@cesarini said:
Le contestazioni alle quali Lei si riferisce dovrebbero essere contestazioni di tipo disciplinare, che devono seguire un certo iter, invio della lettera di contestazione, tempo per il lavoratore per fornire le proprie giustificazioni, all'esito, poi, eventuale irrogazione di sanzione disciplinare ( richiamo verbale, richiamo scritto, etc. ). Ognuna di Voi dovrebbe aver ricevute le lettere , immagino, e dovreste averle riscontrate per giustificarVi , come Lei stessa espone.
Se così non fosse stato , un domani potreste eccepire in giudizio tali illegittimità.
Se i furti non possono essere imputabili a negligenza nella custodia dei beni aziendali da parte delle dipendenti, per assenza di efficaci misure antitaccheggio, a mio modesto avviso non potrete essere licenziate. E' l'azienda che deve munirsi di sistemi di prevenzione e di controllo adeguati all'entità del fenomeno.
Grazie per la risposta!!! L 'iter delle contestazioni è stato da noi seguito in modo corretto. Il problema è che l azienda sostiene che il sistema antitaccheggio è efficace...noi sosteniamo il contrario visto che i furti vengono effettuati, quasi sicuramente, con borse schermate imfatti rubano la merce con tutti i taccheggi attaccati...come di può imputare delle commesse di negligenza nella custodia dei beni aziendali? Abbiamo provato a invitare l azienda ad installare telecamere di sicurezza ma, come ho già detto, loro sostengono che l antitaccheggio basta e avanza. Cosa dovremmo fare? Viviamo nel terrore di eventuali altri furti..con conseguenti lettere di contestazione a noi: il problema è che o pensiamo a vendere o pensiamo a girare per il negozio a controllare eventuali malfattori....e spesso siamo da sole in turno.