Molto interessante. So di un centro ricerche qui in Italia (a Trieste) dove fanno qualcosa del genere, però con soggetti umani di età molto piccola (bambini, infanti per lo più).

I ricercatori provano a capire se c'è un meccanismo innato che permette di riconoscere frammenti della propria lingua madre o frammenti di una qualsiasi lingua, a confronto con suoni che sembrano una lingua, ma in realtà sono del tutto inventati.

Al netto di tutte le possibili (numerose) fonti di errore e contaminazione dei dati, è un'idea molto interessante per studiare le lingue e il loro carattere più o meno universale.

In bocca al lupo per la campagna sperimentale!