Salve a tutti!
sono nuovo del forum e spero di aver postato nella sezione giusta.
Vi spiego in breve la mia situazione. Da pochi mesi ho lasciato casa e mi sono trasferito a Bologna, dove lavoro attualmente in uno studio di ingegneria. A gennaio apriro partita iva e inizierò a fatturare.I questiti sono i seguenti:
1)il mio reddito viene sommato a quello del nucleo familiare,o il fatto che io sia maggiorenne e presenti una dichiarazione dei redditi mia è sufficiente affinche le mie entrate non vengano cumulate con quelle della mia famiglia?
La casa in cui dimoro attualmente è affittata a degli studenti con regolare contratto.
Io sono ospite di uno degli abitanti della casa.(In realta, pago anche io la mia quota di affitto in "nero" )
2)nella prospettiva di un cambio di residenza, è necessario dimostrare alla pubblica amministrazione di avere un contratto di affitto oppure è sufficiente dire di essere ospite (o comunque di abitare ad un determinato indirizzo)?
Sono stato dal commercialista per l'apertura della partita iva e per farmi consigliare quale regime contabile adottare, e lui in base al mio volume d'affari mi ha consigliato quello dei minimi. Tuttavia questo consiglio mi lascia un po perplesso, in quanto credo
che sia più conveneiente quello del nip,in quanto a parità di imponibile e di spese l'aliquota è minore. Il ragionamento che seguo è il seguente:
Minimi:
fattura di 1000 euro di imponibile
ritenute 200;
tassa da pagare su 10 fatture: (10000-spese deducibili)*20%-ritenute;
Nuove attività produttive:
fattura di 1000 euro di imponibile
niente ritenute;
tassa da pagare su 10 fatture: (10000-spese)*10%.
Secondo voi è corretto quanto sopra esposto? Grazie a quanti aiuteranno a chiarirmi le idee.