Buongiorno,
mi rivolgo a Voi per cercare di chiarire per quanto possibile la nostra confusa situazione.
Io moglie vorrei aprire una ditta artigiana (carpenteria metallica) di cui sarei unica titolare avvalendomi però della collaborazione di mio marito protestato e con procedimenti in atto da parte della Agenzia delle Entrate (causati da "commercialista" non iscritto all'albo e sul quale non possiamo rivalerci).
Come posso regolamentare al meglio la sua posizione, in modo da salvare il lavoro e garantire alla famiglia un minimo di rendita? Fin dove possono arrivare con i pignoramenti?
Specifico che il lavoro manuale lo farebbe lui per intero mentre io mi occuperei dei contatti clienti - preventivi - fatturazione ecc. Ci siamo rivolti ad associazione di categoria e avvocato ma i pareri sono contrastanti....
Grazie infinite.