troppo profondamente porta inevitabilmente a orde di black hat che tentano di manipolare il sistema.

Negli ultimi anni, tutti i sistemi di reportistica di Google sono migliorati, da Analytics a Webmaster Tools, Adsense no.

@bluwebmaster said:

Non è mia intenzione intavolare un discorso generico e generalista ma non è un mistero che da alcuni mesi ci sia stato, ad esempio, un generico taglio del ricavo per click

Io invece non credo ci sia stato alcun "taglio" al ricavo dei click.
Negli ultimi mesi, anzi, dal 2008, ci sono stati forti tagli di investimenti pubblicitari in tutti settori, compreso quello online.

Questo vuol dire che ci sono stati meno investitori e meno investimenti, e la cosa, in un sistema basato sulle bid, ricade ovviamente anche sull'offerta massima, che cala di conseguenza.

Poi è vero che Google opera degli aggiustamenti che ricadono sulle performance dei siti ma c'è anche chi, invece di vedere cali, assiste ad aumenti del CPC medio e quindi del ricavo totale.

Dalla mia esperienza, purtroppo, oscillazioni nell'ordine del 30/40% sia in termini di CTR che di CPC non sono necessariamente sintomatiche di eventi rari nell'andamento di Adsense.

Per un webmaster possono sicuramente essere uno shock, ma il fatto è che accadono spesso (lo dimostrano i migliaia di post simili nei forum di tutto il mondo) e, per come la vedo io, fanno parte dell'andamento "normale" di Adsense su siti che operano in determinati settori.

Inoltre, la miriade di parametri che determinano i ricavi e le scarse possibilità di analizzare i dati in profondità non aiutano molto a capire il fenomeno.

Per questi motivi quoto apusoft nel dire che è inutile fare analisi sulle singole giornate, non perchè non sarebbe interessante, anzi, ma perchè non abbiamo a disposizione i dati necessari.

Se non hai cambiato nulla tu sul tuo sito, allora i cali del ctr dipendono dagli annunci stessi che sono meno performanti del solito, quindi niente di imputabile a meccanismi tipo "smart pricing".

Questo può dipendere da 2 cause principali:

• Hai uno o più nuovi inserzionisti (annunci) sul sito i cui annunci non sono per nulla attraenti per via del loro testo o per la formattazione
• Google per qualche motivo non sta erogando annunci sufficientemente in tema col tuo sito

Terza ipotesi che ritengo meno probabile sia che alcuni dei principali inserzionisti nella tua nicchia abbiano esaurito il budget e di conseguenza vengono erogati più annunci di advertiser cha hanno puntato di meno. Questa ipotesi diventa più probabile con la "ristrettezza" della nicchia nel quale opera il tuo sito.

Quella di far comparire l'iconcina degli advertiser che utilizzano Adsense è una cosa che Google ha iniziato a testare, come ha indicato apusoft, dal 2007.

Di tanto in tanto viene reimmessa e poi tolta, soprattutto sulle reti americane, dove l'utilizzo di Checkout è più diffuso.

Sì può succedere che filtrando un inserzionista si vada a guadagnare di meno per ogni click, d'altronde in teoria hanno precedenza di comparizione gli annunci per i quali gli inserzionisti pagano di più.

Però se appunto un inserzione pregiudica il CTR dell'intero blocco (perchè non è pertinente, mal formattato o scaduto come nel tuo caso) può essere conveniente anche testare il filtro.

Scusa se stai usando adsense significa che hai accesso al pannello di controllo, i guadagni li vedi li appena ti logghi.

La soglia per l'invio del PIN è di 10€ e la soglia per l'invio del pagamento è di 70€.