Per incontrare la famiglia Dalle Crode, occorre immergersi nelle colline che si snodano lungo l'anfiteatro naturale nel cuore del territorio di Rolle e Arfanta. Qui la famiglia ha le sue radici, fin dai tempi del bisnonno, e qui è iniziata nel 1958 l'avventura di Luciano .
L'azienda agricola, lasciatecelo dire, è un modello di tradizione innovazione : dotata di tecnologie e attrezzature all'avanguardia, sviluppa anche il settore dei lavori per conto terzi.
Ma quel che ci spinge quassù, subito dopo il sacello dedicato a San Gaetano (datato 1921), è l'incontro con un vino semplicemente straordinario, un vino bianco frizzante asciutto e leggero, dal bel colore paglierino, che abbiamo conosciuto alla Fesia della Castagna , in quel di Tarzo.
Frutto di una viticultura eroica, lo spumante dell'azienda San Gaetano unisce le caratteristiche di un terroir particolarissimo : il clima,la composizione del terreno e la giusta esposizione donano al vino una inconfondibile personalità
Luciano con i figli Diego e Loris, curano in modo eccellente il terreno, esprimono la loro passione nella raccolta manuale dell'uva, proponendo alla fine un vino di sapore delicato e fruttato.
I giornalisti e i comunicatori della rete dei borghi europei del gusto hanno invitato l'azienda agricola S.Gaetano a partecipare alle iniziative di informazione che intendono valorizzare queste terre benedette . in via Costa di Là si va nell'unica direzione possibile : quella giusta !
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L'Azienda Agricola San Gaetano, in Costa di Là
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Il futuro di Comunicare per Esistere dopo l?Istria
Un incontro a Conegliano, nel salotto di Caffè Local, ha chiuso ufficialmente le giornate di informazione degli Stati Generali della Comunicazione Territoriale, che hanno conosciuto il loro apice in Istria.
Anzitutto i numeri : 120 delegati di dieci Regioni e Paesi Europei e dieci regioni italiane, che si sono succeduti da Trieste a Buje, per ?raccontare? i loro territori e far degustare alcune delle eccellenze enogastronomiche delle proprie comunità.
Puglia,Sicilia,Calabria,Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Lazio, Abruzzo e Trentino Alto Adige, le regioni italiane intervenute.
Slovenia, Croazia, Francia, Germania, Carinzia (Austria), Bassa Austria (Austria),Stiria(Austria), Olanda,San Marino e Spagna, i Paesi e le Regioni europee presenti.
Nei prossimi cinque anni sarà la Città di Buje ad ospitare il segretariato internazionale della rete dei borghi europei del gusto.
Da ottobre 2015 a marzo 2016 prenderà il via la seconda parte del progetto Comunicare per Esistere, che prevede la realizzazione di incontri in tutti i Paesi Europei della Rete, la collaborazione con gli Organismi Diplomatici di Rappresentanza in Italia, l?incontro con gli Enti nazionali del Turismo dei Paesi coinvolti e la presentazione a Milano (Capitale dell?informazione italiana), dei borghi inseriti nella rete. -
Comunicare per Esistere a Trieste e Muggia
La rete dei borghi europei del gusto (una associazione internazionale che unisce borghi e territori poco conosciuti di oltre 20 Paesi Europei ), promuove dal 18 al 20 settembre la rassegna informativa Comunicare per Esistere, un percorso finalizzato ad 'informare chi informa' .Un evento simbolicamente itinerante, attraverso l?ultimo lembo dell'Istria italiana, Muggia, per poi continuare a Sicciole (Pirano-Slovenia) e Buje (Croazia). Saranno presentate al pubblico le esperienze di oltre venti Paesi e Regioni europee, con la partecipazione di oltre 120 Delegati.
Una tre giorni dedicata ai borghi d?Italia e d?Europa, che hanno tanto da raccontare e da vivere, a tavola e non solo. E? questo il tema centrale di Comunicare per Esistere, Stati Generali della Comunicazione Territoriale.
Lo stage realizza l'incontro del mondo dell'informazione e della comunicazione con i rappresentanti di piccoli Borghi italiani ed europei, per confrontarsi, raccontare le proprie esperienze e 'comunicare per esistere'. Si tratta di una iniziativa di informazione che fa incontrare giornalisti e comunicatori, rappresentanti delle Istituzioni e delle Associazioni, Aziende, sui temi della valorizzazione e della comunicazione territoriale. La rassegna si sviluppa grazie ad un lavoro autentico di interviste in diretta. Lo staff di comunicazione è stato costituito da responsabili di 'reti', capaci di amplificare le informazioni ben oltre le singole testate giornalistiche.
La rassegna apre a Trieste venerdì 18 settembre, presso il Corpo Consolare di Trieste, con un intenso programma di interviste televisive ai rappresentanti di diversi Paesi Europei. Alle 12,00
appuntamento nel Municipio di Muggia, ove il Sindaco e la Civica Amministrazione presenteranno la storia e le eccellenze artistiche ambientali ed enogastronomiche ad un gruppo di giornalisti della stampa nazionale ed europea. Nell'occasione verrà anche ricordata la figura di Wilier Bordon, uomo politico e di cultura, che aveva ricoperto la carica di Sindaco di Muggia.
La carovana si sposterà poi in Slovenia (Saline di Sicciole) e in Croazia ( Buje) -
A Corbanese di Tarzo, all'Hosteria al Ponte con i vini di Sara Meneguz
Corbanese di Tarzo, proprio lungo il Monticano , vi consigliamo una sosta alla Hosteria al Ponte Maset. Daniela Ulliana propone una cucina che utilizza le eccellenze del territorio, declinate secondo la loro naturale stagionalità, con menù che variano di settimana in settimana.
Particolarmente efficaci le carni alla griglia, realizzate nel grande camino (una autentica delizia la tagliata di manzo con i funghi porcini!).
Il servizio è cortese e familiare, senza mai scadere nell'untuosità o nell'invadenza.
Ed è proprio alla Hosteria al Ponte, che abbiamo degustato con piacere il prosecco di Sarah Meneguz.
La famiglia Meneguz coltiva e vinifica uve di proprietà fin dal 1750, nel Comune di Tarzo (Treviso).Il 2 luglio 1921 la contessa Maria Del Baldo cedette all'avo Pietro Meneguz i sei ettari della località Ghette nella frazione di Corbanese, terreni che ancor oggi rappresentano il corpo centrale dell'attuale azienda vitivinicola situata nel cuore della D.O.C.G. Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore.Di generazione in generazione si è mantenuta anche la dimensione "artigianale" dell' azienda e la gestione familiare. Attualmente l'azienda è condotta dall'ultimogenita Sara Meneguz, figlia di Cesare, la quale ha sempre condiviso con il padre la passione per il vino ed il legame con il territorio e le sue tradizioni.
Il prosecco frizzante dop Nudo ci ha colpiti in modo particolare.
“Finita la fermentazione la solforosa è usata per conservare il vino, per limitarne l'ossidazione e per facilitare l'illimpidimento del vino stesso – commenta Sara-. Personalmente ritengo che i solfiti aggiunti dalla mano dell'uomo, rappresentino uno strumento di controllo sull'espressione finale dell'uva, per questo in Nudo è stata lasciata al vino la possibilità di evolvere solamente secondo le proprie "direttive", quelle cioè che gli derivano, tra l'altro, dai solfiti autoprodotti.
Il risultato è un vino dorato che evoca la luminosità del sole, all'olfatto ed al gusto riporta alla memoria intense note di pere e mele selvatiche, di varietà autoctone quasi scomparse su sfumature di carruba e salice. La sua estrema purezza, garantita dal supporto di moderne tecnologie che ci hanno permesso di rispettarne al massimo l'integrità organolettica, sorprende svelando la complessità originaria del frutto delle antiche vigne di famiglia.” -
A Marcon, per la presentazione del percorso lungo lo Zero
Elisa Pasin in StoriAmestre così scrive :
?Dopo un ripido e turbolento salto d?acqua lo Zero sembra ?rasserenarsi?, muovendosi pacato verso il borgo del Colmello, appartenente al Comune di Marcon (provincia di Venezia). Giunge, quindi, a Marcon, dove, rettilineo e anonimo, lambisce la chiesa di San Giorgio e si dirige verso la frazione di Bonisiolo dov?è possibile ancora oggi scorgere un vecchio mulino in disuso dal 1950 circa, anche se il fiume in quel tratto è stato deviato tra il 1970 e il 1971.
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[CENTER] Ponte sullo Zero in via Zermanesa a Marcon.[/CENTER]- Di questo mulino restano, a testimonianza della sua funzionalità, alcuni ruderi come l?arco sotto cui scorreva l?acqua del fiume. Qui ho potuto constatare come il letto del fiume si allarghi e le sue acque si facciano più tranquille e come cambi, anche se parzialmente, la vegetazione che attornia i suoi argini che si arricchisce di canne palustri.?
E proprio a San Liberale di Marcon si è svolto uno stage di informazione presso l'Agriturismo Nonna Rina, per presentare il percorso de I Mulini del Gusto, unità tematica del progetto 'Comunicare per Esistere 2015',promosso dall'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del gusto e dall'Associazione l'Altratavola.
Lo Zero (Zero/'zɛro/ in veneto) è un fiume di risorgiva del Veneto.
Nasce tra San Marco e Campigo, non lontano da Castelfranco Veneto. Scorre attraverso la bassa provincia di Treviso (anche se un breve tratto iniziale è sotto quella di Padova) procedendo grossomodo in direzione sud-est; entra infine nella provincia di Venezia a Quarto d'Altino e si getta nel Dese praticamente in corrispondenza della sua foce nella Laguna Veneta poco a sud-est dell'odierna Altino. Durante il suo corso, tocca gli abitati di Badoere, Zero Branco, Mogliano Veneto e Marcon. Tra i vari canali e fossi che vi si immettono, il principale è il rio Vernise, che affluisce da destra poco dopo il centro di Zero Branco.
Il nome, anticamente scritto Iarius, Iarus o Zayro, deriverebbe dal personale di un colono romano (Darius e simili) a cui erano affidate le terre circostanti. Originariamente sfociava nel Sile, ma dal 1532 il tratto finale fu modificato artificialmente, portando all'attuale situazione.
Il suo bacino idrografico ricadeva nelle competenze del consorzio di bonifica Dese-Sile, di recente assorbito dal consorzio di bonifica Acque Risorgive.
Mulini
Lo sfruttamento delle sue acque permise la costruzione di numerosi mulini sin dal medioevo, alcuni dei quali funzionarono a pale sino agli anni sessanta del Novecento. La maggior parte di queste strutture furono aperte a partire dalla metà del XVI secolo quando, attraverso il canale artificiale di San Marco ed una roggia, fu aumentata la portata del fiume sottraendo grosse quantitativi d'acqua al Sile.
Sappiamo che nel 1678 erano funzionanti lungo il percorso dello Zero otto mulini, per un totale di diciassette ruote. I più antichi erano i mulini "Contarini" di Levada e "Tiveron" di Sant'Alberto, risalenti al Cinquecento. Quindi, scendendo verso la foce, si incontravano il mulino di Sant'Alberto (1667, sempre dei Contarini). Giunti a Zero Branco, si incontrava il mulino dei Grimani (seconda metà del XVII secolo, ricostruito nel 1727). Poi il mulino di Campocroce, il mulino del Terraglio a Mogliano (1663, appartenente al medico Francesco Brachi). A Marcon si trovavano invece il mulino dei Priuli, demolito nell'Ottocento, e il mulino Bonisiolo: già proprietà delle monache di Santa Caterina di Venezia, ha funzionato sino al 1970. -
La 'Notte Bianca' di Ticinowine il 12 giugno, nel Parco Gole della Breggia
Dopo il successo di Cantine Aperteo, Ticinowine propone il 12 giugno 2015 presso la Torre del Cemento all?interno del Parco Gole della Breggia a Morbio Inferiore, la ?Notte in bianco?, serata dedicata ai bianchi e alle bollicine ticinesi con i vini rosati quali ?Special Guest?.
Ticinowine invita a degustare 69 etichette di vini bianchi, bollicine e rosati di viticoltori ticinesi e una variazione di sfiziosi stuzzichini a base di prodotti regionali.
Il Romano Jazz Quartet & Elisa Lomazzi animerà l'evento con note "swinganti". Il gruppo, fondato dal jazzista Ferdinando Romano, è formato da giovani musicisti di talento provenienti da tutto il mondo. Le loro diverse influenze creano una miscela unica di musica classica, contemporanea e jazz. Proiezioni di video artistici contribuiranno a rendere ancora più magica l'atmosfera dell'ex cementificio situato in riva al fiume Breggia.
Una serata unica nel suo genere!Il Parco delle Gole della Breggia è situato nelle Alpi calcaree meridionali svizzere, verso la punta più meridionale del Ticino. L'intaglio erosivo del fiume Breggia, lungo un tratto di un chilometro e mezzo allo sbocco della Valle di Muggio, espone una tra le più rappresentative serie stratigrafiche delle Alpi Meridionali.
Questi affioramenti costituiscono un documento eccezionale che copre quasi ininterrottamente gli avvenimenti geologici succedutisi nell'arco di circa 100 milioni di anni, fra il Giurassico e il Terziario. Inoltre, la sezione fra il Giurassico e il Cretaceo, esemplarmente rappresentata nelle Gole della Breggia, è unica per completezza nel suo genere in tutto l'arco alpino e costituisce un documento di notevole interesse scientifico a livello mondiale. In poche località della Svizzera esiste, su un territorio così ristretto, una serie stratigrafica di simile lunghezza.
Inserendo le Gole in un contesto più ampio, comprendente le formazioni triassiche del Monte San Giorgio e quelle più recenti del Terziario e del Quaternario dell'area di Chiasso - Novazzano - Balerna, si può disporre di uno spaccato geologico quasi completo delle Alpi meridionali che spazia dal Triassico al Presente. Le Gole della Breggia sono iscritte nell?Inventario federale dei siti e dei monumenti di importanza federale (IFP 1803) e nell?Inventario dei geotopi di importanza nazionale. -
Cantine Aperte in Canton Ticino : 30 e 31 maggio
Conoscerei Produttori e i loro segreti, lasciandosi contagiare dalla passioneche mettono nel produrre vini di qualità; etichette che hannoelevato il Canton Ticino a terra di eccellenza enologica.
Tornapuntuale anche quest?anno all?insegna della scoperta,dell?incontro e dell?emozione, ?Cantine Aperte?, l?attesoevento che coinvolgerà migliaia di appassionati sabato 30 e domenica31 maggio 2015, dalle ore 10.00 alle 18.00.
Ticinowine,l?Ente per la promozione della Vitivinicoltura ticinese, proponel?evento, giunto alla sua 17a edizione con l?obiettivo diavvicinare il grande pubblico ad un settore che grazie al suodinamismo sta riscuotendo grande interesse.
Informazionie percorsi su smartphone e tablet Apple: La proposta di unaapplicazione gratuita per iPhone e iPad, che permetterà di ottenerele informazioni salienti delle aziende partecipanti e per facilitareil loro raggiungimento per mezzo di un sistema di geolocalizzazione edi navigazione.
Perdue giorni si avrà la possibilità di varcare la soglia di cantineche, in molti casi, sono veri e propri gioielli architettonici, dovetradizione e tecnologia, unite alla competenza e professionalitàdegli enologi, consentono al Ticino di ritagliarsi uno spazio dieccellenza nel panorama svizzero e internazionale.
Sulsito www.ticinowine.ch si potrà consultare il programma completo edettagliato per quanto riguarda le cantine aderenti, i giorni e gliorari di apertura, gli eventi collaterali e la possibilità dipartecipare alle animazioni serali.
?Daormai 17 anni- osserva Andrea Conconi, direttore di Ticinowine -, conCantine Aperte i produttori ticinesi aprono le porte delle loro caseagli amici e agli appassionati del vino. Ai tempi Cantine Apertefaceva un po? da apripista a quello che con gli anni è diventatol?enoturismo nel nostro Cantone.In questo ventennio il numero deituristi enogastronomici è andato via via aumentato. Con turisti siintendono tutte quelle persone, anche locali, che hanno voglia diconoscere i prodotti agroalimentari. A conferma di ciò in questianni si è notato un proliferare di passeggiate in mezzo alla natura,dove il filo conduttore sono prodotti enogastronomici locali e dove
regolarmenteil successo è garantito. Cantine Aperte va al di là dellapresentazione pura e semplice del prodotto. Cantine Aperte è per ilproduttore un invito ad accogliervi a casa propria mettendosi adisposizione per creare quel legame di amicizia che un bicchier divino riesce a creare e per allietarvi, organizzando eventicollaterali. Questo fine settimana avrete l?opportunità di creareil vostro itinerario personalizzato scegliendo tra le oltre sessantaaziende iscritte a questa 17esima edizione. Scoprite luoghi chedifficilmente raggiungereste se non ci fosse la passione per ilnettare
diBacco. Ma ricordatevi, il primo bicchiere è per la salute e il restoper il morale. Divertitevi, lasciatevi sorprendere, ma ricordandovidi bere con moderazione?Ticinowinepartecipa alle iniziative di informazione della rete dei borghieuropei del gusto dal 2009.
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La Pasta La Molisana a Laboratorio Europa ? L'intervento della rete dei borghi euro
La settimana dedicata al Molise durante l?Expo di Milano sarà quella dal 17 al 23 luglio. In quei giorni la regione avrà uno spazio espositivo particolare di 200 metri quadrati all?interno del Padiglione Italia, un allestimento a parte rispetto allo stand permanente (grande 40 metri quadrati, posizionato lungo il ?Cardo Nord?, e che rimarrà aperto per tutta la durata - sei mesi - dell?Esposizione Universale). Il Molise punterà su due ?percorsi? in particolare dedicati al tartufo e al vino.
Il progetto di informazione 'Comunicare per Esistere 2015', promosso dalla Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e dall'Associazione L'Altratavola (fondata 22 anni orsono da un gruppo di comunicatori e giornalisti, sotto il Patrocinio della rivista L'Etichetta diretta da Luigi Veronelli), ha ospitato a Laboratorio Europa la Pasta La Molisana.
La Molisana è un'azienda che da oltre 100 anni opera nel settore della pasta di semola a livello nazionale e internazionale ma è sempre rimasta profondamente legata alla regione di cui porta
il nome nel marchio. E' dal Molise che attinge le materie prime del suo prodotto: non solo l'acqua pura ed incontaminata che sgorga dal promontorio del Matese, ma anche una parte del grano proviene da questo territorio vocato da secoli alla produzione cerealicola. Con l'intenzione di marcare il genius loci che trasmette senso di appartenenza ad una tradizione, rispetto delle regole produttive, competenza e passione, La Molisana ha inteso per l'anno 2014-2015 valorizzare la Regione Molise, nel suo piano strategico di comunicazione attraverso azioni di marketing territoriale molto forte.
Laboratorio Europa è un 'cenacolo' della comunicazione e della informazione territoriale, che si svolge nei mesi di aprile e maggio 2015, nella Sinistra Piave trevigiana, in collaborazione e sotto il Patrocinio del Comune di Susegana.Laboratorio Europa diviene il punto di incontro di esperienze di borghi e territori della rete dei Borghi Europei del Gusto, che stanno sviluppando il progetto 'Comunicare per Esistere 2015', in occasione dell'Expo.Gli incontri sono ad invito, per giornalisti e comunicatori italiani e non, e conoscono la partecipazione di borghi e territori poco conosciuti, invitati a presentare le proprie eccellenze agro-alimentari, storiche culturali e ambientali.
L'obiettivo del progetto 'Comunicare per esistere' è quello di 'informare chi informa'.
Si tratta, quindi, di conferenze stampa, che si concluderanno con la degustazione di prodotti tipici delle località partner. La rassegna si sviluppa grazie ad un lavoro autentico di interviste in diretta. Lo staff di comunicazione è stato costituito da responsabili di 'reti', capaci di amplificare le informazioni ben oltre le singole testate giornalistiche.
Dieci regioni Italiane e dieci Paesi Europei raccontano L'Italia del buon e bello vivere di terre magari poco conosciute, ma semplicemente eccezionali!L'intervento dei comunicatori e dei giornalisti di 'Comunicare per esistere 2015' verrà realizzato in luglio, nello spazio della Regione Molise, al fine di raccogliere interviste e documentare così la storia di una terra benedetta.